Day 28

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Sono grata che la mia sicurezza non mi abbia lasciata durante la notte. Avevo paura succedesse e che i  miei pensieri positivi sarebbero rimasti per solo poche ore.

Ma non appena mi sveglio, posso sentire tutta l’energia tornare in me.

L’energia.

Le idee.

 

Speranza.

È tutto ancora qui.

Bene.

Abbasso lo sguardo e rido delle orribili cose che indosso.

Ma non importa. Sono solo dei vestiti. E sono puliti.

Non può cambiare ciò che sono.

E nemmeno i miei nuovi capelli corti cambiano il fatto che io sia ancora Hermione Granger.

Sorrido.

Poi mi guardo attorno, notando le cose nella cella. Devo cambiare qualcosa, far sembrare come se il Professor Piton non fosse mai stato qui con me. Fa male se penso al suo tradimento e sarebbe meglio se smettessi semplicemente di pensarci.

Pretendere di star bene fino ad iniziare a sentirmi davvero bene.

Mi alzo, camminando verso il suo materasso.

Odio quello che mi ha fatto.

Mentre la rabbia ritorna in superficie, afferro il materasso e inizio a trascinarlo per la cella. In qualche modo non è pesante come immaginavo.

Ma mio malgrado rimango  a corto di fiato quando raggiungo il mio lato di cella e sono costretta a raccogliere tutte le mie forze nel gettare il suo materasso sopra il mio.

Ecco.

Così è meglio.

Mi ci siedo sopra, sentendomi un po’ più serena.

Ed è pure molto più comodo in questo modo.

I miei occhi trovano la loro strada verso l’angolo in cui c’era il suo materasso.

È così… vuoto.

Qualcosa coglie la mia attenzione. C’è qualcosa lì sul pavimento.

Mi avvicino.

Oh.

Sono i miei capelli.

Quelli che la guardia ha tagliato.

Il mucchietto di capelli che lui aveva detto di aver nascosto così che non avrei sofferto ogni volta nel guardarli.

Avevo pensato fosse un bel gesto da parte sua.

È un tale bugiardo.

Non importa.

Non voglio nemmeno pensarci.

È ancora mattino presto, così decido di riposarmi e prepararmi mentalmente per la giornata.

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