capitolo 17

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Liv è chiusa nella sua stanza a piangere da due giorni. Non smette, e a me fa così male che mi strapperei il cuore.
《Liv...non vuoi nemmeno parlarmi?》le chiedo disperato
Lei non risponde.
《Vuoi che me ne vado?》chiedo di nuovo.
Me ne vado via con un nodo in gola.
Esco da casa Parker e ma noto che la finestra della camera di Liv è aperta così faccio un salto ed entro, trovando Liv sul letto che fissa il soffito.
《Oddio! Come hai...》si interrompe avendo già capito e si butta sul letto di nuovo
《Senti Liv, mi dispiace》dico triste
《Lo so ma non puoi...》
《Non dico quello》
Lei si rialza guardandomi con aria interrogativa
《Mi dispiace di averti dato il mio sangue quel giorno e di averti rovinato la vita》
Lei mi fissa sbalordita
《Ethan che stai dicendo?》
《È colpa mia Liv》
《No! non lo è!》urla arrabbiata alzandosi
Io non apro bocca
《Tu mi hai salvato la vita...Ethan la colpa non è tua...è mia. Non ho saputo controllarmi. Tu non c'entri》
Io la fisso impotente e lei distoglie lo sguardo sedendosi sul letto

Pov's Liv
《L'unica cosa che posso fare è costituirmi》dico distrutta
《No! Non devi. Lo classificheranno come attacco animale》
《Ma la ragazza ha descritto una persona》
《Non importa!》
《Ma non è giusto Ethan io...io..》
《Liv! Sono cose che possono capitare nella vita di noi vampiri! Non devi distruggerti per questo》mi rimprovera prendendomi i polsi.
《Ethan io non posso》
《Devi invece! E...imparerai a conviverci. All'inizio è difficile accettarlo...lo so》

Entro nella doccia sciacquando via tutti i sensi di colpa.
Non posso credere a quello che ho fatto, mi strapperei i capelli. La mia vita è cambiata radicalmente nell'arco di due mesi. Prima era tutto così tranquillo quasi monotono: mi svegliavo, scuola, amici, studio, casa. Poi da quando è morta Abby, da quando io sono diventata...è cambiato tutto insomma. Non sono pronta per questa vita. Tra l'altro ora è morta anche Rebecca per cause di cui non possiamo nemmeno parlare, dei cacciatori mi vogliono uccidere. Pensando a tutto questo mi scappa una lacrima amara.
E poi...come faccio a raccontare a mamma e papà tutto quello che sta succendo? Insomma non posso tenerglielo nascosto per sempre, che cosa dirò quando al mio trentesimo compleanno sembrerò ancora una diciasettenne?

Pov's Ethan
《Liv? Sei ancora viva?》busso alla porta del bagno.
Sarà li da quaranta minuti circa, spero che stia bene. Ad un tratto sento l'acqua spegnersi e poi silenzio tombale
《Liv? Ci sei?》richiedo
Lei apre la porta, ha addosso solo un asciugamano. Oddio Ethan calamti. Cazzo quanto è bella, mi viene una paralisi quasi. Distolgo lo sguardo prima di sbatterla al muro e baciarla con tutta forza.
《Sto...sto bene. Stavo solo pensando》risponde debolmente.
《Ti va se ci andiamo a prendere qualcosa? Magari un hamburger o un hot dog, sai come piace a noi》le chiedo speransdo che mi dica di si.
《Scusa Ethan...ma non sono dell'umore giusto per uscire e tanto meno vedere delle persone》guarda a terra.
《Magari possiamo rimanere qua》la prego io
Lei sembra pensarci su un attimo.
《No...scusa Ethan, davvero non ce la faccio》
《Va bene》mi arrendo
《Allora a domani?》
Lei mi guarda stranita
《Domani ricomincia la scuola, è passato il periodo-vacanza》
《Si giusto》dice stanca
《A domani Liv》le do un lungo bacio sulla fronte
《Ciao》
Saluto i genitori di Liv
《Vuoi rimanere a cena caro?》mi chiede Teresa.
《No grazie signora. Tolgo io disturbo》
《Ok. Notte allora》mi dice dolcemente la donna
《Notte Ethan》dice l'uomo.
Io esco e mi dirigo a casa.

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