Liberi per un soffio...

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POV'S ANNABETH

Tranciai in due quell'empusa che aveva ferito Percy. Corsi da lui. Perdeva tanto sangue dal taglio profondo sul petto.

"Oh dei" sussurrai abbracciandolo e cercando di prendere quel poco di ambrosia che avevo in tasca.

Gli altri ci facevano da scudo. Riuscì a dare a Percy l'ambrosia.

"T-ti amo A-annie" balbettò lui sottovoce in preda a brividi "N-non so s-se riuscirò a d-dirtelo a-ancora"

"Non pensarci nemmeno Testa d'Alghe!" Gli dissi, per poi piangere.

Staccai le maniche dalla mia felpa e gli medicai la ferita. Forse aveva smesso di perdere sangue.

"Annie vai a combattere, non preoccuparti di me. Tu hai ancora tanta strada da fare. La mia si ferma qui" Mi sorrise.

Amavo il suo sorriso. Riusciva a tranquillizzarmi. Per questo l'idea di non vederlo più era straziante.

"No! Non è vero! Tieni duro!" Gli gridai "Fallo per me ti prego...." gli sussurrai prima di baciarlo forse per l'ultima volta.

Percy chiuse gli occhi.

POV'S ME

Parlare con Kira mi aveva rattristata un po'. L'avevo giudicata male all'inizio. Aveva solo passato un brutto periodo, aveva creato una seconda pelle, Apollo per salvarsi dal "brutto di essere figli di Plutone" poi aveva incontrato Fred...ma ormai aveva perso anche lui. Kira era come Nico, chiusa in se stessa per il passato che ha avuto...oh Nico...
Ci eravamo allontanati molto da dove avevamo lasciato Nico e Will, dei quando mi mancavano.

"Quanto manca?! I miei piedi stanno per chiedere il licenziamento!" Gridò Sofia a James, appoggiata alla spalla di Jack mentre si massaggiava la caviglia.

"Poco, sono un altro po di chilometri..." le rispose Kira.

Io stavo parlando con Daniel, mi aveva detto che le scarpe gli tornavano ai piedi da sole, come la penna di Percy, solo che ci voleva di più, per esempio una mezz'ora...comunque ve l'avevo detto che alla fine ci eravamo messi insieme? Oh beh non era un dettaglio importante.
Camminammo ancora un po'.
Sofia parlava e gesticolava animatamente con Jack che rideva.
James e Sofia parlavano e ogni tanto uno dei due arrossiva o rideva.
Poi c'era Kira, da sola, a guidare il gruppo.

La strada procedeva dritta, abbastanza larga per camminarci, ma con il soffitto troppo alto.
Procedemmo dritto.
Sentimmo uno scricchiolino.
Baaamh! Un muro era letteralmente "caduto dal soffitto" dietro di noi bloccando la strada da dove eravamo venuto.
L'unica via di uscita era andare avanti.
Forse...

"Una bellissima sorpresa!!" Disse una voce maschile, molto profonda e potente.

"Odore di semidei!" Disse un'altra voce altrettanto profonda ma da donna.

Prostrai la mano infuocata davanti per illuminare il buio.
O dei, due ciclopi!
Altri 6 metri!
Ma scherziamo?
Erano entrambi vestiti di nero, con una perla rossa appesa al collo di ognuno di loro.
La puzza di morto si sentiva di lì a un chilometro, venivano freschi freschi dal tartaro.

"Oh una figlia di Efesto! Ehi fiammella vieni qui...voglio soltanto mangiarti!" Disse la ciclope.

"Ti farei indigestio-" non riuscii a finire la frase.

La ciclope mi prese nella sua mano pelosa e puzzolente e mi ordinò di accendere un fuocherello. Poi mi usò a mò di fiammifero ed accese un falò.
Mi rimise a terra.
Notai che il ciclope (quello maschio) aveva un piede sopra una leva.
A che serviva?
I due ciclopi ci perderò di vista. Erano troppo impegnati a cucinare il nostro condimento e poi quel posto era enorme.
Sgattaiolammo dietro di loro....capii a cosa serviva quella leva...eravamo in trappola. Quando il muro era caduto, non era caduto solo dietro di noi, ma anche avanti e la leva era probabilmente ciò che ci assicurava la libertà, se ce l'avessimo fatta.
Dovevamo attaccare.

"Ragazzi la leva" dissi sottovoce, tutti capirono che intendevo.

"Al mio tre.....uno....due.....tre!" Gridai e tutti attaccarono con me.

A Daniel erano tornate ai piedi le scarpe volanti, stava infatti volando e graffiando la faccia della ciclope, mentre io e Sofia le facevamo perdere l'equilibrio mandando fendenti dal basso.
Gli altri si occupavano del ciclope maschio, che non voleva scollarsi dalla leva.
Come arma la ciclope non aveva che un mestolo, invece l'altro era più che armato: aveva una enorme mazza puntellata.
Dall'alto Daniel vide qualcosa e capì.

"Ehi, brutta racchia! Perché non ti togli quel medaglione, così almeno combatteremo alla pari! O preferisci vincere barando?" Disse Daniel lanciando un'occhiata a tutti ma soprattutto a me, quelle perle erano la loro essenza vitale.

"Se la metti così moscerino!" La ciclope e il ciclope si tolsero gli amuleti.

Daniel e Sofia combattevano.
Corsi verso l'amuleto sul pavimento e con la spada lo trafissi.
La ciclope scomparve in un cumulo di polvere gialla, proprio come il suo amuleto.

"ARGGG! Era mia moglie! Bugiardi! Avete barato!" Sbraitò il ciclope, che per rendersi conto di ciò che stava succedendo, aveva finalmente tolto il piede dalla leva.

Noi corremmo verso la porta, ma era ancora chiusa.

"Vado io, voi andate appena la porta si apre...non potrò tenerla per molto" si offrì Kira.

"No Kira tu vieni con noi!" Gridò suo fratello.

"No...voi andate, a lui ci penso io...e poi non vedo l'ora di incontrare di nuovo Fred" detto questo la ragazza ci sorride e corse verso la perla rimasta.

"Ehi schiocco!" Gridò Kira con l'altro amuleto in mano.

"Brutta stronza! Morirai per questo! Avete barato!" Le gridò il ciclope.

"Guarda non vedo l'ora!" Disse lei sarcastica e ridendo.

Il ciclope la rincorse.
Lei corse il più lontano possibile all'altro capo della stanza, attirò il ciclope (molto lento e impacciato nella corsa) fino a dove era lei.
Poi con uno scatto di velocità passò sotto le sue gambe, fino ad arrivare alla leva e la tirò.
La porta si aprì, noi la attraversammo.

"Addio!" Ci disse.

"Ma..." dissi all'unisono con James.

"Ci rivedremo in futuro" Kira ci sorrise.

La porta di cemento si chiuse. Tutti eravamo salvi, beh tutti tranne una.
Avevamo perso la più coraggiosa di tutti.

Fangirl nel suo sogno...#Guerra contro la notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora