Capitolo XIII - Quinto Mese

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-Lea-

«Harry, è inutile che ci provi! Ho la pancia che non mi permette nemmeno di vedere il pavimento! Come pretendi di fare l'amore stando tu sopra?!» gli domandai, scocciata dopo i suoi tanti tentativi nel mettersi sopra di me, ma la pancia era veramente troppo grande per farlo, perciò o dovevo mettermi io sopra o, come diceva quel simpaticone di Foster, dovevo mettermi in ginocchio.

Già, secondo Foster mi rilassavo poco, infatti per Harry ci fu un lungo discorso su quanto fosse importante il suo ruolo nella gravidanza. Infatti, il dottore sosteneva che dovevo fare più "attività fisica", ma il problema era che ero veramente troppo enorme per aver un rapporto "normale", così ci aveva dato degli spunti a dir poco imbarazzanti, soprattutto perché a quella visita c'era anche Anne che per disperazione uscì dallo studio facendo finta di avere una chiamata di lavoro importante.

Harry sbuffò, tornando a sedersi al lato del suo letto, con le mani fra i capelli e i gomiti poggiati sulle ginocchia nude.

«Mi dispiace...Non volevo litigare» mi alzai a fatica raggiungendolo per cingergli le spalle nude.

Sentendo il contatto della mia pelle sulla sua, girò lievemente la testa per osservarmi, per poi accarezzarmi la mano.

«Non ti preoccupare...Ti va di fare una passeggiata?» propose come se niente fosse.

«Mi fanno male le gambe, Harry» mormorai mentre con la fronte mi poggiavo sulla sua spalla sinistra, affranta per l'ennesima attività che gli negavo.

«Allora un bagno?» a quel punto non potei far altro che accettare.

Lui si alzò per primo, aiutandomi poi ad alzarmi. Sapeva quanto odiassi farmi vedere nuda, così non mi guardava per più di dieci secondi, spostando lo sguardo altrove.

Mi dava fastidio pensare che potesse vedere le smagliature sul seno, non più come la prima volta che mi aveva visto in un ambito intimo.

Andammo in bagno, per riempire la sua vasca d'acqua calda cospargendoci dentro il suo bagnoschiuma.

Lì dentro sembravamo quasi normali, non ci muovevamo ogni cinque secondi e non sembravamo delle scimmie in calore con tre persone in mezzo.

«Ha detto mio zio che la mia stanza ormai è pronta» annunciai completamente persa fra le sue braccia.

«Saranno sicuramente felici di starti affianco» lo sentii sorridere, mentre si faceva spazio fra l'incavo del mio collo e la spalla, solleticandomi leggermente la pelle che rabbrividì sotto il suo tocco.

«Ultimamente si sono rivelati molto più amorevoli loro che i fratelli di mamma...Kevin non mi chiama da mesi ormai» mormorai fra me e me, completamente persa fra i miei pensieri.

«Trevor mi ha detto che Kevin si è lasciato con Lucy...» m'informò Harry di una cosa che, in teoria, spettava a me informare lui, ma non era così evidentemente.

«Da quando hanno scoperto che sono incinta i contatti sono diminuiti sempre di più...il fatto è che non capisco il motivo e poi non me lo aspettavo da Jenny, forse da Kevin sì, ma da lei no...» continuai amareggiata.

«Magari non se lo aspettavano...» disse lui continuando a lasciarmi baci lungo il collo abbandonato sulla sua spalla destra, mentre le mani s'intrecciavano con le mie poggiate sulla pancia.

«Trevor per caso ti ha detto niente a riguardo?» indagai.

«No, anzi, lui mi sembra molto tranquillo quando parlo del piccolo» arrivò alla guancia per poi baciarmela a lungo, staccandosi con uno schiocco delle labbra.

Seasons of Love IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora