Ore sette, squilla la sveglia, è di nuovo venerdì.
Stanotte il mio sogno si è interrotto proprio sul più bello, nel momento in cui Matew McOrney mi giurava amore eterno: un peccato mortale.
Caffè, bagno, Gaspare eccetera eccetera tutto regolare.
Monto in macchina e stamani la radio mi regala una perla: "Satellite of love", Lou Reed.
Con il cuore leggero arrivo al lavoro e comincio la solita trafila di sistemazioni: questa settimana jojoba per tutti!
Aspetto paziente l'arrivo di Luti, che entra con il suo solito sorriso solare.
È già passata una settimana dal mio disgraziato, ultimo venerdì: sette lunghissimi giorni dove l'argomento principale è stato il mio misterioso - ma neanche più di tanto con Marco a briglia sciolta - cliente gentiluomo.
Non si è fatto più vivo, con mio enorme sollievo, ma Luti e le altre si sono scatenate nelle più fervide fantasie e ora cominciano a volare alte le scommesse.
"Stasera devo uscire un po' prima, non ti dispiace fare la chiusura da sola, vero Cassandra? È la notte di San Giovanni, andiamo a un raduno sul monte Corchia. Se vogliamo dei posti decenti dobbiamo partire almeno per le cinque."
"Nessun problema, tanto io stasera non ho un granché da fare, non ho ancora sentito nessuno."
La giornata scorre tranquilla e alle quattro e mezzo Luti mi saluta correndo via verso il suo raduno yoga.
È fantastico stare in negozio con questa pace, è spuntato un po' di sole quindi tanta gente si sarà riversata sulle spiagge piuttosto che venire a cuocere in centro e, come a sottolineare i miei pensieri, alla radio cominciano le prime note di 'Vamos a la playa'.
Approfittando dell'inusuale calma per essere venerdì, controllo al posta elettronica al computer del negozio, un vecchissimo apparecchio con una connessione lenta e discontinua; solo per aprire il server impiego quindici minuti ma non ho fretta, tanto di tempo fino alle sette e mezzo ce n'è abbastanza.
Alle sette e un quarto comincio a riporre gli espositori sulla strada e a sistemare la cassa quando, ad un certo punto, sento la porta che si apre.
"Posso entrare o siete già chiusi?"
È LUI, che mi guarda con un sorriso che farebbe resuscitare un morto: non ci posso credere.
"No, cioè sì, stavo chiudendo, non importa vieni pure."
Ferma immobile.
Devo cercare di rimanere immobile come una statua, niente movimenti bruschi o eccessivi, con le mani strettamente incollate al bancone della cassa.
"Stai cercando disperatamente una pensione d'invalidità?"
Provo imbarazzata a buttarmi sulla simpatia, ma la battuta mi viene decisamente male: adesso penserà che lo vedo vecchio!
Oltre che ferma è meglio se limito le risposte a 'sì' e 'no'.
"Questo è lo spirito giusto, basta con la commiserazione. Spero che non ti dispiaccia però se mantengo le distanze per il momento, il naso mi fa ancora un pò male."
Ok, me lo merito tutto.
"Posso aiutarti?"
"Passavo di qua tornando a casa e mi sono chiesto se per caso avevi intenzione di uscire con i tuoi amici stasera, tanto per farmi un'idea, nel caso ci dovessimo incontrare per caso, di come tutelarmi: che ne so, caschi anti infortuni, giubbotti antiproiettile o scudi anti sommossa."
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Una canzone all'improvviso
RomanceCassandra e una ragazza solare, indipendente e sicura di se, ma tutte le sue certezze verranno minate dall'incontro con Alberto. Nel giro di un'estate la sua vita e quella delle persone che ama verranno rivoluzionate... Ma il cambiamento, è sempre...