16. "Mamma, sono a casa"

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T/N's pov
"Mocciosa, svegliati o faremo tardi"
"Mmmm"
"Svegliati!"
"Oh stai calmo!!"
Dico alzando di scatto il capo dal mio morbido cuscino che ancora chiamava il mio nome con insistenza.

Levi sorride da dove era seduto, accanto a me sul letto della mia camera.
"...combattente la mocciosa"
"Sta zitto! Hai rovinato un sogno bellissimo!"
"Tch"
In realtà non ricordo affatto cosa ho sognato, ma lasciamo stare.

Mi alzo dal letto e guardò fuori dalla finestra: si possono vedere chiaramente gli enormi muri del Wall Sina e il loro altrettanto grande portone d'entrata.
Ci abbiamo messo 4 giorni a venire qui, ed oggi è il 22 dicembre.
Dopo aver dormito in quella mini locanda, il 19, avvicinandoci sempre di più al Wall Sina abbiamo trovato sempre più alberghi, e abbiamo dormito sempre separati, in camere separate intendo.
"Ci siamo..."
"Tch"
Dice Levi infilando una maglia pulita, lavata la sera prima, insieme alla sua divisa da caporale. Lo guardo infilarsi la maglia e poi distolgo lo sguardo imbarazzata.
"Mocciosa"
Dice con quel suo tono apatico, che mi riporta alla realtà mentre stavo guardando due bambini giocare appena sotto il nostro 'albergo', intenti a fare un pupazzo di neve con quella poca che me era rimasta dalla nevicata di due giorni fa.
"Come mi devo comportare?"
"Cosa?"
"Davanti ai tuoi"
"Giusto!"
Dico dandomi una pacca sulla fronte
"Non ci avevo pensato..."
"Potrei presentarsi semplicemente in veste di caporale no?"
"Si ma, non si chiederanno perché tu hai accompagnato una cadetta?"
"Potrei semplicemente dire che mi ha inviato il comandante perché vada tutto bene"
"Ottimo" dico avvicinandomi a lui e dandogli una pacca sulla spalla sinistra.
"Ci vediamo giù nanetto"

Scendo le scale e mi infilo un cappotto, rimediato di fortuna il giorno prima, da un negozietto di seconda mano.
Esco dalla porta, non fa molto freddo come credevo. Il sole splende, illuminando quei piccoli mucchietti di ghiaccio rimasti dalla nevicata, sciogliendoli lentamente e dandogli una nuova luce, se non sapevo fosse ghiaccio lo avrei tranquillamente scambiato per zucchero o addirittura piccoli diamanti.
I due bambini che prima stavano giocando sotto la mia finestra mi passano davanti correndo, gridando a squarcia gola minacce come 'ti prenderò' e la risposta ovvia: 'non mi prenderai mai'.
Ridevano come matti, cadevano sull'erba e si rialzavano correndo ancora più veloce, a causa dello svantaggio subito dalla caduta.

Sorrido, anche io un giorno, quando sarò grande, vorrei avere dei bambini come loro, vorrei vederli giocare insieme e ridere, raccontagli le storie della buonanotte e accompagnarli a scuola. Sarà un sogno.

Infilo le mani nelle tasche e mi dirigo alla stalla vicino all'albergo, dove abbiamo lasciato i cavalli.
"Ciao n/c, dormito bene?"
Dico a n/c, che nitrisce di tutta risposta, accarezzandomi la guancia col muso.
"Lecchino so cosa vuoi, le carote vero?"
Nitrisce ancora alla vista delle carote, che tiro fuori dalla borsa appesa dietro di lui.
"Sono solo due però, quando arriveremo te ne prenderai quante ne vuoi"
Dico porgendogliele davanti al muso, le afferra all'istante e le divora in un attimo. Nitrisce di gioia e mi accarezza col muso, facendomi il solletico
"Haha, non ce di che"
Mi giro e vedo Levi che sta slegando il suo cavallo, mentre gli accarezza il muso con la mano.
"Sei bravo con gli animali"
"Diciamo..."
Montiamo entrambi sul cavallo, salutiamo i proprietari e ringraziamo per l'ospitalità e ci dirigiamo verso le mura.
Le porte sono aperte ed entriamo.
"Levi siamo nel Wall Sina, sono a casa..."
Dico guardando con fare sognante le case e le persone che vi abitano, che ci lasciano passare mano mano che entriamo coi cavalli.
Guardo tutto come se entrassi qui per la prima volta, mentre in realtà conosco ogni casa ed ogni persona che ci abita.
"Dove e casa tua?"
"Eh? Ah casa mia. E li"
Dico indicando con la mano destra una casa abbastanza grande, con un bel giardino e un bel portico.
"Una casa da re"
"È normale, non è una reggia"
"Li possiamo lasciare i cavalli"
Scendo, prendo la fune legata, non stretta, accanto al collo del cavallo e lo porto nella direzione delle stalle, dove lo sistemo per bene. Levi fa lo stesso.

• My Demons • Levi x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora