n i n e t e e n

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"Jimin, è pronto"

Il più piccolo scattò sull'attenti sentendo la voce del più grande richiamarlo.

Corse in cucina, vedendo un piatto di ramen bollente poggiato sul tavolo, con le bacchette già pronte all'uso.

"G-grazie mille yoongi..."

"Di nulla bab- ehm, Jimin"

Yoongi si morse la lingua, rendendosi conto di ciò che stava per dire

"Come?"

"Niente jimin niente, mangia pure"

L'arancione alzò le spalle, prendendo le bacchette ed iniziando a mangiare, gustandosi boccone dopo boccone

Yoongi intanto lo stava osservando.

Le sue labbra erano diventate più rosse e gonfie, probabilmente a causa del piatto caldo, scatenando però la mente perversa del maggiore; si rendeva conto da solo di pensare -troppo- spesso a certe cose, ma con jimin non poteva farne a meno.

Il più grande scosse la testa, jimin era a casa sua nemmeno da due ore e già gli aveva risvegliato troppe volte istinti non decorosi.

"Allora jimin..."

"S-si?"

"Come ti trovi a scuola? Mia mamma mi ha detto che ti sei trasferito da poco"

Il più piccolo si sentiva estremamente in imbarazzo di fronte allo sguardo penetrante del più grande

"B-bene diciamo. Sono tutti molto simpatici, e poi ho qua con me il mio migliore amico quindi..."

Un piccolo sorriso spuntò sul volto di jimin che incosapevolmente, fece sorridere anche yoongi

"Come si chiama il tuo migliore amico?"

Disse yoongi facendo il finto tonto.

"Jungkook"

"È quel ragazzino bassetto, con la gli incisivi da coniglietto vero?"

Jimin rise

"Si esatto è proprio lui"

Jimin ebbe un lampo di genio, così anche se estremamente imbarazzato, come sempre, decise di buttarsi

"Y-yoongi hyung?"

Il ragazzo alzò lo sguardo dal suo telefono

"Si?"

"Non è che tu conosci anche un certo Taehyung?"

Yoongi deglutì, doveva misurare bene le sue parole; un passo falso, copertura saltata.

"Si, ci ho parlato qualche volta ma niente di particolare. Perché me lo chiedi?"

"C'è un suo amico, un certo "S", che continuava a mandarmi messaggi, uhm, come dire 'provocanti' "

Yoongi trattenne un sorriso, e così il piccolino chiedeva sue informazioni

"E a te danno fastidio questi messaggi?"

"B-eh u-uhm, inizialmente si, insomma uno sconosciuto che da un giorno all'altro inizia a scrivere certe tipologie di cose, ma ora, non so.."

Jimin non sapeva come rispondere, non voleva mentire, perché insomma, era inutile negare che i messaggi dello sconosciuto lo facevano sentire bene ed apprezzato, nonostante inizialmente gli sembrasse fin troppo strana quella situazione

Yoongi ghignò sotto i baffi, pensando un 'è inutile che cerchi di mentire, lo so che non vedi l'ora che quei messaggi diventino realtà'

Jimin allora, decise di dare una risposta un po' vaga, ma pur sempre veritiera

'Diciamo che se fosse un po' più dolce e pensasse di meno a volermi, e magari mi dicesse almeno chi è, potrei farci un pensierino'

that message; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora