💎Capitolo 21.💎

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Fa freddo,e degli altri non c'è traccia,e spero che almeno ci stiano cercando.
Io e Bryan,siamo seduti su un tronco a cuocere marshmallow,sul fuoco.
«Hai freddo?»chiede,probabilmente ha sentito che sto tremando,siamo a settembre fine settembre quasi,e di sera fa freddo.
«Un po'»rispondo,mi guarda prima di darmi la sua felpa«Tieni,metti questa.»lo guardò,sono abbastanza sorpresa del suo gesto,e capisco dal suo sguardo che lo è anche lui.
«Grazie.»accetto,senza troppe feste.
«Perché ti comporti così?»domando improvvisamente,«Così come?»
«Sei antipatico,freddo,menefreghista e sembra che non ti importi di nessuno,e un minuto dopo,sembri la persona più gentile e sincera di questo mondo!»spiego,mentre metto un marshmallow a cuocere,su un ramo.
«E tu invece perché ti ostini a semplificare le cose,mentre sappiamo entrambi che le cose non sono affatto semplici?»
«Non semplifico le cose,cerco solo di non essere negativa!»rispondo,e lui mi sorride«Perché mi hai difeso quel giorno,in classe?»esordisce«Perché ci sarebbe andata tutta la confraternita,sotto.»non ci credo neanche io,alle mie stesse parole,«Perché proprio tu,e non Dinah,né Mike,né Lauren...ma tu!»si avvicina«Perché sto cercando di capire,sto cercando di esserti amica,ma tu non me lo permetti!»spiego«Alissa,io non permetto a nessuno di entrare nella mia vita,per il semplice fatto che se ne andrebbe comunque,tanto vale non iniziare proprio no?»forse ha ragione,ma forse anche no,«Posso farti una domanda?»chiedo«Le stai già facendo,quindi perché non continuare.»ride,«Chi è il tuo vero padre?»
«Cosa intendi dire?»sembra perplesso«I ragazzi mi hanno detto che tuo padre non è a Seattle,ma sei partito...e...»non mi lascia finire«Mio padre è Aaron,sono io che non ho voluto mai dirlo a loro,e pensano anche che mia madre sia morta mentre partoriva mia sorella,invece no,mia madre...»si ferma a guardare un punto fisso davanti a lui«Mia madre è in coma da quando avevo 16 anni.Per un incidente stradale,nell'altra macchina non si è salvato nessuno,c'era un uomo con suo figlio ma...non si salvarono quel giorno,io vidi a malapena quel uomo,ma ricordo ancora la paura nei suoi occhi.»Abbassa la testa«Tu...tu eri nell'auto con tua madre?»domando«Si...io mi salvai,e lei ora è ancora in coma.»si volta,mi sorride«Sarà meglio andare a dormire,è tardi.»si alza,e si dirige verso la tenda
«Bryan...»si volta«si?»
«Perché non hai mai detto agli altri che tuo padre è qui a Seattle,e che tua madre non è morta?»
«Perché nessuno me l'ha mai chiesto!»mi sorride,e in quel sorriso vedo un ragazzo,diverso,uno di quei ragazzi,che fanno i duri,ma che in fondo,sanno amare qualcuno.

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