Monster Inside Me.

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É strano come una persona sconosciuta potesse diventare in poco tempo tutto quello di cui avevi sempre avuto bisogno.
E Dan per me era questo.
Era un consigliere, un amico, qualcuno su cui potevo contare, sempre.
Il giorno del matrimonio era arrivato, mia madre era in fibrillazione e io... io non ero felice.
Non sapevo neanche io il perché a quel tempo, ma mi dispiaceva non voler condividere la felicità di mia madre, per quanto per trovare questa avesse messo da parte la mia.
Ma andava bene così, avevo trovato Dan, avevo finalmente un amico.
Eppure...
Eppure mentre indossavo il mio vestito da damigella non riuscivo a pensare ad altro se non che avrei voluto succedesse qualcosa che avrebbe mandato tutto a monte.
Ed era un'idea insana, perché non solo avrei distrutto i sogni di mia madre, ma anche quelli do Fill e forse... forse quelli di Dan.
E non volevo questo.
Non volevo fare del male a nessuno, stavo solo mettendo me stessa e la mia insulsa felicità davanti a quella altrui.
E la cosa era sbagliata.
Molto sbagliata.
Così mi ritrovai a reggere il lungo velo di mia madre, camminando per la navata con un sorriso più che forzato sul viso e un mostro che mi stava rosicchiando all'altezza del petto.
Ma come potevo combattere contro qualcosa dentro di me?
Era un sentimento malsano.
Mentre quei pensieri mi attanagliavano la mente mi ritrovai a lanciare riso addosso ai due neo -sposi, mentre quel sentimento di logorazione non voleva saperne di andarsene.
Ci spostammo al ristorante dove la mamma aveva allestito un ricevimento in grande, mi sedetti al tavolo con gli sposi e presto quel senso di logorazione divenne oppressione, tanto che non riuscii quasi più a respirare.
Non trovavo la forza di parlare quindi mi limitai a sorridere e ad annuire.
Presto dovetti alzarmi per fare un piccolo discorso e quello fu probabilmente il momento di oppressione più grande di tutta la serata:
"Ho scritto qualche riga, scusate se leggo ma l'emozione é molto forte " bugia. Sorrisi e presi il foglio da dentro la pochette:
"La prima volta che vidi Fill fu probabilmente il giorno più strano della mia vita: venni a sapere non solo che mia madre, che mi ha cresciuta da sola contando solo sulle sue forze, senza un uomo vicino e una ragazzina ribelle da portare sulla buona strada, non solo aveva trovato una persona per riempire il vuoto nella sua vita, ma che si sarebbe sposata e che ci saremmo dovute trasferire dopo pochi giorni. Furono notizie che mi fecero andare su tutte le furie.
Eppure ora sono qui e sono felice di vedere dopo tanto tempo il sorriso della mia mamma, sono felice di poter passare del tempo con l'uomo che ha deciso di prendersi un impegno per la vita con lei, risollevandola da tutte le delusioni avute in precendenza " di cui una gran parte sono io, pensai.
"E sono felice, anzi, grata, di aver trovato una persona come il mio fratellastro. Sono felice perché ora non sono più sola, sono felice perché questi due uomini hanno portato nelle nostre vite una luce che finalmente ci sta guidando fuori da quel labbirinto buio e pieno di mancanze che era la nostra vita. Quindi grazie Fill, per aver sollevato la mia mamma e averle fatto ritrovare la gioia di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, grazie a te, mamma, perché finalmente sorridi e il tuo sorriso mi ricorda che c'é una luce fuori dal tunnel e che tutti possiamo raggiungerla. E grazie a te, Dan, per essere un amico e un fratellastro stupendo. "
Sorrisi e mi risedetti, accompagnati dagli applausi.

Pensavo solo la metà delle cose che avevo scritto e naturalemente non ne andavo fiera, ma ehi, questa ero io e non potevo combattere anche contro me stessa.

#SpazioMe
Vi do il permesso di uccidermi.
Non aggiorno da più di un mese e non avevo scritto niente per praticamente tutto il periodo natalizio.
Quindi potete uccidermi, dopo aver letto il capitolo schifoso che é uscito fuori tra le idee di questa settimana che mi fluttuavano in testa da un pó.
Vi ano.

Eravamo Le Persone Giuste Al Momento Sbagliato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora