Capitolo 2

2.1K 47 5
                                    

Ore sette, squilla la sveglia.

Stamani neanche i Maroon 5 riescono a tirarmi su il morale: il ricordo di Hugh Jackman che mi abbandona per una biondona siliconata è ancora troppo vivido. Metto su il caffè, mi sbrigo in bagno; faccio le coccole a Gaspare, colazione, mi vesto e monto in macchina.

Adoro questa perfetta, cronometrica e rassicurante monotonia.

Inoltre oggi è una bellissima giornata e, per i canoni degli ultimi giorni, anche abbastanza calda, cosa che riesce a mettermi di buon umore.

Arrivo al lavoro, apro la serranda e accendo la radio: 'I gotta feeling' dei Black Eyed Peas, qualcosa di giusto per darmi la carica.

Comincio a sculettare tra le tisane diuretiche e gli integratori alimentari quando, nel bel mezzo del ritornello che stavo cantando con un tubo di balsamo alle erbe come microfono, mi accorgo che qualcuno è entrato nel negozio.

Ops.

'Cominciamo bene la mattinata con un bella figuraccia'.

Cerco di ricompormi velocemente e sfodero il mio sorriso più rassicurante e professionale, perché sicuramente quest'uomo sulla quarantina mi avrà scambiato per una povera pazza.

"Mi scusi tanto, posso aiutarla?"

Dico imbarazzatissima, appoggiando con nonchalance il balsamo su uno scaffale.

"Si figuri, vederla così contenta mi ha messo allegria."

"Ha bisogno di qualcosa?"

"Stavo cercando un prodotto idratante a base di thè bianco, mi hanno detto di averlo comprato in questo negozio."

È un bell'uomo, brizzolato, fisico atletico, sicuramente sposato visto che è venuto a comprare dei prodotti da donna, e quindi premuroso. Se così non fosse lo potrei presentare a qualche amico Marco.

"Abbiamo tutta la linea completa di quei prodotti, prego mi segua pure che le faccio vedere."

Sempre in preda all'inevitabile imbarazzo, mi sposto nella parte posteriore del negozio e comincio a illustrare i benefici per la pelle della crema idratante al thè bianco, senza neanche prendere fiato ed evitando in ogni modo di guardare in faccia il cliente.

Non ricevendo risposta e non sapendo più come evitare il suo sguardo, cerco di arrampicarmi per arrivare ad uno degli scaffali più in alto, per proporgli la nuova linea di profumi, ma nel cercare un appiglio di fortuna metto un piede in fallo e precipito sull'espositore dei cosmetici alla papaia, che rovina al suolo rovesciando un torrente di matite, rossetti e trucchi vari.

Cerco di limitare i danni e, con uno scatto felino, provo a riuscire a salvare almeno gli struccanti, ma inciampo su un mascara all'olio di girasole e finisco addosso al cliente, che mi afferra al volo cadendo anche lui all'indietro, per fortuna su una pila di cuscini peruviani per il mercato equo e solidale.

Un totale ed epico DISASTRO.

"Tutto bene quaggiù?"

La voce musicale di Luti mi fa precipitare ancora di più in quest'inferno personale: vedo la sua faccia appuntita che mi guarda con gli occhi sgranati, la testa piegata da un lato nella sua tipica espressione interrogativa.

In effetti la scena che si trova davanti è quantomeno apocalittica: il retro del negozio è distrutto, i prodotti sono sparsi ovunque ed io sono avvinghiata ad un perfetto sconosciuto sui cuscini peruviani.

"Lutièsuccessounpiccoloincidenteriparosubito."

Nel vano tentativo di rialzarmi non faccio altro che massacrare ulteriormente il povero cliente con una ginocchiata nei gioielli di famiglia.

"Cassandra per carità ci penso io, tu comincia a mettere a posto tutto. Mi scusi tanto, aveva bisogno di qualcosa? Ho io quello che fa per lei, le preparo subito un'infusione di gelsomino e papavero, la rinfrescherà e la tirerà su di morale."

Così dicendo aiuta il poveretto, rimasto senza fiato, ad alzarsi e lo fa accomodare su una sedia mentre, preparando la sua tisana miracolosa, gli spiega come il caldo che ancora non si è deciso ad arrivare sia in realtà una conseguenza dell'effetto serra.

Non ho il coraggio di guardare e comincio febbrilmente a sistemare al loro posto i prodotti che sono sparpagliati per tutto il pavimento.

Alla fine sento che Luti serve il signore e gli impacchetta una confezione regalo di prodotti al thè bianco, regalandogli anche una serie di campioni per ogni tipo di evenienza, dall'eritema solare al virus ebola.

Prima di uscire il signore si gira verso di me e, buttando un po' di sale sulla mia autostima già ferita a morte, esclama: "Piacere di averla conosciuta, nonostante tutto mi ha davvero rallegrato la giornata!"

Sinceramente non so se si riferisce al balletto improvvisato del quale è stato fortuito spettatore o alla ginocchiata nei cosidetti, quindi alzo lo sguardo, ma riesco soltanto a farfugliare un imbarazzatissimo "Scusi ancora".

Luti lo accompagna con un sorriso smagliante e un "torni presto a trovarci!", poi di scatto si gira verso di me con uno sguardo che migra, nel giro di pochi secondi, dall'interrogativo, al sospetto ed infine al comico, scoppia a ridere e mi chiede: "Mi puoi spiegare?"

Comincio a eesporre dettagliatamente l'immagine di me che sculetto cantando con il balsamo in mano i Black Eyed Pees e finisco con la ginocchiata, mentre lei mi ascolta sorridendo fino alla fine del racconto.

"Cassandra oggi la tua aura è un po' troppo carica, dovresti veramente fare qualcosa per rimediare. È ovvio e banale che, con tutta la tensione sessuale che ti ritrovi addosso, tu non riesca a tenere a freno il tuo lato fisico; tra l'altro era un personaggio davvero interessante, ho percepito una calma e serenità non comune per un uomo della sua età e, diciamo la verità, con quello che gli era appena successo. Ti do una mano a risistemare la linea papaia."

Come al solito la risposta di Luti mi lascia senza parole: mi ci manca solo lei che s'ingegni a trovarmi un uomo con cui poter sfogare la mia 'tensione sessuale'.

Non le rispondo neanche e, ripensando ancora alla scena di me che casco a gambe all'aria, rituffo la testa nella mia sabbia fatta di cosmetici, cercando di concentrarmi sulla lunga giornata e, soprattutto, sulla serata che mi aspetta.

Guardiamo il lato positivo: stasera avrò un aneddoto interessante da sfruttare come argomento di conversazione con le mie amiche.

Una canzone all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora