Saltiamo in un buco nero

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POV'S WILL

Nico aveva chiuso gli occhi.
Lo medicai.
Il suo respiro si stava facendo sempre più irregolare.
Oh dei, stava morendo...

"No, no, no, no! Non te lo permetto di Angelo! Sei l'unica persona che mi da la forza di risplendere la mattina! NON TI LASCIO MORIRE, CHIARO?!" Gridai, ma non mi rispose.

Lo baciai, era freddo, più del solito.

"Non mi lasciare...ti prego...non mi lasciare...ti prego, ti prego" sussurrando gli ripetevo questa frase all'infinito come un mantra.....piangendo vicino al suo volto.

POV'S NICO

Stavo morendo? Sentivo il sangue scorrere via dal fianco e bagnare la maglia squarciata.
Questo si provava a morire?
Vedevo tutto buio.
Sapete quando si dice che prima di morire vi si scorre la vita davanti? Be mi successe quello.
Vidi mia madre...il giorno prima di morire felice e allegra per poi morire il giorno dopo per mano della guerra.

Vidi Bianca.
Eravamo a scuola. Ci stavamo preparando alla festa, quella dov'è incontrammo Percy che ci portò al campo.
Ricordavo benissimo quel giorno. Lei si stava sistemando il vestito nuovo davanti allo specchio e io giocavo a mitomagia...

___________________________Flash back...

"Come sto?" Bianca si girò verso Nico.

"Sei bellissima sorellona!" Nico le corse incontro e la abbracciò.

"Mai quanto te!" Bianca scompigliò i capelli di Nico.
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Mi mancava Bianca, avrei dato la vita per lei...
Poi mi ricordai di Percy e di quando ci salvò.
Ricordai l'impresa per battere Crono.
Ricordai l'impresa dei 7.
Piccole scene che si alternavano tra loro. Bob, Zoe...
Ricordai la mia nuova famiglia...Erica...la mia nuova mamma...
Poi vidi lui. Il mio Will. In uno di quei giorni felici in cui mi regalava bacini veloci sulle labbra per poi correre nei campi di fragole.
Eravamo io e lui, sdraiati su un letto, felici di stare insieme.
Poi ceravamo sempre noi due, che ci baciavamo come sempre.
Erano le cose semplici che amavo di Will: il suo profumo, il suo calore, avvolte anche la sua stupidità...

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Flash back...

"Basta Will! Siamo in pubblico!" Gridò Nico, mentre Will gli lasciava bacini su tutta la faccia. Poi, piano si avvicinò alla bocca lasciando una scia di baci.
Infine Will lo baciò, mettendolo a tacere.

Poi disse "Volevo solo far vedere a tutti che sei solo mio"
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"No" pensai "Non posso morire! Voglio rivedere il MIO WILL!"
Il sangue aveva smesso di uscire.
Sentivo le labbra calde di qualcuno sulle mie fredde.
Finalmente riuscii ad aprire gli occhi. Lo vidi.

POV'S JAMES

Mia sorella. Lei non c'era più. Ero paralizzato. Fissavo la porta chiusa. Lei era dietro. Morta...ne ero sicuro...potevo percepirlo.
Non l'avrei più rivista. Questa cosa mi bruciava dentro.
Una rabbia che ti fa impazzire. PERCHÉ NON MI ERO OFFERTO IO!?
Qualcuno mi abbracciò da dietro, ma io non diedi retta. Guardavo ancora sbigottito la porta.
Le lacrime ormai erano prese a scendere velocemente.
L'unica persona che mi era stata accanto al Campo Giove...ora era morta.
Caddi in ginocchio a terra, in preda ai singhiozzi.
Non so chi o come, piangevo troppo per vedere bene e non mi interessava, ma riuscirono a scollarmi da lì.
Percepivo che mancava poco all'ingresso del tartaro...

POV'S SOFIA

Camminavo fianco a fianco con Jack. Non parlava nessuno. Erano tutti tristi. Erica piangeva abbracciata a Daniel. In fondo Kira le aveva salvato la vita.
James era uno schifo, a stento si reggeva in piedi e provava a guidarci.
A un tratto sentii caldo, più caldo di prima. L'alzamento di temperatura avvertì anche Erica che abbassò la fiamma.
Avanzammo e incontrammo un bivio.

"Da che parte?" Chiese Sara quasi in un sussurro.

"Di là" James indicò la strada di destra.

Entrammo, non me ne accorsi subito, ma era proprio da lì che veniva quel caldo insopportabile.
La strada procedeva dritta su del terriccio battuto. Poi calava giù, come una montagna ripidissima...talmente profonda che non si vedeva il pavimento dove la "montagna" poggiava.
Scendemmo, caddi un po' di volte (sofiaelavinia sorry) ma tanto io resto sassy sempre e comunque, anche se cado.
Erica illuminava il più possibile.
La strada sembrava non finire mai.

"Ma da quanto stiamo scendendo?" Chiese Erica.

"Beh...un paio d'ore" le rispose Daniel.

"Oh...buono a sapersi..." Dissi io sarcasticamente.

Camminammo, o meglio provammo a camminare su quella strada ripidissima, ancora per quelle che per me sembravano ore.
Poi la strada tornò ad essere dritta.
Mi voltai. Avevamo fatto talmente tanta discesa che non si vedeva più da dove eravamo arrivati.
Camminammo diritto ancora un po'.
Poi ci fermammo. Era troppo buio che non notai che proprio davanti a me c'era un enorme buco nero.
Ci stavo per cadere dentro quando Jack mi afferrò in tempo.

"Ragazzi, dovremmo saltare..." Ci disse James ancora triste per la sorella.

"Per forza? Non c'è un'altra entrata?" Chiese speranzosa Sara.

Mi ero dimenticata di lei, aveva paura del buio e odiava i posti chiusi.
Io ero spaventata, figuratevi lei.

"Scusa ma non ce ne sono" le disse gentilmente James.

"Vabbè allora saltiamo..." Daniel diede un occhiata al buco nero disgustato e impaurito "In qualche modo dobbiamo pure arrivare nel tartaro no?" E mise un braccio intorno al fianco di Erica.

Jack mi abbracciò e poi mi diede la mano, mi sentivo stranamente bene...una sensazione che sarebbe passata di lì a cinque secondi.
James strinse a se Sara.

"Si....al mio tre!" Gridò Erica.

"Uno..." disse lei, l'ansia mi saliva in corpo.

"Due..." ecco che anche la paura arrivava.

"Tre..." Saltammo.

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Ehilà! Tutto bene?

Sono cattiva lo so MUAHAHAHA!

~Erica🔥

Fangirl nel suo sogno...#Guerra contro la notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora