Capitolo 2

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 Aprii gli occhi di soprassalto. Cercai di spegnere la sveglia, che mi trillava nell'orecchio sinistro, ma le lenzuola si erano attorcigliate al mio corpo. Esasperato la buttai giù dal comodino con una gomitata e mi districai sbuffando dal groviglio che mi imprigionava gambe e braccia.

Un "bip" del telefono mi avvisò del messaggio:

"sentita la novità?"

"No"

"Avremo una nuova compagna di classe, dovrebbe arrivare tra poco+ di una settimana"

Cominciai a chiedermi come fosse possibile che Isa sapesse sempre le cose prima di me.

Probabilmente il fatto che sua mamma insegni nella nostra stessa scuola aiuta...

"Figo"

Spensi il cellulare, per evitare le sue lamentele al mio poco entusiasmo.

Come ogni Lunedì, tra la depressione dovuta al prospetto di un'ennesima settimana di scuola e i soliti contrattempi, mi ritrovai a uscire di corsa per non perdere il pullman. Riuscii a salirvi appena in tempo e mi stravaccai ansante sul primo sedile che trovai libero, gettando lo zaino ai miei piedi.

Mentre attendevo che il telefono si riaccendesse ignorai l'espressione scocciata dell'autista e sfoderai la mia espressione più angelica e innocente.

Dicono tutti che io sembri un bravo ragazzo, speriamo lo pensi anche lui...nonostante le occhiatacce!

Accesa la luce del display aspettai nervosamente che "bip" e vibrazioni cessassero e venticinque messaggi scritti in soli dieci minuti mi assalirono, ovviamente erano tutti di Isa.

Passai direttamente all'ultimo e risposi; in fondo avevo trenta minuti di autobus da occupare in qualche modo.

"Eccomi, piccoli incidenti di percorso"

"Stronzo" "cmq che ne pensi?"

"Ehm...di cosa?"

"Di lei!!!"

"..."

"Della nuova, rincoglionito"

"Ma che ne so, non l'ho neppure mai vista"

"...immagina."

"6 scema...quando arriva ci penserò!"

Mi aspettai una valanga di "bip" furiosi ma il telefono rimase muto e immobile, Perfetto, si è offesa!

Misi lo smartphone nella tasca anteriore dello zaino e cercai di concentrarmi sui minuti che passavano tra una fermata e l'altra.

                                                                       ---

«Isa»

Niente

«Ehm...Isa! Sinceramente è figo che venga una nuova...solo che, insomma, manca ancora una settimana!»

Eravamo nel cortile della scuola e stavo rovinandomi la ricreazione cercando di far ragionare la mia infantile migliore amica.

«Cazzo! Non sappiamo neanche come si chiami o...»

«Adeline»

Almeno mi rivolge la parola

«Uhm...non è un nome italiano»

«Infatti, è Francese»

Già più interessante...

«Beh, il fascino francese è rinomato...»

L'espressione di Isa si fece d'un tratto inquietante, una di quelle espressioni indicanti una "fulminante intuizione alla Isa" in arrivo.

«Ti piace già...»

Ci mancava, la preferivo incazzata!

«Ma dai!»

«Scommetto che te ne innamorerai»

«Certo, credici!»

Alzò le spalle, un sorriso beffardo.

«Vedremo, Edoardo»

Stavo per risponderle ma se ne andò, voltandomi le spalle.

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