Capitolo 15

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Andrea's Pov

Osservai il ragazzo che stava appoggiato al mio petto.
Finalmente eravamo tornati sulla nave e avevo fatto rotta verso nord, dove ci saremmo rivisti con la ciurma.
Al momento ero disteso con Giova sul suo letto.
Provai ad alzarmi, ma afferrò la mia maglietta, aprendo poi i suoi meravigliosi occhi.
Giova: "Dove vai?"
Andre: "Devo andare sul ponte"
Giova: "Puoi rimanere finché non mi addormento?"

Sbuffai, quando notai che stava facendo gli occhi da cucciolo.
Andre: "Non funzionano con me"
Giova: "Per favore"

Fingendo di essere scocciato, mi distesi nuovamente, in modo che Giovanni potesse poggiare la testa sul mio petto.
Sorrise mentre chiudeva gli occhi.
Il mio sguardo si posò intanto sul comodino, dove si trovava il portaoggetti.
Non lo avevo ancora aperto.
Giova: "Mi mancheranno i miei genitori"
Andre: "Lo so"
Giova: "Ma io volevo rimanere con te"

Mi guardò nuovamente, sospirando poco dopo.
Lo strinsi a me con un braccio, dandogli poi un bacio sulla fronte.
Andre: "Cosa ti fa pensare che io ti avrei lasciato andare in ogni caso?"
Giova: "I tuoi genitori invece? Loro come hanno reagito al tuo essere... Ehm...Pirata"

Quella domanda mi colpì al cuore, non lo nego.
Parlare dell'argomento continuava a ferirmi.
Andre: "Sono stato orfano fino ai dieci anni. Poi sono stato adottato"

Il ragazzo accanto a me si sedette, guardandomi poi con imbarazzo a sguardo basso.
Giova: "Perdonami... Non volevo..."
Andre: "Non ti preoccupare. Voglio confidarmi con te"

Si morse il labbro, poggiandosi una mano sul volto, quasi volendosi nascondere.
Sentivo che potevo fidarmi di lui.
Afferrai la sua mano, stringendola poi alla mia e sorridendogli, gesto che sembrò calmarlo.
Andre: "Non so come morirono i miei genitori. La famiglia che mi adottò era nobile, infatti partecipai a molti balli e feste. Ma mio "padre" era un uomo schifoso. Un ubriacone che tradiva e maltrattava sua moglie. Quest'ultima viveva solo grazie ai soldi. Quando la famiglia si impoverì, lei si suicidò. Avevo tredici anni."

Strinse la mia mano mentre parlavo, come se volesse rassicurarmi.
Andre: "A quindici anni incontrai Luca. Suo padre era il capitano di una nave pirata.
Non potevo più vivere lì, così scappai di casa e mi unii a loro."
Giova: "Mi spiace così tanto..."

Presi dalla tasca il foglio con disegnata la chiave che avevo già mostrato a Giova.
Andre: "Ti ho mentito riguardo a questo. E l'unica cosa che mi è rimasto dei miei veri genitori"

Gli sorrisi, accarezzando poi il suo volto e facendolo distendere.
Andre: "Ora dormi, va bene?"
Giova: "Si...Buonanotte..."
Andre: "Buonanotte"

Mi alzai, aspettando che chiudesse gli occhi per poi afferrare il portaoggetti e uscire dalla camera.
Andai un ponte, dove mi sedetti posando l'oggetto davanti a me.
Mi dispiaceva non aprirlo con Giovanni, ma la curiosità mi stava divorando.
Quando spostai il coperchio della scatola, la prima cosa che mi saltò all'occhio fu un foglio di carta.
Il simbolo della rosa era impresso con la cera all'angolo di esso.
La scrittura era sottile ed elegante come mai avevo visto.
Si, eravamo sicuramente sulla strada giusta.
Decisi di leggere alcune parole.

"Non molto tempo fa le acque erano dominate da due anime innamorate.
Il mare non narrò mai di un amore più grande di quello di BlackRose, e BlueMarigold.
Accompagnati dai fiori che più li rappresentavano, le loro gesta li portarono a conquistare il tesoro più grande che un pirata possa mai desiderare.
Ma la sfortuna cadde sulla coppia..."

Sospirai scocciato, tornando poi a concentrarmi sul foglio.
La storia già la conoscevo.

"Quando l'uomo guarì dalla sua malattia, la coppia decise di dare vita a un nuovo essere.
Poseidone, dio del mare, aveva fatto due richieste alla giovane: La fine della sua sporca carriera e l'anima di un suo erede.
L'amore materno impedì alla donna di donare suo figlio al mare, ma quest'ultimo la chiamava a se, impedendole anche di reprimere la sua indole pirata.
Quando il bambino nacque, la divinità avvertì i due amanti, ma niente riuscì a fargli cambiare idea.
La sorte volle che un altro piccolo venisse al mondo qualche anno dopo, scatenando così la furia di Poseidone, incontrollabile al tal punto che si persero le tracce sia della nave che dei pirati.
Ma nonostante questo, gli mancava l'anima di uno dei due fratelli, che andò perduta.
Decise così di mandare sulla terra l'anima del secondogenito, in modo da ottenere ciò che voleva..."

Rimasi abbastanza confuso da ciò che lessi.
La storia che ricordavo io era molto diversa.
Decisi di chiudere il portaoggetti, alzando poi lo sguardo verso la luna.
Avrei continuato la lettura con Giovanni.

1K! Ormai non so più come ringraziarvi😆

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