• My Demons • Levi x reader

18. Natale pt. 1

T/N's pov
"Nanetto? Nanetto!"
"Mmmm lasciami in pace"
"Stai dormendo da un sacco di tempo, oggi dobbiamo andare via ti vuoi svegliare?!"
"No"
"Io non capisco, ieri sei andato a letto presto, eppure stai ancora dormendo. Tu stesso mi hai detto che non dormi mai più di 4 ore -controllo l'orologio, poggiato sul comodino accanto al letto- sono 8 ore che stai dormendo."
Si alza pigramente dal letto, stiracchiandosi un po' e strofinandosi gli occhi.
"Non è esatto, mocciosa"
"In che senso?"
"Sono andato a letto presto ma non riuscivo a dormire, ecco perché. Ho dormito lo stesso 4 ore"
"Si può sapere cosa hai fatto?"
Dico accennando una risata divertita.
Lo vedo titubare un secondo, quasi insicuro di dire ciò che stava per dirmi, oppure nel cercare in quella frazione di secondo una scusa.

*levi's flashback*
Non riesco a dormire, mi giro e mi rigiro nel letto, tentando di trovare una posizione abbastanza comoda da poterci dormire.
Guardo l'orologio sul comodino: sono le 10:30 di sera.
Provo a rilassarmi sul letto ma niente, e nel frattempo passa un'altra oretta, poi un'altra e poi un'altra ancora, passate senza chiudere occhio un secondo.

Decido di alzarmi e andare a fare due passi fuori, ma non posso uscire. Non ho le chiavi di casa di T/N.
Giro un po' avanti e indietro per la stanza, a passo svelto.
Quando un'idea malata mi salta in testa: spiare T/N.
Esco dalla mia stanza camminando piano, a causa a volte del cigolio del pavimento.
Cosa sto facendo?! Sembro un pedofilo così..no non devo.
Troppo tardi, sono già dentro la sua stanza.
Mi irrigidisco di colpo alla vista della mocciosa nel suo letto, che dorme beata sognato chissà che cosa.
È così carina.
Mi siedo accanto a lei sul letto, non pare si sia accorta di me.
Sei ufficialmente malato Levi
Zittisco la voce della mia coscienza e mi concentro sul viso addormentato di T/N. Ha la bocca leggermente socchiusa e gli occhi chiusi, le mani rannicchiate vicino al viso e il lenzuolo la copre fino al collo.
Le sfioro le mani con le mie, delicatamente in modo da non svegliarla, ha la pelle così liscia...sembra velluto.
Le prendo la mano e con la mano destra le sfioro la guancia.
Dai adesso basta, torna in camera tua. Se si sveglia è un casino poi
Prima di andare via, do un bacio sulla guancia a T/N, che non si scompone nemmeno. Deve dormire proprio profondamente, come diceva n/a.
"...ti amo mocciosa..."
*fine Levi's flashback*

"Non riuscivo a dormire e basta" dice arrossendo un po'.
"...okay. Vestiti, dobbiamo andare"

Mentre scendo le scale riesco a pensare solo ad una cosa: che questa casa, forse, non la vedrò più. Se morirò. Forse, passare solo due giorni nella casa in cui sono nata e in cui forse non farò mai ritorno, è stata una brutta idea. Pensare di poter paragonare una vita in soli 2 miseri giorni... è impensabile.
Sembrano passati due minuti da quando sono arrivata.

"T/N..." dice mia madre, che mi aspetta all'inizio delle scale, insieme a mio padre, che la tiene sottobraccio.
"Mamma...papà..." dico.
Trattieni le lacrime, trattieni le lacrime...
Vado da loro e li abbraccio, ma la diga sta per cedere.
"Ti amiamo tanto..." dicono sussurrando.
La diga è ufficialmente rotta, e le lacrime scorrono sul mio viso e singhiozzo, mentre lo stringo più forte a me.
Ci stacchiamo dall'abbraccio e mio padre mi asciuga le lacrime che mi hanno bagnato il viso.
"Non serve piangere, tornerai. Sei una donna forte, e siamo sicuri che tu stia al sicuro. Ricorda solo questo, T/N, noi ci saremo sempre per te. Sii prudente, non fare cazzate..."
"Si, papà.." dico abbracciandolo, tra i singhiozzi.
Tiro su con il naso e mi dirigo alla porta d'ingresso.
"Dit-te a Levi che s-sono alla stalla"
"Certo tesoro, ci mancherai.."
"Anche voi..." dico asciugandomi un'altra lacrima solitaria.
"Non piangere, pensa che tra un po' è festa e festeggerai coi tuoi amici"
Annuisco.
"Allora ciao"
"Ciao T/N"
E, con gli occhi lucidi, mi dirigo alla stalla dal mio n/c.