Avvertenze (sì, perché sono una rompi maroni) e dediche, (perché ne ho voglia)

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AVVERTENZE

1) a chi ha già letto altre cose mie ed è capitato qui perché mi conosceva già... be', sappia che questa è una storia diversa da qualunque cosa io abbia scritto in precedenza: ho scelto un genere e un modo di scrivere diverso e di fare capitoli più corti (e un po mi odio per questo) quindi speriamo bene...

2) non ci saranno scene di sesso perché sono incapace di scriverle, quindi se per un qualche motivo ci speravate... be', o cambiate storia o ve la mettete via :)
(Non so neanche perché preciso questa cosa ogni volta... bo'...)

3) è una storia arcobaleno... e non solo. Ci sono parecchi personaggi lgbt quindi commenti tuttofobi no grazie: io vi ho avvertiti, quindi di qui in poi se andate avanti a leggere e qualcosa vi urta, è colpa vostra.

4) cercherò di pubblicare un paio di volte al mese, ma non so se ce la farò...

5) ok, questo punto è un po' più difficile da scrivere.
Dopo... be', dopo che Chester ha fatto quello che ha fatto, sono stati tanti i messaggi che ho ricevuto, qui e in altre sedi, di persone che dicevano di essere distrutte e di stare male. Io stessa sono stata malissimo. Sto ancora abbastanza male quando ci penso. È stato parlando con queste persone che ho avuto l'idea di scrivere questa storia, che è si una storia che parla di depressione e di suicidio, ma che parla anche di speranza. Forse in questa cosa più che mai voglio cercare di esporre un'opinione mia: non sono per niente una persona ottimista, potreste chiederlo a chiunque, però per quanto male possa andare, per quanto schifo la vita possa fare, credo che ci sia sempre "un'altra luce". Di qui anche una delle ragioni per cui il titolo è One More Light. L'altra ragione è che quella canzone è stupenda ed è da un mese che ogni volta che la sento piango. E sì, lo so che Who cares if one more light goes out? significa una cosa concettualmente opposta a c'é sempre un'altra luce e che la luce che si spegne nella canzone è una persona... ma, be': ho interpretato.

6) a tutti i Soldiers che sono qui... tenete duro ragazzi.


DEDICHE

Questa storia è dedicata a tutti quei pianisti che non hanno mai capito perché, se suonano il pianoforte, si chiamano solo pianisti.
A tutte le ragazze che giocano a calcio e a tutti i ragazzi che fanno danza.
A tutti quegli irriducibili che sanno di essere stonati come campane, ma continuano a cantare lo stesso.
A tutti quelli che a volte si vergognano di essere diversi, quando si rendono conto che nessuno li capisce davvero.
A tutti quelli che sorridono sempre, ma poi piangono sotto la doccia.
A tutti quei pazzi che corrono sotto i temporali.
A tutti quelli che sono pieni di sogni impossibili.
A tutti quelli che non ci credono più.
A tutti quelli che stanno leggendo e che non si rivedono in nessuna di quelle sopra.
A tutti quelli che non ce la fanno.
A tutti quelli presi in giro o peggio.

C'é sempre un'altra luce.

One More LightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora