Capitolo 3

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Nel corso della settimana Isa tornò sovente su quell'argomento, ma, già dopo tre giorni, più per infastidirmi che per la seria convinzione che presto sarei stato fidanzato con una "meravigliosa francesina", cosa per la quale cominciava a sperare, e commentare, tutta la classe, per via della mia nota condizione di eterno single.

La situazione divenne veramente insostenibile il giorno prima dell' arrivo della già famosa Adeline, la cui venuta, nel frattempo, era diventata una data certa, anche se non ufficiale. Isa l'aveva saputa da sua madre e l'aveva divulgata a me e a pochi altri, tanto per farmi sapere quando sarebbe iniziato il vero supplizio.

A cena ci trovavamo insieme al tavolo della cucina io, mamma e Margherita, che da qualche minuto mi osservava con uno sguardo allarmante.

Ruppe il silenzio:

«Ehi, ho sentito che viene una nuova a scuola!»

Alzai di scatto lo sguardo dal piatto, giusto in tempo per vedere mia madre, che con sguardo indagatore chiese:

«Come si chiama?»

«Adeline» e, sapendo che mia madre non si sarebbe accontentata e per abbreviare il più possibile il tempo che, grazie all'intervento di Margherita, avremmo inevitabilmente dedicato a quel discorso, aggiunsi:

«E' Francese, dicono sia bella e...»

Margherita mi interruppe, con aria saputa:

«In fondo c'è da augurarselo, magari incontrare l'amore migliorerà il tuo stile»

Chiudi il becco, neanche fossi miss Italia!

Guardando mia madre, in quanto la frecciatina della mia adorata sorella era principalmente rivolta a lei, secondo la quale una tuta da manovale sarebbe stata più elegante dei miei abbinamenti, dissi:

«L'amore è cieco...la mia ragazza mi accetterà per quello che sono»

«Credici, fratellino! Io ho smesso di credere a questa fantasia adolescenziale qualche anno fa!»

Uhm Margherita! Insiste nel ritenersi giovane, addirittura mia coetanea, e fa la donna vissuta...

Però, stranamente, mia madre non volle continuare la conversazione.

Certe volte sapeva rendersi insopportabile con la sua curiosità morbosa, ma, quella sera, nonostante il discorso a suo modo accattivante, che avrebbe certo avviato il pietoso senso dell'umorismo di papà, se fosse stato presente, rimase assorta in chissà quali altri pensieri.

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