f o r t y - n i n e

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Il padre di yoongi sorrise beffardo alle parole del figlio

"Certo che ti ha proprio rigirato per bene mh? Cosa ti ha messo in testa? Che due maschi che stanno insieme è una cosa giusta? Che due maschi che si baciano sia la cosa più normale di questo mondo? Perché l'unica realtà dei fatti è che non esiste cosa più disgustosa"

L'uomo guardò dietro la figura massiccia di yoongi, vedendo gli occhi del minore riempirsi di lacrime

"Jimin-"

Si interruppe, quasi disgustato dal pronunciare il nome del giovane

"sarà meglio che tu ti tenga le due perversioni per te, schifoso che non sei alt-"

Yoongi non resistette più, e non lasciando finire suo padre di parlare, chiuse la mano a pugno, sganciando un destro dritto sul naso dell'uomo, che cadde a terra, portando una mano a contenere il sangue che stava cominciando a confluire

Yoongi si piegò sul corpo, tirando un altro pugno, non riusciva a controllarsi, il pensiero che quello fosse suo padre non lo toccava minimamente, l'unica cosa che aveva in testa erano le sue parole

Era come se avesse un diavolo nell'orecchio, che continuasse ad esortarlo a continuare

Gli occhi del maggiore erano diventati più scuri, quasi neri
La rabbia era tanta, tutto quello che il ragazzo si era tenuto dentro nel corso degli anni stava emergendo in maniera fin troppo violenta

"YOONGI FERMATI TI PREGO"

Jimin in lacrime, si era attaccato al braccio del suo ragazzo, tirandolo per la stoffa del maglione che stava indossando

Sua mamma era corsa a prendere del ghiaccio, non poteva fermare suo figlio, sapeva che c'era solo una persona che avrebbe potuto farlo

Yoongi continuava a tirare cazzotti, diventando come sordo alle parole del minore che continuavano a ripetergli di smettere.

Suo padre non aveva nemmeno provato a replicare, pur essendo un uomo di grande statura, sarebbe stato inutile.

Ma quando yoongi udì i singhiozzi disperati del minore, sembrò risvegliarsi dallo stato di trans in cui era entrato.

La mano con cui teneva il collo della camicia del padre andò a sciogliere la sua stretta, mentre l'altra, mezza insanguinata, la pulì sopra il miglione, ormai già sporco

"Torno subito, aspettami qua"

Il ragazzo dai capelli verdi, incurante totalmente delle condizioni di suo padre, corse per le scale, buttando sopra il letto la sua vecchia valigia

aprì l'armadio, svuotandolo totalmente del suo contenuto.
Prese dagli scaffali e dai cassetti gli oggetti che pensava gli sarebbero stati più utili e di cui non poteva fare a meno, e che sopratutto non voleva i suoi genitori, o almeno suo padre, trovassero

Mise tutto nella vecchia borsa, chiudendola e scendendo le scale, prese Jimin per mano, raccogliendo anche i suoi borsoni

"Lo volevi fuori di qua? Bene, se ne va lui, me ne vado anche io"

that message; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora