💎Capitolo 13.💎

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In auto c'è un silenzio imbarazzante,ma la cosa non mi dispiace affatto,dato che non saprei cosa dire.Oltre a chiedergli mille cose sulla sua vita,e del perché si comporta così,non saprei cosa dire.
«Siamo arrivati!»mi accorgo solo ora che lo stavo fissando,e lui se n'è accorto.
Brava Alissa!
«Ehm...io,si grazie per il passaggio.»continua a guardami senza dire niente,forse si aspetta che io mi giustifichi sul perché lo stavo fissando.
Ovviamente perché pensavo a lui e alla sua strana ed assurda vita.
Ma andiamo chi non lo guarderebbe,è Bryan Walker,lo guarderebbe anche un cieco.
«Senti io devo andarmene,quindi scendi!»a quest'ora dove va?
«Si io...»
«Aspetta scommetto tutta la villa di mio padre,che stai per scusarti.»abbasso la testa imbarazzata.
«Be' io...dove vai?»gli chiedo,so che non avrei dovuto domandarglielo,ma tutti qui sono preoccupati per lui,e dato che ora dentro alla confraternita ci sono anche io,non voglio di certo che lui la metta a rischio.
«Per quante altre volte dovrò dirti che non sono affari che vi riguardano.»dice,ha parlato al plurale,e quindi ha capito benissimo che parlavo per tutta la confraternita.
«Vogliamo solo...»mi ferma«Niente,ora è tardi,quindi vai.»si gira a guardare la strada davanti a noi,totalmente buia,ed i fari dell'auto accesi,come unica fonte di luce.
«Buonanotte.»dico arrendendomi,e uscendo dall'auto,non risponde,e parte alla velocità della luce.
Da qui si sente della musica,probabilmente è una di quelle feste strane di cui Crawford mi ha parlato,e spero che sia tornato.
«Hey Ali,sei qui!»urla Dinah,sopra la musica a palla.
«Cos'è questa festa?»chiedo entrando,«Qui c'è una festa ogni sera.Ci farai l'abitudine,anche a dormire con la musica di sottofondo.»ride e mi conduce dagli altri,«Crawford è tornato?»chiedo«Non ancora,ma Ryan lo ha chiamato,e sta bene,se è questo che vuoi sapere.»mi rassicura,«Cosa...cos'altro ha detto?»domando«Che stasera metterà fine alla storia con Bryan,non so cos'ha in mente,spero solo che non si cacci nei guai.»fa spallucce e continuo a seguirla,tra la folle di persone ubriache.
Raggiungiamo i ragazzi,«Ali,come è andata con il bambino?»domanda Lauren,congedandomi il suo posto sul divano«Bene,oltre al fatto che è il fratellastro di Bryan,tutto okay.»rido,dalle espressioni che compaiono sui volti di tutti non appena dico che Bryan ha un fratellino.
«È impossibile che ha un fratello.»urla Mike«Come?»cosa vuole dire...
«Dico solo che è impossibile,suo padre non è qui a Seattle.»rimango spiazzata alle parole.
«Cosa significa suo padre non è a Seattle?»domando ancora incredula«Significa che non so bene suo padre dove sia,non ne sono certo,ma l'unica cosa che so con sicurezza è che Bryan ha lasciato la sua città,per una ragione che non ci ha mai voluto spiegare,e che suo padre era rimasto lì.Non sappiamo altro,ma di sicuro quello che hai conosciuto tu non era suo padre.»spiega Mike«Ali,sei sicura che ti abbia detto con chiarezza che quello era suo padre?»domanda Ryan«Io...»non riesco a pronunciare altra parola,non so cosa sta succedendo,e mi sento impazzire.
«Io...ho bisogno di riposare,scusate,vado nella mia camera,ci vediamo domani mattina.»dico,per poi allontanarmi«aspetta Ali,ti accompagno.»urla Dinah«Io...io ho bisogno di stare un attimo da sola,per favore.»dico,la ringrazio,per la sua gentilezza ma...ora ho davvero bisogno di una doccia.

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