"Finalmente!".
Cammino velocemente lungo il corridoio principale dello stadio felice come una bambina il giorno di Natale.
Muoio dalla voglia di vedere i ragazzi e di riabbracciare mio fratello.
"Sono già tutti in campo?".
Domando torturandomi il labbro inferiore per la troppa ansia"Dovrebbero finire tra poco".
Salgo alcuni scalini lentamente ma mi blocco a metà.
Il cuore inizia a battere più forte e sembra voler uscire dal petto.
"Respira però".
Ridacchia Sophie appoggiandomi una mano sulla schienaFinisco gli ultimi quattro scalini e mi ritrovo fuori dal lungo corridoio.
Mi guardo intorno e incrocio lo sguardo di Löw che mi sorride e, con il capo, mi fa cenno di andare dai ragazzi.
Nessuno si è ancora accorto di me, tutti sono concentrati sul pallone.
Noto Julian palleggiare solo dall'altra parte del campo e sorrido istintivamente.
È rimasto uguale a come lo avevo lasciato prima di partire.
"DRAXLER!".
Inizio a correre verso di lui percorrendo il campo in diagonale sotto lo sguardo divertito di tutti.Mi butto tra le sue braccia cingendogli i fianchi e appoggiando la testa sul suo petto.
"Sei sempre bassa vedo".
Sussurra giocando con alcune ciocche dei miei capelli"Oh Julian anche tu mi sei mancato come l'ossigeno! Sei sempre stupendo e ti amo con tutto il mio cuore!".
"Dai lo sai che mi sei mancata tantissimo".
Mormora con una voce dal tono umile per poi lasciarmi un bacio sulla fronte"Finalmente sei tornata, Julian stava diventando ingestibile".
Due mani inconfondibili si appoggiano lentamente sui miei fianchi facendomi girare ed incontrare lo sguardo del mio migliore amico.
Kevin Trapp.
Ho conosciuto Kevin a Parigi, durante i primi allenamenti di Julian con il PSG e ci feci subito amicizia.
È un ragazzo molto espansivo e divertente e si, lo ammetto, avevo un piccolo debole per lui.
Era il mio sogno proibito quando avevo appena compiuto diciotto anni e lui ne aveva ventitré.
Dopo varie uscire però ho deciso di non dichiararmi e di mantenere la nostra amicizia così.
"Ci hai tradito con l'altra nazionale eh".
Sbotta Leroy schioccandomi un bacio sulla guancia"Non potrei mai, voi siete molto meglio".
"Questo era ovvio".
Incrocio le braccia al petto e fisso negli occhi il ragazzo davanti a me."Goretzka".
Il moro mi lancia uno sguardo di fida facendomi scappare un sorriso.
Devo dire che è cambiato tantissimo rispetto all'anno scorso, in meglio.
I capelli che, un tempo erano ingestibili, adesso sono raccolti in un ciuffo ondulato per niente spettinato.
Il fisico è molto più muscoloso e atletico."La quiete prima della tempesta è finita, andiamocene! Non voglio morire!".
Urla Ter Stegen salendo in groppa a Meyer che, sbilanciato dal peso del biondo, cade provocando una risata generaleGuardo Leon che scoppia a ridere mostrando le sue adorabili fossette.
È sempre stato il mio punto debole.
Ogni volta che rideva o sorrideva mi incantavo a guardarlo, le labbra carnose ma non troppo, la mascella evidente.il sesso in persona.
"Lo so che sono bello ma smettila di guardami, piccola Draxler".
Abbasso subito lo sguardo imbarazzata mente il moro corre via insieme agli altri.
Sono sicura di essere rossa come un pomodoro.
"Ragazzi stasera tutti a casa mia per festeggiare il ritorno di Greta!".
Urla infine Löw provocando un boato generale_
spazio autrice.
scusatemi se il capitolo non è il massimo ma mi farò perdonare.gre♡
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loose ice// Leon Goretzka
Fanfic"Sei stata l'unica cosa che mi teneva in piedi quando tutto crollava".