Capitolo 14

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povs'Sarah

Mi svegliai con il mio gatto che mi stava letteralmente leccando la faccia.
"Oh dannato poppy levati" imprecai un paio di volte,ma non ne volle sapere nulla fin quando scodinzoló,e si avete sentito bene,vicino la porta della camera in segno di avere fame.
Mi alzai di malavoglia e scesi in cucina per aprire il cibo del mio affamato gatto/cane.
( beh forse un cane in un corpo da gatto ma tralasciamo )
Arrivata in cucina un odorino di torta appena sfornata mi rese subito affamata e sull'attenti.
rovesciai distrattamente il cibo a Poppy,e corsi dal lato del forno.
"Soooorpresa amore mio!" conobbi subito la sua voce,era Alison,era tornta.
"Alison!" corsi ad abracciarla,lei subito ricambió ,ma quando mi staccai il suo sguardo era diventato stranamente cupo.
Quando mi accorsi di averla Chiamata Alison,mi si formó un cipiglio sulla fronte immensamente dispiaciuta.
Alison non poteva avere figli e infatti quando io la chiamo mamma la rendevo immensamente felice,beh invece marika si ostinava a chiamarla 'puttana' non rendendosi conto che lei ora ci ha salvato la vita.
Beh in realtà all'inizio è stato difficile accettare che lei sarebbe dovuta essere una costante a nella mia vita.
Mcrescendo ho capito,ho capito che ora io,non essendo maggiorenne ora sarei stata spedita in qualche famiglia a me estranea avendo perso entrambi i genitori,quindi io ne saró sempre grata.
Ok mi sto dilunguando troppo.
"oh mi dispiac.."
"tranquilla piccolina mia" mi ammonì ritornando subito col suo sguardo dolce e infinitamente materno.
Ció che mi distrasse fu il display del mio cellulare illuminarsi sul tavolo,inciampai qualche volta nelle stupide zampe di poppy,quello stupido gatto mi voleva rovinare la vita,ma in realtà era solo dispettoso.
Mi fiondai sul cellulare.
-Christian
"ieri sera cosa diamine è successo Sarah?!"
" comunque oggi ti va di andare al mare?"
-Sarah
"hehehey tranquillo non è successo nulla,emilio è uno stupido.
Comunque si,mi vesto,ci vediamo alla fermata alle 11?"
-Christian
"passo a prenderti alle undici"
Non risposi
"mamma io oggi vado al mare con Christian,non fare domande grazie."
annuii ma sapevo che moriva dalla voglia di sapere.
salì in camera e mi soffermai sulla vecchia camera dei miei genitori,e lí mi venne in mente quella sera con Emilio.
L'unico ad avere avuto l'opportunità.
"stupida sarah" borbottai prima di raggiungere definitavamente la mia camera.
misi un costume,short e una maglietta leggera.
cercai di sistemare alla meglio la camera e poi dalla finesta che dava la vista al cortile,vidi Chris intento a sistemarsi il ciuffo ribelle ormai cresciuto.
era buffo,
era bello.
Scesi le scale,salutai Alison,e mi avviai da Chris che appena mi vide mostró un sorriso a trentadue denti.
Gli diedi un bacio sulla guancia,e mi lasciai abbracciare trattendomi più del solito.
quel ragazzo era davvero dolce.
Sorrisi e poi mi fiondai in macchina elettrizzata dal fatto che saremmo andati al mare.
"Se vuoi scegli la musica" disse mentre era attento a guardare la strada
cercai nel cruscotto e trovai inaspettatamente
Try di Pink,senza esitare la misi e canticchiai di tanto in tanto.
il tempo voló e in meno di dieci minuti eravamo in spiaggia.
"Grazie Chris,davvero" lo fermai
"oh sarah..tu sei così..tu,e io non potrei desiderare di meglio,tu sei così meravigliosamente te stessa,e la cosa mi fa sentire stranamente vivo.
Tu sei sempre cosí bella.
Sei sempre così buffa.
Sei il mio casino.
Spero che un giorno tu possa diventare finalmente solo il mio di casino,e non doverlo condividere con qualcun'altro a lungo.
Quindi non ringraziarmi,non potrei desiderare più felicità"
non mi aspettavo niente del genere.
Non mi aspettavo tutto questo.
E fu allora che decisi che d'ora in poi,Chris,avrebbe fatto parte della mia vita.
Lui,meritava la mia presenza.
lui meritava più di quanto pensassi,non era il vero cattivo ragazzo dal cuore di ghiaccio..e forse un giorno,mi avrebbe fatto battere il cuore come quel coglione di..emilio.

ma troppo tardi,me ne accorsi,troppo tardi capì che non era possibile.
ma in quel momento io non ero cosciente,non sapevo cosa avrebbe portato tutto ció.
sarebbe stato troppo tardi.
e voi,lo scoprirete.

Maledetta adolescenza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora