Capitolo 11

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Giovanni's Pov

Guardai la domestica che si asteneva dal piangere, mentre correva a chiamare i miei genitori.
Quella donna era stata come la mia tata sin da quando ero un bambino.
E poi penso abbiano avuto notizia del nostro rapimento, gli sembrerà strano che io sia qui.
Mi girai un attimo per guardare Andrea, mentre mi mordevo il labbro.
Speravo che avesse una scusa più che valida.
M: "Giovanni...?"

Mia madre stava percorrendo il corridoio, per poi venirmi incontro e poggiare le mani sulle mie guancie, come per controllare che fossi lì in carne ed ossa.
Giova: "Madre"

Mi abbraccio senza pensarci due volte, lasciando che qualche lacrima cadesse sulla mia spalla.
Io ricambiai velocemente, sorridendo nel sentire quel profumo di fiori così familiare.
Intanto anche mio padre si stava avvicinando, ma lui non sembrava sorpreso.
Giova: "Padre... Io..."
P: "Ne parleremo una volta dentro"

Mia madre si allontanò da me, concentrandosi poi su Andrea e squadrandolo da capo a piedi, mostrando poi uno dei suoi radiosi sorrisi.
M: "Voi siete?"

Il pirata afferrò la sua mano con gesto elegante, baciandola leggermente e poi chinare il capo verso mio padre.
Andre: "Andrea Grassi mia signora. Se mi permettete di entrare vi spiegherò il perché della mia presenza"

Come sempre, Andre mi stupì, comportandosi come un perfetto gentiluomo e fingendo anche un leggero accento inglese.
Mia madre annuì, seguendo mio padre per farci strada verso i corridoi.

Andrea's Pov

Dopo esserci accomodati nel salotto, capii che ero ufficialmente nella merda.
M: "Gradite una tazza di tè?"
Andre: "Molto volentieri"

Mi girai verso Giova, che intanto mi osservava nervoso, non smettendo di giocare con il colletto della sua maglia.
L'uomo di casa intanto mi osservava dal divano di fronte al quale ero seduto, mentre Giovanni e sua madre avevano preso posto su due poltrone.
M: "Abbiamo saputo del rapimento di Lady Erica e Giorgio... Che notizia terribile! Hanno chiesto un riscatto altissimo. Figlio mio, come hai fatto a salvarti?"

Lo vidi deglutire, per poi balbettare a bassa voce e osservarmi, supplicandomi di dire qualcosa.
Il problema è che nemmeno io sapevo cosa dire.
Giova: "Madre... Non voglio mancarvi di rispetto... Ma il solo pensiero mi fa ancora rabbrividire"

La donna sembrò in imbarazzo, probabilmente maledicendo se stessa per aver chiesto una cosa del genere al figlio.
Andre: "Quando è stato catturato, i pirati hanno deciso di buttarlo in alto mare per rallegrarsi la giornata"
M: "Oh cielo... Che gesto spregevole"

Cominciai ad improvvisare, mentre Giovanni sembrava sempre più confuso.
Per fortuna portarono il tè prima che potesse farmi altra domande, così afferrai la tazzina per poi bere, cercando di non fare rumore.
Evidentemente qualcuno però non si stava impegnando quanto me, infatti tutta l'attenzione ricadde su Giova mentre beveva, producendo quel fastidioso suono.
Giova: "...Scusate..."

Io trattenni le risate, mentre i suoi genitori lo rimproveravano con lo sguardo, per poi girarsi nuovamente verso di me.
M: "E ditemi... Come si è salvato?"
Andre: "Faccio parte dell'esercito inglese. Stavo scortando alcuni mercanti con i miei compagni quando l'ho salvato dal mare"

Sapevo benissimo che stavo esagerando, ma era difficile inventare sul momento.
M: "Davvero? Allora mi sembra di dovere ringraziarvi da parte dell'intera famiglia"
Andre: "Non è necessario, ho fatto solo il mio dovere"

Posai la tazza di tè ormai vuota sul tavolo in vetro di fronte a me, rimettendomi poi in posizione composta.
M: "Giovanni, questa sera c'è un ballo organizzato dai signori Massara per la scomparsa della figlia. So che sei appena tornato, quindi non ti chiedo di venire"

Sospirai di sollievo sentendo quelle parole.
Noi dovevamo solo rubare un portaoggetti e tornare dal capitano.
Questo probabilmente però non era chiaro a Giovanni.
Giova: "No madre. Mi sembra corretto che io venga. E mi farebbe piacere anche la presenza del Generale Grassi"
M: "Oh, è un generale?"

Quel moccioso cominciava a esagerare, e la cosa non andava affatto bene.
In tutto questo gli occhi del padre non smettevano di scrutarmi silenziosamente.
Di certo non era un uomo di molte parole.
Giova: "Si, durante il viaggio di ritorno mi ha raccontato molte delle sue gloriose gesta"
M: "Sarebbe un piacere sentirne qualcuna"

Deglutii ancora, maledicendo mentalmente Giovanni e pensando a qualcosa.
Andre: "Ma'am, sarebbe un onore per me, ma sono molto stanco al momento"
M: "Mi spiace, sono mortificata per avervi chiesto una cosa del genere. Giovanni, accompagna il generale nella camera degli ospiti."

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