💎Capitolo 43💎

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Io e Bryan arriviamo all'entrata della confraternita,e forse il mio istinto mi dice di tornare indietro o almeno allontanarmi di qui,prima che Crawford veda Bryan,e lo rimproveri per avermi portata di nuovo via.
«Crawford!»chiamo,sperando che non risponda,avrei troppa paura di affrontarlo,e ripensare a mio fratello Dylan in quel letto,mi ha causato un mal di testa atroce e non ho né la forza né la voglia di affrontarlo ancora una volta.
«Credi che ci sia?»domanda Bryan«Non lo so,ma spero di no.»faccio spallucce«Ali io...»inizia a dire,so che vuole scusarsi,vuole che io lo perdoni,ma dopotutto credo che quello che è successo ormai faccia parte del passato«No Bryan...non ora!»dico fermandolo«Ho bisogno che tu rimanga qui,è che non te ne vada.»dico vedendolo un po' perplesso.
«Resto,solo se tu vuoi che io resti.»si avvicina,e ancora una volta i nostri respiri si incontrano«Resta.»sussurro,e prima che lui possa riabbattere le nostre labbra si incontrano.
Mi è mancato sentire le sue labbra a contatto con le mie,il suo sapore,il suo odore.Credo che lui profumi di un odore che mi piacerà sempre.
«Hai buttato quella lettera?»chiede«No...non potrei mai farlo!»sorrido e lui ricambia«Ali...c'è una cosa che devi sapere riguardo quella lettera,però non so se è legata alle parole scritte,o è semplicemente pura casualità.»mi avvisa,cosa intende?«Ali quella lettera non è mia.»
Lo guardo perplesso,e probabilmente lo ha notato dato che fa un passo avanti«Quella lettera me l'ha data Crawford.»dice tutto d'un fiato.

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