trente-et-un

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                              Jimin

Ozio sul divano, pigiando svogliatamente il pollice su un tasto del telecomando

Yoongi è nel suo studio, ex stanza dei miei genitori; continua a provare e riprovare quella canzone che secondo lui sfonderà

Ho cercato di sgonfiarlo un po', non per cattiveria o scetticismo nei suoi confronti, semplicemente per fargli capire di non illudersi

Ma lui, testardo come un mulo, insiste nell'affermare che è sicuro farà successo

Mi ha confessato di non sapere neanche il perchè ne sia così convinto, si giustifica dicendo che se lo sente nelle vene

Rassegnatomi, l'ho spronato a fare del suo meglio; anche se non intendevo stare rinchiuso in quella stanza per tutto il giorno

- Yoongi!- lo chiamo annoiato, il suono che esce dalla mia bocca assomiglia ad un lamento strozzato

- Ho quasi finito, lo giuro!- promette lui, sicuramente con un furbo sorriso a contornargli il viso

- È la nona volta che lo dici, bugiardo!-

- Stavolta davvero Chim, credimi-

Sbuffo sospirando, accasciandomi sul sofà nero, socchiudendo le palpebre

Mentre affiora un incombente voglia di appisolarmi, uno strillo mi fa sollevare la testa di scatto

- Ci sono!-

E ancora musica, parole che non riesco a decifrare, e caos per le mie povere orecchie

- Biondo, maledizione!- piagnucolo, scuotendo la testa

Solo perchè sono riuscito a trovare un buon posto di lavoro e siamo riusciti insieme a permetterci qualche vizio in più, non significa che debba sempre sfruttare a pieno quel luogo

- Non mi sarei dovuto lasciar abbindolare dalle tue moine!-

- Come sei antipatico Jiminie!- mi riprende saltellando per il corridoio, posizionando il suo viso pallido come un lenzuolo davanti al mio color rosa pelle, come quello di qualsiasi normale essere umano

- L'ho conclusa. Sarà una mina come poche. Vedrai- ammicca con un occhiolino, stampandomi un bacio a stampo

- Fammela leggere!- esigo, come un bambino che vuole salire sulla giostra più estrema del luna park, anche se lievemente intontito da quel delicato incontro di labbra

- No- fa lui con un sorrisino compiaciuto

- Giuro che te la farò vedere, ma non adesso. Ora abbiamo altre cose da fare!- afferra la mia mano trascinandomi fuori casa

Passiamo tutto il pomeriggio in giro fra i negozi, allegri e spensierati

Due anni fa nessuno dei due sarebbe mai stato così felice

Ad un certo punto mi ha portato in un negozio di gioielli, chiedendo un mio consiglio per comprare un anello, sostenendo fosse il regalo di compleanno per la sua dolce madre...

Mah. Non me la racconta giusta quel biondino

Dopo un veloce cappuccino e brioches (già, Yoongi si è fissato con l'Italia), usciamo come frecce dal centro commerciale, andando a mangiare da Vito, ormai nostro amico

Finita la prestigiosa, deliziosa, ma carissima cena, ci avviamo verso quel parco dove lui si è dichiarato, gremito di bambini con labbra sporche di zucchero filato, beati e pieni di ilarità

Ci sistemiamo di nuovo sulla panchina "regale", sgomitando per arrivare primi, inserendoci nella perfetta angolazione per poter ammirare lo spettacolo pirotecnico

lisa, yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora