💎Capitolo 41.💎

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Mi sveglio,non me ne ero accorta che mi ero addormentata,sono su una poltrona,e sento delle voci,sono dei medici.
Apro leggermente gli occhi,me li strofino,Bryan è accanto al letto della madre,in ginocchio,«Mamma,mamma per favore....»dice tra un singhiozzo e l'altro,i medici stanno cercando di riattivare le macchine,e quel suono assordante ancora una volta risuona nella mia mente«Ti prego mamma,io ho ancora bisogno di te!»dice ormai immerso in un pianto innocuo.
Sembra che la scena si stia ripetendo ma all'incontrario,una madre nel letto e un figlio che piange per lei.
«Bryan!»dico avvicinandomi,posandogli una mano sulla schiena,alza il viso,è distrutto,mi guarda per qualche istante,prima di rialzarsi e abbracciarmi istintivamente«Mi dispiace così tanto Bryan!»dico stringendolo più forte«Le...le macchine hanno iniziato a suonare e,sono impazzite,ed io...»lo interrompo«Shh...Bryan va tutto bene,ci sono io qui con te.»noto un sospiro di sollievo da parte sua«Andrà tutto bene,te lo prometto.»lo rassicuro«Non va bene,mia madre sta morendo e...ed io non posso fare niente per salvarla.»sta ancora piangendo,Mike aveva ragione,siamo troppo simili...
«Mi dispiace abbiamo fatto il possibile.»dice il medico sconfitto«Mi dispiace Bryan,ma ora pensa che è in un posto migliore no?Stava solo soffrendo d'altronde.»il medico sorride dandogli una pacca sulla spalla«I soldi ti verranno rimborsati.»queste sono le ultime parole che il medico dice prima di uscire dalla stanza.
Vedere tutte quelle macchine spegnersi lentamente,la temperatura del corpo diminuire piano piano,ed una vita che sta abbandonando lentamente questo mondo lasciando solo un ricordo.
«Non se lo meritava,non meritava tutto questo.Lei...lei era troppo giovane per morire così,sarei dovuto essere io al suo posto,io l'ho costretta ad accompagnarmi alla partita,io l'ho costretta a fare sempre tutto ed ora è lei che deve pagare le conseguenze,questo non è giusto cazzo!»urla,e dà un calcio alla sedia davanti a sé«Bryan,hey...Bryan guardami.»gli prendo il viso«Non è colpa tua,smettila di farti la colpa sempre su tutto,tu hai fatto il possibile,lei è fiera di te,e so come ti senti,ma non puoi incolparti a vita.»cerco di fargli capire la situazione,ma non sarà facile,non lo è mai.
Inizio FlashBack:
Arrivo in quell'ospedale,i medici mi hanno sempre trasmesso timore,ma sapere che mio fratello è lì,in una delle stanze,mi dà un motivo in più per oltrepassare quella porta,e correre da lui.

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