a P. (1 - 17), digest.

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a P. (1)
9th September 2k17.

Oggi ti ho visto in strada, lo sai? ovvio che non lo sai, io ero in auto. ero con una mia confidente, perciò ti ho indicato e ho gridato il tuo nome. in quel momento non ho provato nulla, è stato dopo che ho avuto la solita fitta allo stomaco. non volevo vederti, assolutamente no.
eri vicino casa tua, stavi uscendo. avevi addosso una felpa nera. me la ricordo, quella felpa: era quella che indossavi nella foto per la quale mi chiedesti consiglio. era bella. dio, se lo era; immaginavo che, se avessimo continuato ad avere contatti, l'avrei presa in prestito, indossata e poi conservata per preservare il tuo profumo, un misto tra qualche deliziosa fragranza e l'odore del fumo.
magari stavi andando da lei quando ti ho visto, chissà. magari con lei hai litigato e stavi andando da un'altra; magari stavi solo raggiungendo i tuoi amici in piazza. non lo saprò mai, credo.
da quanto non ci sentiamo? e chi se lo ricorda più. ma va meglio così, non riesco ad immaginare come starei ora se ricevessi un tuo messaggio; non riesco ad immaginare come starei nemmeno se fossimo ancora insieme, per la verità. sto bene così, ora.
no, non volevo vederti, ma forse farlo mi ha riportato alla mente il modo in cui mi hai fatta sentire. e mi hai fatta sentire bene, per un po'; sono contenta che sia finita lì perchè, se avessimo proseguito, non sarei felice con me stessa, ora.

a P. (2)
So che non te ne importa più di me, ci hai messo poco a scordarti di quell'inferno che abbiamo attraversato. So per certo che all'inizio hai sofferto, ma alla prima occasione hai cominciato ad interessarti sempre meno a me e alla nostra storia, finché non hai smesso totalmente di pensarci.
Magari ogni tanto ci pensi, ma non assiduamente, come invece faccio io.
Tutta la nostra storia, seppur breve, è sempre nella mia mente, non mi lascia mai in pace: non riesco a smettere di pensare a quello che eravamo e che saremmo potuti essere.
È bastato il tempo di battere le ciglia che tutto è cambiato, sparito, passato.
E sì, mi manca tutto quanto.
Tu ci pensi mai a me? Ci pensi mai alla nostra storia? Ci pensi mai a quello che abbiamo rischiato insieme e che poi abbiamo mandato all'aria? Scusa, che ho mandato all'aria?
Mi manca di te il continuo movimento mentre dormi, la tua corporatura forse troppo esile ed i tuoi capelli morbidi. Mi mancano di te i piccoli gesti, come il tenermi per mano in pubblico, la delicatezza con la quale mi baciavi all'improvviso ed il modo in cui mi guardavi e sussurravi quanto fossi bella, tenedomi stretta tra le tue braccia, con quel sorriso orgoglioso in volto, tra un bacio e l'altro.
Purtroppo è così che va: tu te la spassi e io sto qui a rimpiangerti.
Com'è questa nuova ragazza? Bella, lo so. E sicuramente è anche un po' pazza, so che le ragazze così ti fanno girare la testa.
E a me fai girare la testa tu.
Possibile che, dopo così tanto tempo, io non sia riuscita ancora a dimenticarti? Che cosa devo fare per scacciarti dai miei pensieri?
"Faccio come il fumo, dopo trent'anni ti lascio un buco in memoria", una volta hai scritto questa frase. E magari non ti dimenticherò mai e mi rassegnerò alla scelta che non avrei mai voluto prendere: appunto, il fumo.
Non ho mai tenuto una sigaretta in mano né tantomeno ho mai toccato un pacchetto, ma, sarà la tristezza, sarà che mi ricordo del tuo odore, ogni volta che qualcuno fuma non posso fare a meno di avvicinarmi ed inalare con lui la nube nera e sporca.
E fa male, sì, ma mai quanto me ne stai facendo tu.

a P. (4)
Devo dirti la verità, non mi ricordo come fosse stare con te.
ricordo che ci dicevamo sempre che ce l'avremmo fatta, anche se poi non è stato così; ricordo che ci siamo visti un paio di volte di nascosto ed era sempre rischioso ma emozionante; mi ricordo che ci scambiavamo foto per far finta di essere insieme anche se non potevamo incontrarci di persona e che le uniche cose che avevo di te erano quella collana che mi avevi regalato e le poche foto che ci eravamo fatti in viaggio.
non mi è rimasto più nulla di noi, se non questi pochi ricordi. ma se dovessi descrivere come mi sentissi in quel periodo, non lo saprei fare: ho cancellato ogni cosa.
eppure, anche quando non c'eri, anche quando eri con un'altra, mi sembrava che fossi con me, era come se sapessi ogni cosa che mi succedeva anche se non ci sentivamo da tempo, e tuttora non ho granché da dirti perché mi sembra che tu sappia già tutto.
faccio fatica a credere che ci sei di nuovo e che sia tutto vero, che non ci sia nessun secondo fine, che ci vogliamo bene e basta. sono fatta così, dubito di tutto. solo di una cosa sono sicura: i miei sentimenti nei tuoi confronti sono sempre gli stessi, ti amo ora come ti amavo allora, come ti ho amato per tutto questo tempo. me l'hai insegnato tu che cos'è l'amore e certe cose non si dimenticano.

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