I giorni passarono in men che non si dica ed oggi siamo già il 7 gennaio.
Ricomincia la solita routine di merda.
Sta mattina mi svegliai e come al solito mi recai a farmi la solita doccia e mi vestì.
Uscì di casa e andai a prendere la corriera e alle otto in punto mi ritrovai davanti al cancello della scuola.
Quando entrai tutti ridevano di me.
Camminai verso il mio armadietto dove tutti, risero e facevano battutine su di me.
Ignorai i commentini e appena presi i libri dell'armadietto mi diressi in classe dove venni bloccata da Jack.
Jack:《Ciao puttanella》
Paul:《dai Jack picchiala》
Joe: 《grande Paul》
Jack:《Sai, mi è mancato picchiarti》
A quel punto mi arrivò un calcio accompagnato da un pugno, poi due,poi tre, poi quattro, fino a quando non persi i sensi.
Due ore dopo mi risvegliai in infermeria, evidentemente qualcuno mi aveva portato.
Ma chi mi avrebbe portato? Chi si sarebbe interessato a me di portarmi in infermeria? Boh...
Mi alzai dal lettino, ringraziai l'infermiera e mi diressi verso la mia classe.
Quando arrivai in classe notai che il professore non c'era.
I miei compagni cominciarono a fare battutine su di me.
Ad un certo punto Sophie si avvicinò a me dicendomi "Sei davvero brava a far star male le persone" detto questo prese il mio libro e comincio a passarlo agli altri compagni.
Tutti mi filmavano con i loro telefoni mentre cercavo di prendere il mio libro.
Recuperai il libro e corsi in bagno per tagliarmi, dove trovai Tiffany, in lacrime che mi disse
Tiffany: 《Credevo di potermi fidare di te.》
Io: 《non capisco spiegati meglio》
Tiffany: 《Hai raccontato a tutti che ho una malattia venerea》
Io: 《Non sono stata io!》
Tiffany: 《Come no! Solo tu lo sapevi》
A quelle parole mi si spezzò il cuore e me ne andai
Chi poteva sapere della malattia venerea di Tiffany apparte me?
Cominciai a riflettere.
Ma certo! Io a scuola tenevo il mio diario segreto dove scrivevo tutto!!
Mi diressi verso l'armadietto dove lo aprì cercando il mio diario.
Non c'era!!
Non potevo lasciare che il mio diario andasse in mano agli altri.
C'erano tutti i miei segreti più intimi!!
Chiusi l'armadietto e in lacrime mi accasciai sul pavimento dove notai che per terra c'era una forcina rosa.
Sophie portava quelle forcine.
Gliela avrei fatta pagare!!
Quando suonò la campanella della recreazione, con molta attenzione che gli altri non mi vedessero mi recai in classe e cominciai a guardare nella cartella di Sophie se ci fosse il mio diario.
Mentre cercavo il mio diario mi ritornò in mente la frase che mi disse oggi Sophie.
Ecco a cosa si riferiva!
Dopo qualche minuto lo trovai.
Finalmente!!
Lo misi nel mio zaino, e raggiunsi le macchinette della merenda, cercando Tiffany per spiegarle la situazione.
Quando la trovai la presi per un braccio e gli dissi di andare in bagno.
Non solo non mi degnava di uno sguardo ma rifiutò pure.
Fantastico!! Ora anche la mia migliore amica mi ha abbandonato!!
Ora ero davvero sola.14:00
Finalmente un altro giorno di merda è finito!!
Quel pomeriggio dovevo andare da Will.
Mi incamminai e dopo appena quindici minuti arrivai da Will.
Gli suonai il campanello e dopo poco entrai.
Lo abbracciai e cominciammo con la nostra lezione di italiano.
Quando finimmo erano già le 18:00.
Decidemmo di andare a mangiare una piadina da BAB'S, la mia piadineria preferita.
Arrivammo in piazza e vedemmo che BAB'S era chiuso così ci incamminammo e ritornammo a casa.
Nel tragitto per arrivare fino a casa, ci sedemmo un una volta sulla panchina del parco.
A quel punto Will cercò di baciarmi.
Io rifiutai.
Anche se lo volevo, rifiutai.
Non potevo permettere che si ripetesse un altra volta cosi dissi a Will:
Io: 《Smettila Will, non possiamo》
Will: 《Ma perché non possiamo?》
Io: 《perché di no!》
Will: 《Dai Ellen》
Io: 《No. Smettila!》
Will: 《Sai che c'è?》
Io: 《No, cosa?》
Will: 《Dovresti lasciarti andare, e se non è così allora sei solo una bambina viziata che non è capace di fare niente》
Io: 《Credevo che tu mi capissi, ma evidentemente mi sbagliavo. Vaffanculo Will!》
A quel punto me ne andai verso casa in lacrime.ELLEN'S POV
Ora sono veramente sola!!
Non ho una migliore amica, non ho un'amico che mi capisca.
Non ho nessuno.
Quando sentì quelle parole uscire dalla bocca di Will il mio cuore si frantumò in mille pezzi.
Corsi a casa in lacrime.
Will cercò di raggiungermi ma invano ci riuscì.
Una volta a casa mi buttai nel letto e piansi.
Piansi così tanto che il mio mascara si rovinò del tutto.
Pensai a tutto quello che mi era successo oggi.
E pensando cominciai a piangere di più, così per evitarlo mi recai in bagno, presi la lametta e cominciai a tagliarmi.
Non ero soddisfatta dei miei tagli che continuai a farne degli altri.
Una volta finito mi disinfettai velocemente e me ne andai a letto.
Non mi importava se fossero solo le 19:00
Volevo solo mettere fine a quel giorno.WILL'S POV
No, non posso averlo fatto!
Tutto ciò per colpa della mia boccaccia.
Ho fatto soffrire Ellen.
Non intendevo dirlo.
Cercai di raggiungerla ma fu tutto inutile.
E così quella sera ritornai a casa triste come non mai.
Per la prima volta nella mia vita ero veramente triste, non per una persona qualunque ma per Ellen.
Cercai di mandarle un messaggio prima di andare a letto ma fu tutto inutile.
Non rispose.
Una lacrima mi cadde sullo schermo del mio telefono.
Ormai non avevo più speranze.
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Ellen
Teen FictionEllen Hemmings ha 16 anni, vive a Londra e frequenta il terzo anno del liceo artistico.È vittima di bullismo e soffre di un disturbo psicologico, l'autolesionismo. Tenta di suicidarsi per mettere fine a tutto ciò. Nella sua vita non ha gioie fino a...