Ciao Sara, ciao Giulia, finalmente vi levate di torno, ehm come?
Ok, ok, volevo restare da sola con Raff... che male c'è?
Il tratto di viale che andava dalla stanza di Giulia e Sara alla nostra era abbastanza lungo da poter parlare un po' sole solette, e ammettiamolo, anche per ammirarla un po'...
Ma come? Siamo già arrivate? Devo già andare? Ma io non voglio lasciarla andare, e se poi non la rivedrò mai più? No no no, devo stare con lei ancora per un po'.
Iniziamo discorsi assurdi come: ship di Sherlock, Life is Strange e boh, altre robe che al momento non ricordo, ero troppo impegnata a guardarla... e poi, nessuna voleva lasciare l'altra.
Chiedo che ore sono: le 4!
No vabbè, è volato il tempo!
Io non voglio andarmene, non voglio lasciare andare la persona più straordinaria che abbia mai conosciuto, semplicemente non voglio.
Lei fa per andarsene.
Ma ma...
Neanche un abbraccio? No no no.
Io la guardo con uno sguardo da cucciola bastonata che ha bisogno di coccole e istintivamente allargo le braccia.
Lei mi accenna un sorriso poi chiude gli occhi prima di fiondarsi rapidamente tra le mie braccia.
Dio mio, una sensazione stupenda.
Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da quell'abbraccio, sento il profumo della sua pelle, il battito del suo cuore vicino al mio, entrambi leggermente accelerati e sento che ad un certo punto mi dà una leggera stretta.
Di rimando mi accoccolo tra la sua spalla e il suo collo e dò una leggera artigliata con le unghie.
Ad un certo punto si stacca dall'abbraccio, diamine, avrei potuto stare per ore così.
Lei ha una faccia tranquilla mentre mi saluta, ma i suoi occhi no, loro sono tristi...
Ci salutiamo e ci dirigiamo verso le nostre stanze.
Per una frazione di secondo mi volto verso di lei e lei fa lo stesso, ci guardiamo negli occhi e continuiamo il nostro cammino.
Ah ma questo non finirà qui, non permetterò che finisca, ti ho trovata e ti giuro che non ti lascerò mai più andare.
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Una Perfetta Follia
RomansaSe non ricordi che l'amore t'abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato. (William Shakespeare) Un diario di bordo di due ragazze che beh, compiono una perfetta follia.