Ci sono state delle incomprensioni tra noi. Avevo detto che quello di prima fosse il finale e in effetti lo è ma non avevo specificato ci fosse anche un epilogo perché credevo fosse ovvio.
Alcune di voi per poco non iniziavano ad insultarmi e ad uccidermi a morsi, ma sapete la gentilezza a volte fa miracoli.Adesso, ecco a voi l'epilogo (finalmente completato) dove viene spiegato cosa succede a Josh, se Anastasia avrà detto tutto a Connor e soprattutto che dirà Connor, se finalmente Christian saprà dell'oscuro passato di Anastasia e se vivranno felici insieme. Godetevi quest'ultimo capitolo.
ps. Volevo rendervi partecipi della storia ma la cosa non ha evidentemente funzionato, non accadrà più. Vi ringrazio per tutto, anche per i quasi-insulti.
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Dopo che Christian ha fatto arrestare Josh, per settimane siamo stati tranquilli e lo siamo tutt'ora. Io ho avuto fortunatamente il tempo di riprendermi grazie a Kate e Christian.
Vi starete chiedendo di Connor? Christian mi ha praticamente costretta a chiamarlo e a spiegargli tutto quello che era successo e la sua reazione è quello che mi aspettavo, voleva mandarmi via da quella università perché "non troppo sicura" per noi e la nostra famiglia, ma è felice che grazie a Christian è tutto finito e che Josh sia in prigione e soprattutto sotto le sue grinfie. Sono sicura che non lo farà uscire di lì per molto tempo e per quanto riguarda l'università sono tranquilla che per altri due anni ci sarà Christian al mio fianco, insieme a Kate ovviamente. Si, Christian è quasi al termine del quinto anno di università e quindi anche alla laurea ed io al termine del primo anno, ma a differenza sua la mia laurea è triennale e lui deve fare altri due anni di specialistica. Staremo bene e al sicuro da tutto e da tutti.Mi siedo sul divano col mal di testa, dopo aver finito di studiare un totale di 5 capitoli e direi che per oggi ho finito. Christian mi raggiunge con una tazza di the, ancora non si decide a lasciarmi sola ma a me sta bene così.
«Hai chiamato anche i tuoi genitori?» mi chiede.
Mi irrigidisco di colpo e non rispondo.
«Ana? Che succede?»
Questa storia deve finire, qualcuno deve almeno saperlo. «Christian, c'è qualcosa che non ti ho detto su di me e la mia famiglia»
«Questo l'avevo capito. Non hai parlato mai dei tuoi genitori, solo di Connor e mi sono sempre chiesto il perché, ma ho lasciato perdere perché magari era presto, non so»
«No, no, non è per te. Nè io nè Connor ne abbiamo mai parlato perché per noi è troppo doloroso, ma devo farlo e qualcuno deve saperlo»
Si gira per guardarmi meglio e appoggia la testa sul palmo della mano. «Ti ascolto»
Sospiro, posando la tazza di the sul tavolino di legno posizionato davanti a noi e imito la sua posizione. «Conoscevo Josh sin da prima, è stato uno dei miei ex e lui era l'unica persona che sapeva tutta la verità perché suo padre centrava qualcosa.
Avevo 10 anni ed erano quasi le nove e mezzo di sera, l'indomani avevo scuola e stavo giocando con mia madre e mio padre prima di andare a dormire. Ci stavamo rincorrendo ed eravamo felici, più felici che mai, Connor in quel momento era al college quindi non era presente in casa, fortunatamente, ma stava per tornare per un qualche problema successo all'istituto. Mia madre mi aveva appena portato in camera mia, quando ad un tratto hanno suonato al campanello. Non ho mai saputo chi era ma abbiamo subito sentito degli spari e delle urla da parte di mio padre. Mia madre è subito intervenuta prendendomi e chiudendomi dentro l'armadio, continuando a dirmi che andava tutto bene e di non far nessun tipo di rumore. Spaventata, l'assecondai. Sentì un altro sparo e l'urlo di mia madre. Continuavo a ripetermi nella mia testa che stava andando tutto bene, come mi diceva mia madre, e a cantare una delle nostre canzoni pregando che andasse davvero tutto bene. Sentii la porta della camera da letto sbattersi e qualcuno camminare dentro, pregai ancora che fosse la mamma ma non lo era. Vidi da una fessura dell'armadio che erano degli uomini alti, in una strana tuta mimetica, che tenevano in mano un fucile setacciando tutta la stanza. Avevo paura che aprissero anche l'armadio, quindi silenziosamente mi nascosi dietro i vestiti e fortunatamente non aprirono nulla. Dopo qualche minuto se ne andarono, ma io aspettai altri 10 minuti prima di uscire dall'armadio.
Quando uscì continuai a chiamare mia madre e mio padre ma nessuno dei due mi rispose, quello che vidi è stati piuttosto raccapricciante. Mio padre e mia madre erano stesi a terra ricoperti di sangue, come il pavimento ed io urlai fortissimo, iniziando a piangere per una buona mezz'ora e non sapendo cosa fare. Finalmente arrivò Connor, sconvolto quando vide cosa lo stava aspettando, e mi ordinò di fare le valigie che la nonna ci stava aspettando a casa sua. Corsi in camera e misi dentro le valigie tutto quello che avevo sparso in camera senza pensarci due volte. In realtà non volevo pensare a quello che era appena successo quindi volevo ammazzare il tempo in qualche modo. Sentii Connor fare qualche telefonata prima di andare in camera sua e lo sentii anche singhiozzare ma non ci diedi alcun peso. Alcuni agenti della polizia e FBI sono venuti a casa nostra portando via il cadavere e l'unica ad aver visto la scena sono stata io, ma all'ora non potevo testimoniare e mi richiamarono in causa un paio di anni dopo. Durante il periodo del mio liceo mi innamorai di Josh che all'epoca era normale e siamo stati insieme per circa un anno, poi mi dissero che suo padre era responsabile di ciò che successe ai miei genitori e così, spaventata che potesse fare del male anche a me, lo lasciai ma ancora lo amavo. Col tempo sono riuscita a farmela passare perché, come hai notato anche tu, era molto pericoloso e lui impazzii improvvisamente, perseguitandomi. Molte volte per ordini di Connor cambiai scuola e credo che fosse per questo motivo ma adesso siamo riusciti ad arrestarlo.
Sempre dopo qualche anno mi dissero perché suo padre ce l'aveva tanto con i nostri genitori da desiderare la loro morte e ucciderli davvero. Mi dissero che loro erano in debito con lui di un sacco di soldi per qualche progetto uscito male a mio padre, ma mio padre stava per saldare il conto e lui non ne volle sapere ugualmente. Fortunatamente anche lui è in prigione. Tutto questo ci porta qui oggi. Non lo dico mai a nessuno perché non è molto bello raccontarlo, ma è una cosa che mi perseguita da sempre e poi di te mi fido molto.» Quando finisco di raccontare, faccio un respiro profondo, riapro gli occhi che avevo chiuso per qualche minuto, e guardo Christian che durante tutta la storia è rimasto pietrificato ed è sbiancato di colpo.
«Mi dispiace tanto, Ana» Le uniche cose che riesce a dire e non lo biasimo.
«Lo so, tranquillo, adesso è tutto finito» Allungo una mano e gli accarezzo il viso. «E tutto grazie a te, Christian Trevelyan-Grey, che sei riuscito a proteggermi da tutto e che per una buona volta sei riuscito a mandare in prigione quello psicopatico, e che mi sei sempre accanto nonostante tutto. Ti amo tanto e ti ringrazio.»
Lui sgrana gli occhi e dopo mi sorride. «Anche io ti amo, Anastasia Rose Steele, più della mia vita»
Gli sorrido e lo bacio dolcemente, accoccolandomi a lui, che mi stringe in un abbraccio e vorrei che questo momento non finisse mai.
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Loving Bad
FanfictionÈ il primo anno di università di Anastasia Steele e si è già innamorata del ragazzo più temuto di tutto il campus, ma lui scoprirà i suoi segreti? [Ispirata ad una storia su Episode]