«Ei Claire, come vanno le cose lassú? Qui tutto è un casino e il peso della tua mancanza continua a schiacciare i pochi rimasugli che sono rimasti integri dentro di me. Tu eri la parte migliore di me, l'unica persona che sapevo ci sarebbe stata sempre ed ora mi trovo sola, ad affrontare un mondo che mi sta troppo stretto e a cui non sento di appartenere. E poi c'è Dan... Già, Dan... Lui è il mio fratellastro ora, ma stai tranquilla, nessun potrà mai prendere il tuo posto nella mia anima, mai. Ecco, con lui c'è uno strano rapporto e non lo capisco, perché non possiamo essere semplicemente sinceri l'uno con l'altra? Mi ha fatto una confessione a cui davvero non so se credere. Ho così tanto bisogno di te... » la voce meccanica della segreteria mi riporta alla realtà, ricordandomi che lei non ci sarà più per me, che sono sola e che devo abituarmici.
Non so cosa pensare e non so davvero cosa fare.
Dovrei credere alla storiella che mi ha raccontato? Non ci riesco. E mi sento stupida perché... Perché neanche io gli sono indifferente. Eppure sento che è sbagliato, che i nostri genitori se mai lo venissero a sapere la prenderebbero come una cosa contro natura, pur non essendoci legami di sangue è comunque un fatto di principio.
Non può essere, Dan non può provare seriamente dei sentimenti per me.
E anche se fosse io non voglio avere niente a che fare con i ragazzi, non voglio affezionarmi e non voglio che qualcuno arrivi a conoscermi fino in fondo.
Pensavo che lui potesse essere semplicemente il mio fratellastro, una persona con cui parlare del più e del meno, per questo mi ero aperta così tanto, ed invece era scoppiata questa bomba tra noi due e io ero persa sotto le macerie, senza sapere cosa fare.
Ed ero stanca anche di pensare, avrei voluto riuscire a spegnere il cervello e chiudermi in un mondo in cui la mia vita sarebbe potuta essere diversa, una vita che non avesse conosciuto la morte e la solitudine. Ed invece rimanevo ferma, con le mie cuffie nelle orecchie e mille domande ad accavallarsi nella mia mente.
La suoneria del mio telefono mi distolse parzialmente dai miei pensieri, prendendo il telefono mi accorsi che ore fossero e risposi subito: «Cat! Dove sei? Sono le undici di sera e tu sei sparita, senza dire a nessuno dove stessi. Torna subito a casa!» sentii la voce preoccupata di mia madre urlare da dietro la cornetta e alzai gli occhi al cielo, maledicendomi poco dopo perché questa era probabilemente l'unica cosa che le dovevo, non farla preoccupare su dove fossi, visti i precedenti.
«Arrivo» dissi, per poi riattaccare.«Mamma, sono a casa» urlai dopo aver chiuso la porta. Mi diressi in cucina e trovai mia madre e il mio nuovo patrigno intenti a cenare.
E di Dan nessuna traccia.
«dov'è Dan?» chiesi, cercando di mascherare la curiosità nella voce, ma l'unica risposta che ottenni fu il silenzio che cadde nella stanza, Fill era concentrato a guardare il suo bicchiere di vino, la mascella contratta e la mano serrata attorno alla forchetta, mentre mia madre teneva gli occhi fissi sui piselli nel suo piatto. Dove si era cacciato Dan?#SpazioMe
Okok questo capitolo mi fa un pò cagare non so perchè, però serve alla storia per andare avanti e...niente, leggete e fatemi sapere cosa ne pensate. Vi voglio bene.
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Eravamo Le Persone Giuste Al Momento Sbagliato.
Teen FictionLei stronza, ma distrutta. Lui dolce, ma distrutto. Ognuno di noi reagisce diversamente al dolore, alcuni vanno avanti, alcuni fanno passare i giorni. La mancanza di un padre, la perdita di una madre. E un sentimento sbagliato.