7. Un biglietto

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" Da quanto tempo sai di Barry e di Rita?" chiese il dottor Croxley, sotto lo sguardo attento di Harry.

" Fin dall'inizio, non sono stupido come tutti credono " rispose Alec.

" E che intenzioni ha?" intervenne Harry, ponendo la domanda con estrema attenzione.

" Ma...." disse Alec, agitando le spalle per trovare una posizione più comoda sulla sedia " Cosa fareste voi? Dovrei fare una scenata e rendermi ridicolo? I mariti cornuti sono sempre stati oggetti di scherno, non lo sapete forse?"

" Allora non le importa..." osservò Louis, prendendo la parola per la prima volta.

" Già " rispose Alec dopo aver riflettuto " non posso proprio dire che me ne importi molto. Perché dovrebbe importarmene? Ho sorpassato quella fase. Voglio bene a Rita, ma non in quel senso e poi detesto le scene...
Del resto non è la prima volta che mi tradisce...."

Luke, Harry e Louis si guardarono in viso stupiti, ma non dissero nulla, per non turbare ulteriormente Alec.

Il dottor Croxley, però, dopo un po', preoccupato per il suo amico, chiese:

" Ma non hai paura che possano fare qualcosa contro di te?"

Malgrado il sostegno del whisky, Alec fu onestamente sorpreso dalla domanda.

" Mio caro amico, cosa ti salta in mente? Credi che possano uccidermi? Non lo faranno mai, al limite tenteranno di....ma da dove viene quest'aria?"

Una forte corrente d'aria, infatti, proveniente dalla sala da pranzo, soffiava fra le gambe dei presenti.

La porta della cucina si spalancò, ma non uscì nessuno.

Harry si alzò di scatto e si mosse, subito seguito da Louis e dal dottor Croxley.

Raggiunsero la cucina e osservarono la grande stanza, ricoperta da piastrelle bianche: era vuota.

Un foglietto di carta, frettolosamente strappato da un taccuino appeso al muro, spiccava sul tavolo ed era tenuto fermo da un bicchiere vuoto.

Luke lo prese, lo lesse e lo passò a Harry, che lo guardò perplesso e lo mise in tasca.

Una brezza umida, proveniente dalla porta esterna, soffiò loro sul viso.

Sul frigorifero c'era una lampada portatile e il dottor Croxley la prese prima di dirigersi all'esterno, subito seguito dagli altri due.

Fuori dalla casa partivano due nitide file di orme, cominciavano dove finiva l'erba rada e proseguivano nel terreno soffice e molliccio dopo le ultime piogge.

Le impronte erano diverse, una forte e decisa, l'altra più leggera, entrambe, comunque, correvano verso l'orlo del precipizio.

" Non calpestate le impronte " disse Harry, serio.

I tre, allora, camminando sul margine del sentiero, arrivarono al bordo del precipizio.

" Sporgiti tu, Harry " disse Croxley " io soffro di vertigini "

Harry, allora, lo fece e guardò di sotto.

Non vide altro se non una confusa spuma bianca e il rumore delle onde.

" Cosa c'era scritto su quel biglietto?" chiese Louis affiancandolo.

" Era un biglietto di addio " rispose laconico Harry " era il biglietto di chi si vuole suicidare "

Elementare, dottor Tomlinson...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora