💎Capitolo 50.💎

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Il funerale è uno dei momenti peggiori che devi affrontare dopo aver perso una persona,sembra come se in un certo senso quella persona ti stesse dando la conferma del suo addio,la conferma che se ne sta andando e tu non puoi farci niente,perché è la vita che funziona in questo modo,e cerchi di abituarti.
«Piccola,chi è al telefono?»le chiedo con un sussurro mentre il pastore continua la messa,si schiarisce la voce,e mi guarda,non si era neanche accorta che le squillasse il telefono,forse venire qui per lei non è stata una delle idee migliori,ha già sofferto abbastanza per la morte del padre e di suo fratello.
«Ehm...risponderò dopo...»dice sorridendomi,c'è qualcosa che alla turba«Vuoi andartene?»dico senza esitare«No Bryan,è il funerale di tua madre non puoi andartene,è l'ultima volta in cui potrai salutarla.»è dispiaciuta,ma non ha affatto negato il fatto che voglia andarsene«Ali,piccola ascoltami...»le prendo il viso tra le mani«Tutto ciò che mia madre vorrebbe vedere in questo momento,si sta avverando solo grazie a te.Mi hai aiutato Ali,mi hai salvato,ora lascia che io ti aiuti.»mi guarda«E poi preferisco andarmene anche io,vedere quella bara non fa che uccidermi di più,insieme a lei.»sorrido sforzandomi,lei mi guarda per qualche secondo prima di annuire,le sorrido,«Cosa succede?»chiedo mentre ci avviamo all'auto,non parla,anzi sembra rifletterci«Mia madre...»inizia a dire,e si ferma per salire in auto,aspetto che continui la frase prima di accendere il motore.
«Tua madre?»
Sospira«Bryan,mia madre vuole tornare a Santa Monica!»esordisce improvvisamente tutto d'un tratto«Be' volevi andare a Santa Monica insomma,dovevi andare sulla spiaggia,e dovevi fare tutte le cose belle che voleva fare Dylan.»dico,felice per lei«Bryan il punto...»la fermo,riflettendo sulle possibili cose che potrebbe dire«Si Ali,non fa niente se non c'è posto per me nella vostra casa,io starò bene qui,insomma concluderò i corsi,così quando tornerai passeremo tutta l'estate insieme.»la guardo,ma gli è appena scesa una lacrima,e nel frattempo senza troppi rigiri siamo giunti a casa«Bryan,mia madre vuole ritornare a Santa Monica,e lasciare Seattle...per sempre.Questi sono gli ultimi mesi che potrò passare qui.»nella macchina improvvisamente c'è un silenzio tombale,resto basito,non riesco a concepire una cosa del genere,sapere che ci allontaneremo,e non potremo vederci,mi distrugge«Da quanto lo sai?»chiedo«Da stamattina.»dice lei abbassando il capo«Era lei al telefono non è vero?»annuisce«Vuole costringermi...a fare le valigie.»dice,asciugando con la mano le lacrime che non cessano di uscire«Ma dovreste partire tra qualche mese giusto?Perché vuole che tu faccia le valigie?»domando«Perché crede che se farò le valigie ora,sarà meno doloroso il pensiero di lasciare Seattle.»
«Non può costringerti,insomma hai la borsa di studio,hai tuo cugino che può aiutarti,vivi in una confraternita e...»non mi lascia finire,alza la testa,e nei suoi occhi verdi c'è una luce che non ho mai notato prima«E proprio questo il punto Bryan,non posso restare qui,lei ha bisogno di me e...per giunta è da tanto che non la vedo.In quella città ci sono troppi ricordi che riportano al passato,non posso lasciarglieli affrontare da sola...»
Sta cercando di dirmi qualcosa me lo sento...

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