~Capitolo 4~

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«Maddox!» dico ringhiando.
Diego Maddox alto un 1,92, capelli neri portati in un ciuffo, il colore dei suoi occhi varia tra il blu oceano e il verde smeraldo, ha delle labbra sottili ma piene. Insomma è un ragazzo bellissimo se non fosse per il fatto che è un imbecille, un bullo e un puttaniere, e anche per il fatto che lo odio dal primo giorno che ho messo piede in questa scuola.
«Ciao zuccherino» mi dice con un ghigno in volto.
«Quante volte ti ho detto che non devi chiamarmi zuccherino, imbecille che non sei altro» dico guardandolo male.
Riprendo a camminare verso la mia classe seguita da Giada e Francesca.
Entriamo in classe e ci sediamo agli ultimi banchi.

Siamo alla terza ora e il prof di ginnastica è appena entrato.
Dopo aver fatto l'appello ci dirigiamo verso la palestra.
«Ragazzi, oggi giocheremo contro la 4^A, a pallavolo».
Perfetto non poteva andare peggio di cosi. Giocheremo a pallavolo contro la classe di Maddox: so che per me è un opportunità per rovinare la sua brutta faccia a furia di pallonate.

Ma nella classe di Maddox, per mia sfortuna c'è Chanel Bianchi la putt

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Ma nella classe di Maddox, per mia sfortuna c'è Chanel Bianchi la putt.... Ehmm la stronza della scuola.
È alta quanto me, occhi verde scuro e ha i capelli neri e bianchi, alla Crudelia De Mon.

«Ma guarda un pò chi abbiamo qui la saltarellina, pronta a prendere delle pallonate su quel bel visino, oppure decidi di ritirarti prima perché hai paura» dice con un sorriso malefico e successivamente scoppia a ridere seguita a ruota dalle sue compagne.
«Ti piacerebbe!» dico ghignando.
Mi sento come Harry Potter nella parte quando Piton ha deciso di farlo combattere contro Drago Malfoy a difesa contro le arti oscure, che per una provocazione di quest'ultimo​ ha usato questa frase con tanto di punto esclamativo per darle più enfasi.
Mi viene da ridere solo a pensarci. Cerco di contenermi e mi dirigo al centro del campo. E dopo poco inizia la partita.

Tra battute, schiacciate e salti chilometrici per prendere la palla, arriviamo quasi a fine partita. Mi giro verso una mia compagna che è caduta. Non l'avessi mai fatto, quando mi sono girata neanche un secondo che mi arriva una pallonata fortissima dritta in faccia che mi fa cadere all'indietro.
Giada mi aiuta ad alzarmi, non so perché mi lecco il labbro superiore, il sapore metallico del sangue invade la mia bocca. Porto la mano al naso che brucia da morire e la guado, ho le dita sporche di sangue.
Benissimo, peggio di così non può andare.

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Spero vi piaccia il capitolo😊, se è si fatemelo sapere commentando💬, oppure mettendo una stellina⭐.
Al prossimo capitolo. Baci 😘
Ciao👋

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