Ormai Harry è in uno stato di confusione totale.
Si sente smarrito, non trova la direzione giusta, non capisce. Ormai è in quello stato di coma in cui non sei nè di qua nè di là.
Pechè è come se non riuscisse a trovare quello che gli serve in un paio di tacch i e trucco abbondante, è come se una mora, una bionda, una terza o un'abbonante quinta non gli regalassero niente di tutto ciò di cui ha bisogno.
Però lui è Harold Edward Styles, lui ama le donne, lui vive per le donne, lui devefrequentare le donne.
Non può permettersi dubbi, ansia, troppo caos dentro quei ricci.
Perchè c'è la sua fottuta carriera, ci sono le sue amate fan, ci sono i coglioni dei giornalisti, i suoi familiari, i suoi amici, ma poi c'è quella parte di lui che in fondo non vuole quella diversità che un po' gli appartiene, non vuole ammettere niente di tutto ciò che Liam insinua, non vuole distruggere quel mito che si è creato intorno a lui: del playboy e donnaiolo costante.
Sarebbe come gettare via sei anni di fantastica carriera, sei anni di incredibile amicizia.
Quindi il bel ragazzo di Holmes Chapel deve trovare la giusta cura, la giusta strada, quell'equilibrio che gli manca e forse mai troverà.
Non può continuare così, tra un'intervista interrota per un'eccitazione di troppo e le lacrime che bagnano la seta del letto.
Non può continuare a fingere fino all'eternità. In fondo si dice che le bugie vengano sempre a galla.
"Stupido proverbio." Pensa lui.
Che poi Harold, non è sicuro di niente. A volte pensa che sarebbe meglio mandare a fanculo tutto e tutti, fuggire, essere liberi lontano da tutta quella devastante fama che ha sempre sognato.
Ma si ripete che sarebbe da vigliacchi e lui non vuole passare per un vigliacco.
Lui è forte.
Determinato.
Deciso.
Sicuro.
No, non lo è, quella è la maschera che indossa prima del concerto, prima dell'intervista, di sorridere con i suoi amici, prima di cenare con al sua famiglia. Lui non è niente di tutto ciò che si pensi.
E' uno stupido insicuro ragazzo, un bambino che non trova la madre al Luna Park, un'auto senza meta, una stella senza cielo, un fottuto ragazzo che non può essere libero.
Allora non gli resta che ripetersi di quanto sia bello un seno femminile, una minigonna su una bella ragazza, un biondo lucente...
Eppure non si autoconvince, non ci riesce. Non si può negare qualcosa di evidente.
Eppure ci sono quegli occhi, quei muscoli, quel sorriso.
Eppure c'è quel dannato ragazzo di Doncaster che rovina tutto.Alcune cose che scriverò non le penso. Per esempio "non c'è cura" è vero, perchè non c'è malattia nell'essere omosessuale, non si è diversi. Ma lo scriverò.
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That's Right [Larry Stylinson]
FanficPerò lui è Harold Edward Styles, lui ama le donne, lui vive per le donne, lui deve frequentare le donne. Eppure non si autoconvince, non ci riesce. Non si può negare qualcosa di evidente. Eppure ci sono quegli occhi, quei muscoli, quel sorriso. Epp...