that message; yoonmin

e i g h t e e n

"Coraggio vieni che non mordo"

Jimin diventò tutto rosso quando sentì quelle parole uscire dalla bocca del più grande, poggiato sullo stipite della porta, così a passo lento entrò dentro la camera da letto

"Allora questo è il letto, li c'è l'armadio dove puoi sistemare le tue cose e li sta il bagno che condivideremo"

Jimin per poco non soffocò vedendo un letto matrimoniale posto al centro della stanza

Yoongi vedendolo in difficoltà, decise di stuzzicarlo un po'

"Spero non ti dispiaccia dormire vicino a me"

Sussurrò il verde con tono basso vicino al suo orecchio

"N-no ma f-figurati..."

Jimin iniziò a ridere nervosamente, poggiando la valigia accanto al letto ed iniziando ad aprirla

Il più grande ridacchiò interiormente vedendo quanto jimin fosse in imbarazzo.

"Bene, io ti lascio a disfare i tuoi bagagli. Per qualsiasi cosa io sono di sotto. A dopo jimin"

Detto questo yoongi uscì dalla stanza, richiudendo la porta.

"Merda, sono nella merda."

***

"Uhm y-yoongi?"

Jimin scese le scale dopo aver sistemato tutti i suoi vestiti, richiamando l'attenzione del suo Hyung.

"Si jimin?"

"P-posso mangiare q-qualcosa?"

Il più piccolo abbassò la testa, totalmente imbarazzato anche nel chiedere una cosa così semplice

"Certo, ti metto a riscaldare il ramen di oggi, prendimi il tegame nel ripiano la in basso"

Yoongi osservò bene i movimenti del più piccolo, tenendo lo sguardo fisso su di lui mentre si piegava per raggiungere lo sportello

Sentì le sue parti bassi iniziare a farsi troppo grandi per lo spazio ristretto che i boxer offrivano.

Jimin stava indossando un paio di skinny molto aderenti, e inutile dire che la mente del maggiore iniziò a vagare su fantasie molto poco caste.

"Yoongi, qua non c'è nessun tegame..." il piu piccolo si rialzò guardando con aria interrogativa il ragazzo di fronte a se.

"O-oh ehm si scusa, ho sbagliato è in q-quello in alto"

Inutile dire che Yoongi sapeva perfettamente dove si trovassero padelle e ciotole, ma aveva sfruttato quell'occasione per ammirare il sedere sodo del suo nuovo coinquilino da vicino.

Il più piccolo sorrise vittorioso quando ebbe trovato ciò che il maggiore gli aveva richiesto, porgendoglielo in un sorriso gentile

"Mettiti pure comodo, che qua ci penso io"