Capitolo 12

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Ecco anche oggi comincia un altro giorno di merda.
Che palle!!
Come al solito mi recai a farmi una doccia e mi vestì con la mia solita uniforme e mi diressi verso la corriera.
Quando arrivai a scuola mi diressi verso la mia classe.
Prima di entrare Jack mi trattenne.
Strano, non c'erano i suoi amici.
Mi porto nell'aula d'informatica dove cominciò a picchiarmi e a strangolarmi con i cavi del computer
Dopo un po' se ne andò, lasciandomi li
per terra con il corpo sanguinante.
Quella mattina è stata una mattina di merda e, oltre ai pettegolezzi su di me anche la mia migliore amica mi minacciò.
Non ce la faccio più a vivere in queste condizioni!!
Così quando ritornai a casa da scuola cominciai a scrivere una lettera per sfogarmi.

"A che serve avere una vita perfetta?
Se la tua vita è come la mia?
Sembrerò una normale ragazza di sedici anni ma sono pure la più problematica perché? Ora lo capirete.
Da circa tre anni sono vittima di bullismo.
Non ho amici, non ho una madre con cui confidarmi e non ho nemmeno un amico che mi capisca o meglio io avrei una migliore amica ma questa pensa che sia stata io a confidare a tutta la scuola il suo segreto.
Io avrei una madre ma per lei è più importante il lavoro che di me.
Io avrei un'amico che mi capisca ma lui non è stato capace di capirmi.
Tutti sono contro di me, tutti tranne la mia adorata lametta che mi fa sentire bene.
A volte penso che cosa farei se non ci fosse la mia lametta, non sarei capace di vivere.
Sono un'errore in tutto, e gli errori devono essere cancellati dalla vita o sbaglio?
Ed è quello che farò.
Me ne vado.
Addio

Quando ebbi finito di scrivere la lettera presi il mio cellulare e scrissi a Will, infondo è stato l'unico ad aiutarmi veramente.

                  Inizio chat: 15:01

                                Addio per sempre
                                Will.

                  Fine chat: 15:02

ELLEN'S POV
Basta!!
Voglio mettere fine a tutto ciò una volta per tutte.
Ci misi venti minuti per arrivare al ponte.
Era abbastanza alto da uccidermi.
"Ok Ellen ora è arrivato il tuo momento" dissi tra me e me.
Ora mi butto.
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Mi buttai dal ponte e davanti a me il nero.

WILL'S POV
Quando arrivai a casa aprì il cellulare e andai un po' su Facebook per guardare le ultime novità.
Ad un tratto mi arrivò un messaggio da parte di Ellen.
Andai su Whatsapp e lo lessi.
"Addio per sempre Will"
No, non può essere!!
Devo impedirlo.
Sapevo già quello che voleva fare.
Non posso lasciarglielo fare. No non posso.
Prendo il mio motorino e mi dirigo verso casa sua.
Una volta arrivato a casa sua feci le scale di corsa e vidi la porta di casa sua mezza aperta.
Entrai, e appena vidi una strana lettera sul tavolo.
La lessi.
Una volta finito presi la lettera e me ne andai a cercarla.
Ci misi un po' ad arrivare e quando arrivai era troppo tardi.
La vidi in fin di vita.
Chiamai un ambulanza e dopo pochi minuti era già li.
I paramedici mi dissero che se sarebbero arrivati un minuto dopo probabilmente non c'è l'avrebbe fatta.
Come la vidi ero in lacrime.
Tutto ciò è successo per colpa delle persone che non sanno comprenderla e che la picchiano di continuo.
Che andassero a farsi fottere.
Una volta arrivati in ospedale i medici mi dissero che dovevo aspettare in sala d'attesa perché dovevano visitarla.
Una volta finito vennero verso di me per avvisarmi in che stanza era e com'erano le sue condizioni.
Alle parole del medico piansi ma a quel "spetta solo a lei se decidere di lottare per la vita" piansi lacrime amare.
Non ce l'ho fatta a salvarla e nemmeno a comprenderla, come dice la lettera.
Sono solo un coglione.

EllenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora