18. Nomi e matrimoni falsi

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" Allora come procedono le indagini?" chiese Harry con ironia, non appena rientrò in camera dopo la cena e trovò Louis intento a prendere appunti su un taccuino.

Il medico alzò gli occhi controvoglia da ciò che stava facendo e sbottò:

" Mi arrangio, anche perché tu ti comporti come un bambino di cinque anni e non mi riveli tutto ciò che sai. Ho dovuto sapere da Croxley della storia dei diamanti "

Harry gli si avvicinò ridacchiando, gli appoggiò le mani sulle spalle e le massaggiò leggermente.

" Dovresti rilassarti un po', sei teso come una corda di violino e, comunque, non voglio tenerti nascosto nulla...ti avrei raccontato dei diamanti...
Inoltre Craft, poco fa, ha fatto una scoperta interessantissima.
Barry Sullivan non era il vero nome della vittima, infatti, in realtà, si chiamava Jacob McNutt.
Un tizio con questo nome, poi, era segnato come passeggero sulla nave Washington in partenza per gli Stati Uniti domani e con lui doveva partire anche la signora McNutt...."

" Belle?" chiese Louis incredulo.

" No, Rita....un funzionario del consolato americano ha riconosciuto la foto che Craft gli ha fatto vedere. Ha detto che la donna aveva un regolare passaporto inglese in cui risultava sposata a Jacob McNutt " rispose Harry.

" Ma come è possibile? Era sposata con Alec e in più tu e Croxley avete trovato il suo passaporto insieme con i diamanti...."

" Probabilmente aveva ottenuto un certificato di matrimonio fasullo e il piano suo e di Barry o Jacob che dir si voglia è ormai chiaro..."

Louis scosse la testa e stava per porre un'ulteriore domanda, quando Harry gli si inginocchiò davanti, gli slacciò i pantaloni e gli infilò le mani nelle mutande.

Senza dire una parola, gli prese in bocca il membro e cominciò a succhiare, facendo subito perdere a Louis la capacità di ragionare.

Harry lo portò quasi fino al piacere, ma si staccò di colpo e cominciò a spogliarsi.

Il medico seguì ogni suo movimento con gli occhi illanguiditi dal piacere e, nel giro di pochi minuti, se lo trovò addosso, a cavalcarlo con le labbra aperte oscenamente e il petto sudato.

Louis lo lasciò fare per un po', poi, però, non ce la fece, si alzò, si sfilò da lui e lo spinse sul letto.

Si svestì in fretta e fu subito su di lui, riprendendo a penetrarlo con forza e vigore.

La camera si riempì presto dei loro gemiti e dei loro sospiri appagati e soddisfatti, quando raggiunsero l'orgasmo.

Elementare, dottor Tomlinson...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora