capitolo 21

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Sono le 00:12 di notte. Io e mia madre siamo sedute in questa sala d'aspetto davanti al pronto soccorso ad aspettare che ci dicano qualcosa su papà. Nessuna delle due ha mangiato ne bevuto. Abbiamo solo aspettato una notizia.
Ad un tratto esce un medico che si rivolge verso di noi.
《Signora Parker?》chiede a mia madre
《Si》si alza lei ansiosa
《Tu devi essere la figlia?》si rivolge a me
《Si》dico debolmente
《Ok...ehm...》sembra bloccato
《Abbiamo cercato di...insomma...abbiamo fatto tutto il possibile ma...》si ferma
《Ma cosa?!》quasi grida mia madre
《Non ce l'ha fatta, mi dispiace tanto》finisce
Mia madre sembra quasi avere un infarto, inizia a piangere e a singhiozzare sulla mia spalla mentro io rimango immobile davanti all'uomo. Senza espressione. Senza forza di reagire.
Mio padre è morto? Questo non è possibile. Non posso perdere anche lui.
-
A casa io e mia madre non spicchiamo parola. Lei non fa che piangere, mentre cerca di preparare qualcosa da mangiare alle 00:51
《Mamma, non c'è bisogno che cucini》le dico
Lei sembra non ascoltarmi e continua a tagliare una fetta di pane piangendo
《Mamma...ti prego》sto per piangere anche io
Lei sembra fermarsi. Mi guarda un istante e mi abbraccia.
《Manca già anche a me》dico piangendo
《Perchè? Perchè lui?》
《Non lo so, papà era bravo. Non lo meritava》
Lei si stacca e mi sorride dolcemente
《Ora vai a letto cara, domani hai scuola》
《D'accordo》la saluto e salgo di sopra

Mi stendo sul letto pensando.
Mio padre, Abby e Rebecca. Sono morte tre persone nell'arco di due mesi, non può essere una semplice coincidenza.
Mentre penso a mille cose le palpebre si fanno pesanti, così mi addormento.
-
《Tesoro se vuoi rimanere a casa da scuola oggi...》
《Non lo so》dico tenendo in mano una tazza di caffè senza berla
《Io devo...occuparmi del funerale》dice sospirando
《Vuoi che ti dia una mano?》
《Dovrei andare in Parrocchia, comprare dei fiori, la bara, la lapide...》
《Mamma》la fermo
Lei mi guarda sospirando di nuovo
《Calma ok? Non dobbiamo fare tutto di fretta. Io ti aiuterò》dico sorridendo
《Sai una cosa? No. Tu andrai a scuola. Io mi occuperò di queste cose. Non è compito tuo Liv.》dice fredda
Ma ora è diventata bipolare?
《Ehm...ok》rispondo per non farla arrabbiare
Prendo il mio zaino ed esco di casa
-
《Liv! Ehy aspetta!》mi ferma Ethan
《Liv...io...ho saputo che...》cerca di dire
Io lo fisso senza spiccare parola
《Mi dispiace tanto》
《Già》sussurro mentre mi scappa una lacrima
《Vieni qui》mi abbraccia e io scoppio in un pianto
《Non piangere》mi prega lui

Pov's Ethan
Mi fa morire dentro vederla così...è...è struggente. Voglio aiutarla ma non riesco. Non posso. La morte di un genitore è inconsolabile, me lo ricordo bene cosa si prova.
《Cosa posso fare Liv?》le chiedo asciugandole una lacrima con un dito
《Niente Ethan...niente.》mi sussurra
Io la guardo senza aprire bocca
《È che...sono morte troppe. Non ce la faccio. Non posso io...non》esplode in un pianto disperato accasciandosi a terra
《Liv no ti prego non fare così》mi abbasso per farla rialzare ma la sua condizione mi fa perdere le forze
《Ethan...ti prego non andartene. Non abbandonarmi io...non ce la farei senza di te》continua a singhiozzare.
《No non me ne andrò mai》provo a dire ma niente, continua a piangere.
Non mi resta che fare una sola cosa. È pericolosa e meschina ma è l'unica cosa.
《Liv, guardami, ehy guardami》
Lei mi guarda
《Spegni i sentimenti. Spegni tutto》
Lei smette di piangere e fissa un punto indefinito.
Ha funzionato. Ora non soffrirà più.

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