Yoongi
Dannazione
Jimin non vuole dirmi dove si è diretto ieri sera
Mi toccherà cavarglielo di bocca a forza
Ma prima, devo escogitare qualcosa
Ostinato a trovare capelli argento, mi avvio verso il parco più grande di Seoul; mi ha detto lui che sarebbe andato lì per un po'
Arrivo sul posto, trasformandomi in un segugio alla ricerca dell'osso nascosto
Non ho il tempo di pensare ad un piano per estorcergli le informazioni, che lo intravedo subito seduto sul prato, quello presente nella zona proibita, chiamata così a causa di un precipizio un po' oltre il mio ragazzo
Sembra calmo, girato di schiena, verso il baratro
Ma mi basta un'occhiata più accurata e vicina, per rendermi conto che qualcosa non va
- Jimin...- le parole muoiono nella mia gola
I miei occhi non possono credere alla scena che stanno riflettendo, non vogliono
Argento sta stuzzicando nervosamente una zolla di terra, le sue mani non riescono a smettere di muoversi
Accanto a lui, c'è una bustina contenente polvere bianca aperta, riversa su se stessa, con dentro una carta di credito, probabilmente usata per triturarla. La dannata
Cocaina
Preso dal panico, sento le costole chiedere pietà da quanto il mio cuore stia premendo contro di loro
Mi avvicino a Jimin, accovacciandomi davanti a lui
Non sembra avermi notato, continua a giocare con ciò che trova, come un tic
- Che cazzo hai combinato capelli argento...-
- Eh? Ah ciao Yoongi! Vuoi favorire?- mi offre la roba buttandomi il contenitore di plastica in faccia, per poi ridere con un sorriso sghembo
- Non toccare quel marciume!- esclamo, lanciando via il veleno
- Come hai potuto prenderla? Sei per caso impazzito?!- gli scuoto le spalle, fuori di me dalla collera
- Manco fosse la prima volta...- mi prende in giro, beffardamente
- Che cosa?- sconvolto, mi siedo con un tonfo
- Sono due anni che sniffo la polvere d'angelo, Yoongi. Avevo smesso quando ci siamo messi insieme, ma sai, non puoi riempire tutte le lacune-
Questa subdola frecciatina mi colpisce dritta al cuore, lacerandolo, mentre lui fa una breve pausa, sputando a terra
Sangue
- Jimin...-
Mi interrompe lanciandomi uno strano oggetto fra le mie gambe incrociate
Una canna
- Dai su, ti sentirai meglio vedrai-
- Che cosa stai dicendo?! Non ti rendi conto...-
- Fumala e basta!- mi ordina, quei suoi occhi prima vitrei e distratti, ora brillanti di una distruttiva scintilla rabbiosa
Nello stato in cui si trova, so che potrebbe farmi e farsi di tutto, perciò decido di ubbidire
Facendo finta, però
Mi sdraio, mentre lui continua a vomitare sentenze
- Credi che questo sia il fondo più profondo che abbia mai toccato vero? Be', mi dispiace contraddirti, ma non è così. Quante mattine mi sono svegliato e ho pensato:"Jimin, hai proprio una vita di merda. E se la facessi finita?", anche se mi chiedevo che fine avrei fatto una volta morto.
Insomma, dove sarei andato-- Perchè fai questi pensieri?- domando incredulo, cercando di dissuaderlo
- E io che ne so? Il tempo passa biondo. Non me lo ricordo. Tu non ci pensi mai?-
- Io... No- ammetto
Come fosse stato ripreso da qualcosa, il suo capo ha un movimento stizzito, mentre finalmente la zolla che sta torturando da tempo, si stacca con un rumore sonoro
- Ma sai chi mi ha salvato? Lei- dice indicando la droga, infida scorciatoia al dolore
Non si accorge nemmeno della mia messa in scena, talmente è fuori di sè
- Non mi passavano più per la testa idee macabre, no no, anzi, ogni settimana, stando attento a chiudere piano la porta per non svegliare mio padre forse messo peggio di me, andavo a rifornirmi dai...
Com'è che li chiamano? Namjin? Va be', penso loro. Credo di essere diventato il loro cliente preferito. È da loro che sono andato ieri sera, testa di rapa-Una tetra risata risale dalle sue corde vocali, facendomi sussultare
Namjoon e Jin. Oddio, non ci posso credere...
- Ascoltami. Devi smetterla adesso. Questo è un circolo vizioso, dal quale non si torna più indietro. Hai ragione, ti fa sentire uno sballo, ma è solo una facciata di vetro. Questo vetro è fragilissimo, e se si spacca, precipiti nel vuoto- lo avverto, non ammettendo obiezioni
- Ma che ne sai tu biondo? Pensi davvero di riuscire a capirmi?-
- Porca puttana Jimin, ci sono passato anch'io, okay?- sbotto aspramente
- L'enorme patrimonio di Taehyung doveva essere pur speso in qualche modo, no? Eravamo non felici, di più. E andavamo dagli stessi spacciatori, i Namjin, come li chiami tu. Ci sbattevano in mano di tutto, anche se dicevano di essere preoccupati per noi. Indovina un po'? Non era vero.
Per poco Taehyung non lasciava la pelle in un letto di ospedale, per quello abbiamo deciso entrambi di darci un taglio. Se davvero a loro fosse importato qualcosa, ci avrebbero fermato prima, non credi? È tutto commercio, mercato, soldi! Tutto uno schifosissimo inganno!- inveisco tirando un calcio ad un albero, pentendomi subito dopo del gestoSpaventato, Jimin si ritrae, non accorgendosi di un fiotto di sangue fluido in discesa dal suo naso
- Maledizione- impreco estraendo un fazzoletto dalla tasca, che per grazia divina si trovava lì, per poi tamponarlo sulla sua narice
- Ma quanta ne hai presa?-
- Non lo so... Ma questo succede spesso... Non è una cosa nuova... Non volevo farti preoccupare Yoongi...-
Le sue manine si spostano sul pezzo di carta premuto sul suo naso, facendo il lavoro al posto mio
Con un caldo bacio marchio la sua fronte
- Va bene, Jiminie. Ma promettimi che non lo farai più- sussurro con voce rotta, sull'orlo di spezzarmi
Non osare ripetere questo gesto, amore...
Poggia la sua fronte sulla mia
- Promesso biondino-
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lisa, yoonmin
Fanficdove yoongi è un giovane musicista in erba e jimin una prostituta conclusa