Capitolo 1

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Giovanni's Pov

Corsi con Giorgio per i corridoi, mentre svegliavamo ogni singola persona.
Volevamo che tutti fossero pronti per un imminente attacco.
Mi ritrovai di fronte alla camera di Erica, ed esitai.
Non ero sicuro di volerla avvisare... Mi sarei liberato di un peso. Magari la davano in pasto agli squali...
Ma ero troppo buono, così bussai.
Giova: "Milady..."

Nessuna risposta. Certo che aveva il sonno pesante.
Bussai di nuovo, ma ancora una volta, nulla.
Aprii piano la porta, sporgendo la testa da essa e cercando di fare meno rumore possibile.
Giova: "Milady... Sono io, Giovanni"

Erica aprì i suoi occhi, per poi sedersi sul letto tranquillamente.
Cominciò subito dopo ad urlare.
Erica: "Come vi permettete di entrare nella mia stanza senza permesso? Siete davvero maleducato!"
Giova: "Non rispondevate. È urgente. I pirati ci attacano."
Erica: "Non mi interessa. Niente si può mettere fra me e il mio riposino di bellezza. Ora esca, devo dormire"

Sospirai, per poi uscire e chiudere la porta.
Se era questo che voleva, non mi sarei opposto.
Mi guardai intorno, cercando Giorgio con lo sguardo, ma non trovai nessuno.
Probabilmente erano tutti sul ponte.
Improvvisamente la nave si inclinò, facendomi sbattere contro una parete.
Che sia stato un colpo di cannone?
Corsi verso il ponte, e spalancai gli occhi spaventato a quella vista.
Uomini che non conoscevo si trovavano a bordo.
La nave pirata era accostata alla nostra, mentre ormai le assi del ponte erano ricoperte di sangue e corpi senza vita.
Decisi di afferrare una sciabola dalla schiena di un marinaio e corsi ad aiutare gli altri.
Cercai disperatamente Giorgio, sperando che fosse ancora in vita, ma di lui non c'era traccia.
Loro erano in maggioranza numerica, ed anche più forti di noi. Batterli era un impresa impossibile.
Giova: "Buttatevi in mare!"

Urlai, spronandoli ad abbandonare la nave e salvarsi, cercando magari un isola o un altra imbarcazione.
Alcuni seguirono il mio consiglio, altri rimasero a combattere.
Gesto molto coraggioso, ma allo stesso tempo suicida.
Mentre stavo anch'io per buttarmi, sentii qualcuno urlare il mio nome.
Erica: "Giovanni!"

Mi girai.
Era di nuovo lei. Un pirata la stava trascinando verso l'altra nave.
Questa ragazza riusciva ad attraeva i guai invece che i ragazzi.
Avrei potuto lasciarla andare, ma sono sicuro che la mia famiglia mi avrebbe disprezzato per queste gesto vigliacco.
Corsi verso di lei evitando alcuni cadaveri, per poi trafiggere il braccio del pirata, sporcando di sangue i miei vestiti.
X: "Brutto bastardo..."

L'uomo, spinto dalla rabbia, provò a colpirmi, ma indietreggiando, la lama fece un taglio sul mio petto.
Non era nulla di grave, però bruciava.
Erica: "Fa qualcosa! Uccidilo"

Non so come, ma di colpo una mano mi strinse una spalla, mentre una lama si appoggiava sulla mia gola.
Fu così veloce che non riuscii a fermarlo.
Y: "Ora stai buono..."

Sentii una voce sussurrare al mio orecchio facendomi venire i brividi, mentre l'altro pirata prendeva Erica come se fosse un sacco di patate.
Y: "Pietro, sali a bordo con miss eleganza, io porto questo signorino qui"
Erica: "Maledetti! Villani! Lasciatemi andare! Farabutti!"
Pietro: "Andre aiutami. Giuro che se continua la butto a mare"

Il pirata di nome Pietro salì sulla trave che collegava le due navi, mentre io cercavo di liberarmi dalla presa.
Andre: "Ragazzi! Ritirata, abbiamo ciò che serve."

Riuscii a girare di poco la testa, notando che ormai dei nostri erano rimasti solo 20 individui. A terra si potevano contare dozzine di cadaveri.
Intanto venivo trascinato sull'altra nave.
Andre: "Dai, fai il bravo e non succederà niente a nessun altro"
Giova: "Schifoso bugiardo..."

In poco tempo mi ritrovai a bordo.
La nave aveva cominciato a muoversi.
Fui scaraventato con forza contro il ponte, mentre le mie mani venivano ammanettate.
Giorgio: "Giova!"

Alzai la testa, vedendo che a pochi metri da me si trovava Giorgio, nelle mie stesse condizioni.
Giova: "Stai bene?! Ti hanno fatto qualcosa?"
Giorgio: "Ancora nulla, ma da quel pirata là mi farei fare tante cose"

Lo guardai male, mentre con lo sguardo indicava Pietro.
Notai anche che quest'ultimo teneva ancora Erica, che non smetteva di lanciare insulti.
X: "Ti sembra modo di trattare una signora? Mettila giù"
Pietro: "Tu questa la chiami una signora?"

Mise giù Erica, che sistemò la sua vestaglia da notte sbuffando irritata.
X: "Siamo terribilmente dispiaciuti per questo inconveniente signorina. Il mio nome è Luca Denaro, e sono il capitano di questa nave"

Il capitano afferrò la sua mano, per poi chinarsi e baciarla elegantemente.
Wow, immaginavo qualcosa di più rozzo da un pirata.
Erica: "Finalmente qualcuno che sa cosa sono le buone maniere. Erica Massara. È un piacere conoscerla"

Disse voltando lo sguardo verso di me, per poi tornare a concentrarsi su Luca.
Luca: "E chi sono questi due damerini?"
Andre: "Credo siano due nobili. Basta guardare come sono vestiti"

Finalmente potei osservare il mio "rapitore". Non era niente male.
Arrossi leggermente, mentre osservavo la sua maglietta, che lasciava intravedere il suo petto.
Scossi la testa, per poi cercare di tornare lucido.
Non era il momento.
Luca: "Bene... Male che vada li useremo come sguatteri o li daremo in pasto agli squali"

Vidi Giorgio impallidire, mentre io deglutivo, cercando una soluzione.
Luca: "Milady, le dispiacerebbe seguirmi? Ci sono delle cose di cui vorrei discutere"
Erica: "Con molto piacere"

Erica sorrise, seguendo poi Luca all'interno della cabina del capitano.
Ci stava davvero provando con quel pirata?
Giova: "Erica! No!"
Andre: "Ehi, qui non si parla senza permesso"

Mise una mano sulla mia bocca, per poi guardarmi fisso negli occhi e alzare leggermente un angolo della sua bocca.
Diciamo che mi aspettavo qualcosa di più brutto da un pirata.
Andre: "Il primo di voi due che prova a disobedire finisce fuori dalla nave, chiaro?"

Annuii, visto che non potevo parlare, mentre Giorgio faceva lo stesso.
Andre: "Bene. Ditemi i vostri nomi e cognomi"

Un attimo di silenzio, finché lui non ripronunciò la frase alzando il tono.
Giorgio: "I-Il mio nome è Giorgio Muratore... Il suo Giovanni Levenghi... Qual'è il nome di quel pezzo di gnocco lì? "

Andrea sembrò ignorare la domanda, per poi sorridere.
Andre: "Wow, abbiamo davvero un bel bottino a bordo. Chissà quanto ci daranno di riscatto"

Riscatto?
Mi sentii improvvisamente debole.
Ero sicuro che non avrebbero mantenuto la loro parola. Avrebbero preso i soldi e poi ci avrebbero uccisi.
Pietro: "Oi Andre. Prima ho ferito quello senza occhiali. Vedi se puoi disinfettarlo. Sarebbe un peccato se morisse, pensando a quanto vale"

Finalmente la mia bocca fu libera, mentre la mano del pirata si stringeva intorno al mio braccio e mi faceva alzare.
Giova: "Non ho bisogno di cure"
Andre: "Ti ho già detto di fare silenzio"

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