Capitolo 19

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Andrea's Pov

Continuai a fissare il ragazzo accanto a me con curiosità.
Da quando aveva girato quella carta era entrato in uno stato di trance.
Andre: "Giova? Tutto bene?"

Misi una mano sulla sua spalla, non provocando nessuna reazione da parte sua.
L'unica cosa a cui prestava attenzione era la figura della divinità.
Gemma sembrò scocciatta dalla cosa, infatti dopo qualche minuto strappo dalle mani di Giova l'oggetto che lui riteneva così interessante.
Cominciò a sbattere le palpebre qualche secondo, finché il suo sguardo non so posizionò su di me.
Andre: "Ti senti bene?"

Si limitò ad annuire, poggiando la testa sulla mia spalla.
Intanto, la donna stava mettendo altre quattro carte davanti a noi.
Gemma: "Andrea, prego"

Indicò con la mano le carte, facendomi capire di dover prenderne una.
Prendendo la mano di Giova, provai ad afferrare quella a destra, ma Gemma mi bloccò.
Gemma: "No, senza nessun contatto con lui"

Sbuffando, lo lasciai, sentendo immediatamente il bisogno di scegliere quella a sinistra.
La mia mano si mosse da sola, prendendo la carta che più mi attirava.
La girai senza perdere tempo, mostrando il disegno di una rosa nera, appassita.

La donna si morse il labbro, osservando prima me e poi Giovanni.
Gemma: "Perché vuoi trovare quel tesoro?"
Andre: "Sento semplicemente che devo farlo"

Dissi la verità.
Non volevo il tesoro solo per l'oro o le cose preziose.
Io sentivo il bisogno di trovarlo, come se fosse una cosa mia.
Come se potesse portare via ogni mio dubbio.
Gemma sospirò, grattandosi poi la nuca.
Gemma: " 'Due particolarità distinguevano i due amanti dal resto dei pirati' "

Cominciò a parlare come se stesse recitando.
In quel momento non avevo fatto caso che la figura di Giova era a testa bassa.
Gemma: " 'Blackrose, con un'abilità eccezionale nell'usare la sciabola. Nessuno riuscì mai a batterla in un combattimento.
BlueMarigold, con un intelligenza fuori dal comune. Con essa, proteggeva la sua amata da ogni possibile pericolo' "

Mi vennero in testa le parole di quella donna con cui avevo combattuto a casa di Giova.
"Combatti bene... Proprio come tua madre".
Preferii comunque non renderli partecipi di questo particolare.
Gemma: "Io so che tu usi bene un certo tipo di arma..."
Andre: "La sciabola"
Gemma: "Io qui non vedo coincidenze. Solo fatti veri e propri.

Mi morsi il labbro, capendo che il resto era autoesplicativo.
Non che mi dispiacesse essere l'erede di due pirati del genere, ma al momento la situazione era una merda.
Guardai le carte sul tavolo, notando che ormai avevano tutte assunte un colorito nero, senza nessuna figura.
Andre: "Controlla un ultima volta..."
Gemma: "È inutile. Sappiamo entrambi qual è la verità"

Rimasi in silenzio, poggiando le mani sul mio viso e cercando di ragionare.
Adesso anche la minima possibilità di trovare i miei genitori era andata a farsi fottere.
Non che non mi fossi arreso tempo fà.
Sentii una mano sulla mia spalla.
Mi girai, notando che Giovanni mi guardava con sguardo triste.
Sorrisi leggermente, accarezzando poi il suo viso.
Almeno l'amore che provavo per lui era l'unica certezza della mia fottuta vita.
Ormai non sapevo più cosa credere.
Gemma: "Chi vuoi che glielo dica?"

Giova guardò la donna per qualche secondo, spostando poi lo sguardo nuovamente su di me.
Notai che alcune lacrime scendevano dai suoi occhi.
Rimasi bloccato per un po', ma poi passai un pollice sopra la sua guancia per asciugare il suo pianto.
Sembrava stesse cercando il coraggio di parlare.
Andre: "Non piangere Giova... Va tutto bene..."
Giova: "Va tutto bene un cazzo..."

Mi abbracciò di colpo, poggiando la fronte contro il mio petto e scoppiando in un pianto quasi isterico.
La donna nel guardarci sembrava  addolorata.
Strinsi tra le mie braccia il ragazzo, cercando di consolarlo, ma era impossibile.
Andre: "Che ti succede?"
Giova: " 'Ma nonostante questo, gli mancava l'anima di uno dei due fratelli, che andò perduta.
Decise così di mandare sulla terra l'anima del secondogenito, in modo da ottenere ciò che voleva' "

Disse tra i singhiozzi, mentre io lo stringevo a me.
Ricordavo quelle parole.
Erano scritte in uno dei fogli e facevano parte della legenda.
Guardai Giova confuso, non capendo perché avesse recitato un qualcosa di simile.
Poi mi venne in mente un idea, che mi fece bloccare dal terrore.
Andre: "No..."
Giova: " 'L'unico modo per ottenere l'anima di Andrea, era tramite suo fratello... Sangue del suo sangue, che come Caino fece con Abele, avrebbe strappato con crudeltà la vita al ragazzo' "

Sapevo già dove voleva andare a parare.
Cominciai a non fare più caso nemmeno alle sue parole.
Mi limitavo a stringerlo a me, sperando che fosse tutto finto.
Andre: "Ti prego... No..."
Giova: " 'Il nome dell'anima mandata sulla terra, era Giovanni' "

Ormai non aveva più senso continuare ad ascoltare.
Giova: "Sono tuo fratello Andrea..."

Ma sono un po' una brutta persona? :3

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