Claudioe Mario
Ecco!
Lo ha detto!
Lo aveva lì da non sa nemmeno lui quanto e in quell'istante non è stato in grado di trattenerlo!
"Ti amo!", le sue parole riecheggiano nella sua testa e nel suo cuore.
Claudio non risponde, ma perde nitidamente un battito. Mario, che ha la mano appoggiata sul suo petto, lo sente chiaramente e sorride e quel silenzio gli basta, eccome se gli basta: lo stringe piano a sé e si addormentano così, cullati l'uno dal respiro dell'altro,consapevoli che mai come quella notte le loro vite sono in qualche modo cambiate per sempre.
Claudio
Sentire certe cose, semplicemente provarle, ma custodirle nel proprio cuore è una cosa, ma sentirle dire dall'uomo di cui sei innamorato e al quale non lo hai ancora detto, ha un effetto devastante su Claudio. Nel momento stesso in cui Mario pronuncia quelle due parole sente il respiro incastrarsi in gola e il cuore fermarsi un momento.La testa gira come quando ha bevuto troppo e il respiro fatica a ritornare normale. Vorrebbe dire tante cose, voltarsi, guardare Mario negli occhi, abbracciarlo forte, baciarlo fino a togliergli il respiro, sfinirlo d'amore, dirgli che sì anche lui prova lo stesso,vorrebbe dirgli grazie perché dopo tanto tempo si sente di nuovo completo, che i suoi pezzi rotti si sono ricomposti grazie a lui e che non si vedono nemmeno più le crepe riattaccate con la colla, ma non ce la fa perché lui non è bravo con le parole e quel momento merita di più. E lui rimane immobile e zitto, con la mano di Mario appoggiata al cuore e il suo respiro che lo culla come una nenia dolce. Lui sa che Mario ha capito e lascia andare i pensieri finendo tra le braccia di Morfeo.
Claudio e Mario
Di quei giorni a Parigi si godono ogni secondo, ogni attimo: Claudio porta Mario ovunque, nei quartieri più noti e in voga, ma anche nei piccoli quartieri degli artisti, negli angoli nascosti e incantevoli di quella città magica.
Fanno lunghe passeggiate lungo il fiume e si intrufolano per ore nei musei dove Mario spesso si perde ad ammirare a bocca aperta le opere che vi sono custodite. E poi passeggiano nei giardini della Tuileries e ancora lungo gli Champs-Elysées e Mario beve ciò che vede e lo riguarda mille volte per imprimerselo bene nella mente, per non scordare nessun particolare e Claudio lo guarda e ne è felice.
Ma il momento più bello è quando salgono in cima alla Tour Eiffel: Parigi è ai loro piedi, sono felici, si amano, si vogliono ed è Claudio in quei giorni a fare discorsi che alludono a progetti a lungo termine: è il suo modo per dirgli che lo ama e Mario è ebbro di gioia, sente che questa volta la sua vita può prendere quella direzione che lui da sempre desidera e la consapevolezza che Claudio può essere l'uomo giusto si fa sempre più forte.
E poi un pensiero scuro fa capolino nella sua testa perché a spezzare la sua sicurezza c'è un ma, un maledetto ma, quella maledetta ombra che ogni tanto avvolge il suo uomo e se lo porta via,lontano, in un posto sconosciuto dove lui non riesce a entrare, lo avvolge come una nuvola per poi sparire dopo qualche tempo,restituendoglielo sfinito, quasi a pezzi.
Ma in quel momento Mario lo scaccia via quel pensiero, non vuole farsi domande esistenziali, sono lì, dominano Parigi innevata e allora si volta verso Claudio, lo guarda, gli prende la mano e lo attira a sé, occhi negli occhi.
"Sono qui, non hai bisogno di altro, io non ho bisogno di altro.Solo di te, di noi.".
E lo bacia piano e a lungo e dolcemente.
Non vuole parole, non vuole discorsi, vuole solo che Claudio capisca quanto lui lo ama.
Claudio non confesserà mai a Mario quanto quel bacio lo sconvolge:c'è dentro tutto, l'amore, le promesse, la sincerità, la verità,la lealtà...c'è la vita che probabilmente anche lui vuole, ma di cui ha sempre una fottuta paura.
Eppure con quel bacio qualcosa dentro di lui scioglie ancora un po' e si lascia andare completamente, lascia che Mario gli parli a cuore aperto di loro.
Quando si staccano lacrime calde rigano il suo viso dolce: Mario sa che in quel momento qualcosa ancora è cambiato dentro Claudio, lo percepisce, non dice nulla, si limita ad asciugare quelle lacrime con le dita e a sorridergli per riscaldare ancora un po' quell'anima di ghiaccio che lui dice sempre di avere.
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Buon pomeriggio a tutti, capitolo breve, ma intenso. Grazie a tutti, vedere che la mia storia piace è una bellissima sensazione. A prestissimo con un nuovo capitolo. C.
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Clario: storia di un amore
Fiksi PenggemarClaudio e Mario si conoscono a Verona e intrecciano una storia d'amore forte e complessa. Dalla realtà alla fantasia, ma con un unico obbiettivo : mantenere vivo l'amore che mi ha permesso di conoscerli.