~Capitolo 14~

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Pv. Jessica

Apro gli occhi di scatto e velocemente porto il busto in avanti mettendomi seduta sul letto. Con la mano cerco disperatamente l'interruttore della mia abat-jour sul comodino, mentre il mio respiro non trova un ritmo per dare pace ai mie polmoni che cercano disperatamente di prendere più aria possibile. Un incubo, un fottutissimo incubo in piena notte. Il sonno mi ha detto proprio 'ciao' e non credo tornerà. Mi alzo dal letto spengo la luce e vago nel buio fino a raggiungere la porta, la apro ed esco. Lo so che sono cresciuta ma non posso proprio farne a meno. Apro la porta della camera di Cris ed entro. Vago ancora nel buio e arrivo al letto dove sta dormendo. Appoggio una mano sulla sua spalla nuda 'come suo solito dorme senza maglia', e lo scuoto leggermente. Si sveglia e si gira verso di me.
«Incubo?» mi chiede assonnato.
«Purtroppo si!»
«Vieni qui!»
Si sposta indietro e allarga le braccia alzando un po' la coperta. Mi infilo nel letto e mi fiondo tra le sue braccia eppoggiando la testa al suo petto. Mi stringe forte a lui dandomi un bacio sulla tempia, mi accoccolo di più contro il suo petto chiudendo gli occhi. Dopo un po' sento il sonno tornare e mi addormento così tra le braccia di una delle persone più importanti della mia vita. Il mio adorato Fratellone.

Mi sveglio lentamente stroppicciandomi gli occhi. Sento un cualcosa di pesante sul mio finaco. Alzo le coperte e trovo un braccio tatuato che mi avvolge la vita. Mi giro lentamente e vedo il viso rilassato e addormentato di mio fratello a pochi centimetri da me. Tolgo lentamente il suo braccio dal mio fianco e vado in bagno.
Dopo una doccia rilassante, pettinata, vestita e profumata vado di sotto a fare la colazione. 
Prendo dalla dispensa i miei biscotti preferiti, i pandistelle, la Nutella e gli ingredienti per fare le crêp. Mentre giro la crêp nella padella spalmo un po' di Nutella su quella già fatta. Sento due braccia muscolose abbracciarmi da dietro ed in fine un soffice bacio viene stampato sulla mia guancia.
«Giorno Cris!» dico mentre un dolce sorriso si forma sulle mie labbra.
«Giorno Jessy!»
Si stacca da me e va verso il frigo che apre e prende il latte che versa in un pentolino. Accende il gas e mette sopra il pentolino contenente il latte. Prende dalla dispensa la scatola di cacao che mette sul ripiano vicino ai fornelli.
«Tutto ok? Cioè, riguardo al sogno»
«Si. Credo di sì. Non so esattamente come mi sento ripensandoci ma una cosa è certa che fin quando ci sarai tu al mio fianco nessun brutto sogno mi farà più paura!»
«Come sei dolce!» mi disse venendomi ad abbracciare.
Ricambio l'abbraccio e una cosa che non mi aspettavo ed essere presa in braccio subito dopo. Mentre lui mi faceva girare cominciammo a ridere come dei matti ed è lì che i ricordi di quando eravamo solo due bambini mi tornarono in mente. E sorrisi uno di quelli a trentadue denti che fanno risplendere le tue giornate anche se fuori piove. Ora che osservo fuori dalla finestra piove veramente. Do una pacca sulla spalla di Cris che mi fa scendere. Porto lo sguardo sulla padella dove avevo lasciato la crêp a cuocere ed entro nel panico trovandola completamente carbonizzata. Invece di spegnere il gas come tutte le persone intelligenti io prendo il manico della padella con entrambe le mani e per lo spazio ne poggio una troppo vicino all'attaccatura del manico fissato alla padella, che scottava, chaccio un urletto di dolore e tolgo immediatamente le mani dal manico e comincio a soffiare sulla bruciatura che ho sulla mano. Cris intanto spegne il gas e si avvicina a me preoccupato prendendomi delicatamente la mano sinistra per controllare quello che mi ero fatta.
«È solo una scottatura superficiale metti la mano sotto l'acqua fredda»
Faccio come mi ha detto. Mentre ho la mano sotto il getto d'acqua lui finisce quel poco impasto che era rimasto nella ciotola con un altra padella. Tolgo la mano da sotto il getto e prendo un fazzoletto di stoffa da uno dei cassetti li vicino e lo bagno con l'acqua. Chiudo il rubinetto e metto il fazzoletto bagnato sulla mano. Intanto Cris già ha apparecchiato la tavola con le cose che abbiamo fatto e i miei biscotti. Mi siedo sulla sedia e cominciamo a mangiare.

Dopo colazione ci sediamo sul divano e cominciamo a discutere su quale film vedere, visto che fuori piove ci tocca stare dentro casa.
«Io voglio vedere gli Avengers!» dice Cris deciso.
«Io voglio vedere Peter Pan!» dico incrociando le braccia e metto il broncio come una bambina.
Lui cerca di essere serio, ma invece fa un sorriso e fa un sospiro sconfitto.
«E Peter Pan sia!»
«Evviva!!»
Alzo le braccia e salto addosso a mio fratello abbracciandolo forte.
«Certe volte sei una vera ruffiana!»
«Mi sono offesa, stronzo!»
Mi stacco da lui incrocio le braccia e mi giro facendo la finta offesa.
«Dai scherzavo!»
Mi abbraccia da dietro e mi bacia la guancia. Sorrido e mi alzo per mettere il film. Dopo averlo inserito nel lettore DVD, prendo le pop-corn sul piccolo tavolino e mi siedo sul divano iniziando a mangiarle insieme a Cris.

Dopo Peter Pan vedemmo altri film tra qui gli Avengers. Dopo Iron-man ci addormentammo sul divano e quando ci svegliamo era ora di cena. I nostri stomaci cominciarono a brontolare e cominciamo a ridere insieme come matti.
Dopo aver preparato la cena ci sedemmo a tavola.
«Allora il video si fa l'estate è deciso?»
«Si, abbiamo parlato con il capo e con il regista, ci hanno confermato il periodo e le idee» dice mandando giù una forchettata d'insalata con pomodori.
«Sono contenta! E per quanto riguarda la canzone dall'altra sera?»
«La farò prima di Eres mia, non so ancora quando, ma il capo mi ha detto così, poi boh!» alza le spalle, posa la forchetta nel piatto vuoto e si pulisce la bocca con il tovagliolo.
Finisco anche io di mangiare e metto i piatti nel lavandino cominciando a lavarli, mentre Cris toglie tutte le anltre cose restanti sul tavolo.  
Finito tutto andammo a dormire, perché domani ricomincia la solita routine.

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