una raccolta di one shot sulle mie coppie preferite di 'haikyuu!!'
" mi sono sempre chiesto, il giorno in cui mi sarei svegliato senza te al mio fianco, chi avrebbe raccolto le mie lacrime? "
|♡| sono presenti: daisuga, iwaoi, bokuaka, tsuk...
sto scrivendo solo angst iwaoi e robe indecenti sulla tsukkiyama. e non ho ancora finito, davvero. - giuro che fra non molto scriverò anche su altre coppie/personaggi,,
>premetto che in questa one shot i personaggi saranno un po' modificati quindi se siete amanti dei personaggi tradizionali fatevene una ragione o non leggete direttamente ^^
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Il giorno prima sei al mio fianco, posso vedere il tuo bel sorriso. Posso ammirare il modo in cui il sole risplende il tuo volto, illuminandolo, rendendo la visione qualcosa do magico. Riesco a vedere i tuoi occhi scuri che vagano alla ricerca di qualcosa che non c'è, in questo cielo azzurro di giugno.
Noto tutto di te. Noto le pieghe della tua maglia bianca leggera, forse un po' troppo per questa stagione primaverile ancora un po' fresca. Riesco a vedere le tue ciglia non troppo lunghe, e il modo in cui ritmicamente si chiudono insieme alle palpebre, per poi farmi riammirare i tuoi occhi.
Dalle maniche della tua maglia spuntano i segni scuri di alcuni tatuaggi. La tua schiena ne è piena, da quando hai fatto il primo non hai mai smesso di farti ricoprire la tua morbida belle d'inchiostro scuro. Le mie dita si posano un po' tremolanti - per paura che tu possa non capire il mio gesto - sul tuo polso. Lì vicino c'è il tuo primo tatuaggio. Lo hai fatto con me al tuo fianco, sorridendomi anche se nei tuoi occhi c'era quel velo di dolore.
Quando ti guardo sembri sempre più grande. I tatuaggi, e quel piercing al labbro. Alcune volte mi fermo di notte a pensare che effetto darebbe baciare le tue labbra e sentire il freddo dell'acciaio. Sorriso arrossendo leggermente quando succede, di solito.
In queste giornate, in cui il cielo splende e la tua testa è poggiata sulle mie gambe, e le tue dita si intrufolano tra i fili d'erba, fino a tirarli via dal suolo, in queste giornate io prego affinché niente cambi. E allo stesso tempo, lo desidero con tutto il cuore.
Spero che tu possa rimanere per sempre così bello, e allo stesso tempo lo detesto perchè attiri tutti quegli sguardi. Penso che a nessuno dovrebbe essere vietata una vista così bella come quella della tua esistenza, ma non posso privarmi dal provare questa forte gelosia.
Perchè io ti amo con tutto me stesso, e tu non te ne sei mai accorto. E tu sei rimasto costantemente con gli occhi chiesi, probabilmente senza nemmeno sospettarlo. Perchè io sono solo il tuo amico d'infanzia, il capitano della tua stessa squadra di pallavolo che stimi, e niente più.
Mi piacerebbe intrecciare le mie dita alle tue, sostituire quei fili verdi che tieni tra le mani, e poggiare la mia testa nell'incavo del tuo collo. Mi piacerebbe sussurrarti cose all'orecchio, quando non te le aspetti, quando non pensi nemmeno che io possa avere certe idee che mi passano per la testa.
E vorrei strinere i tuoi capelli che all'apparenza sembrano appuntiti, ma che in realtà sono morbidi. Proprio come te: il tuo carattere, il tuo aspetto, sei un insieme di frammenti di un vetro rotto, taglienti come nient'altro. Eppure, nel profondo del tuo cuore, ti preoccupi così tanto per le altre persone che ti sono vicine.
E poi tutto finisce, tu mi dici che devi andare, non mi dici che ci rivedremo presto, non mi rassicuri dicendomi che mi chiamerai appena tornato a casa, e non chiedi nemmeno se lo farò io per avvertirti che sono arrivato alla mia. Gli amici non fanno queste cose.
Ti sorrido, non potendo fare altro. Mi alzo in piedi, facendo ancora ricadere il mio sguardo sui tuoi tatuaggi. Sono come un richiamo per i miei occhi, e mi perdo per interi secondi che sembrano ore a fissarli. E alzo lo sguardo, incontrando il tuo sguardo confuso per i miei comportamenti, e io continuo a chiedermi che effetto farebbe il freddo dell'acciaio in un bacio.
Probabilmente sarebbe meno freddo del bacio stesso. Cosa ci può essere di più freddo di un bacio che non significa niente?
Deglutisco, alzando una mano e salutandoti ancora una volta. Lo sai, odio lasciarti andare. E' difficile per me non sapere quando ancora rivedrò i tuoi occhi, i tuoi tatuaggi, e potrò ancora sentire la tua testa sulle mie gambe. Ti saluto come minimo tre volte, alcune volte cinque. Vorrei abbracciarti, ma mi rifiuteresti con il tuo solito tono volgare che usi di continuo.
E nonostante io ti sorrida così tanto, nonostante io sia capace di fare solo quello quando sono con te perchè non riesco a trattenere tutte le mie emozioni che esplodono all'interno delle mie costole, non appena metto un piede dentro casa sento di poter finalmente tornare al vero me stesso.
Debole, incapace di lasciar andare le stesse cose. Eppure tu mi ripeti che sono il tuo punto d'ispirazione, continui a dirmi che sono la forza della squadra, e la tua.
Non lo sono. Tossisco, e portandomi una mano alla bocca riconosco il sangue. Sempre lo stesso, che mi fa venire la pelle d'oca e salire il vomito. Mi gira la testa, e quando sento che sto per tossire ancora lascio cadere lo zaino a terra e con fretta mi dirigo in bagno.
Afferro con forza le due estremita fredde del lavandino, fissandomi allo specchio e non sapendomi più riconoscere, quando tossisco ancora e mi ritrovo le labbra inondate di rosso fuoco. I miei occhi sono inniettati di sangue, e velati da lacrime. Non sono un punto d'appoggio. Abbasso lo sguardo, e il lavandino un tempo bianco ora è sporcato da chiazze di sangue e petali rosa.
Chiudo gli occhi, facendo cadere una lacrima lungo la guancia. Come posso essere davvero una persona così importante da essere qualcuno a cui ispirarsi. Mi portò una mano alla bocca, quando tossisco ancora, e la mia pelle si sporca una nuova volta di sangue, e un altro petalo e caduto nel lavandino.
Mi torna il mente ancora una volta il tuo sguardo, quello che mi hai rivolto dal tatuatore. Ho sentito i brividi lungo tutte le braccia.
Il giorno prima sei al mio fianco, la sera i petali non riescono a smettere di uscire dalle mie labbra. E tu non potrai mai aiutarmi a farli smettere.
//s p a z i o a u t r i c e: PERDONATE STO SCHIFO, GRAZIE. io... io volevo impegnarmi, lo giuro, facciamo finta che non sia schifoso come è in realtà, oc.
