Benvenuta all'inferno

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Amanda era a bocca aperta e spaventata. I due giovani medici erano fermi a fissarla senza dire una sola parola, come se fosse una cavia da laboratorio di cui studiarne i movimenti.
Dove sono?
Chiese angosciata, guardando intorno a sé solo macchinari e tubi.
Sei nei laboratori della Fire Corporation.
Spiegó Gary mentre Molly non smise di sorriderle.
Amanda chinó la testa verso il suo braccio sinistro e con una presa decisa staccó l'ago senza sentire dolore.
Aspetta cosa fai?
Chiese spaventato il giovane, allungando il braccio per fermarla.
Vado via da qui.
Rispose Amanda, alzandosi dal letto prima che entrambi la bloccassero.
Non puoi.
Spiegó Molly, sforzandosi di tenerla ferma, prima che Amanda colpisse con la testa Gary sul naso e poi lei con un calcio allo stomaco.
St****a!
Esclamó la giovane, piegata in due dal dolore.
Amanda scese dal letto a piedi scalzi e vestita di solo camice ospedaliero, e aprí tre porte di vetro prima di ritrovarsi in un corridoio. Non c'era anima viva e continuó a correre senza mai fermarsi, finchè Gary fece scattare l'allarme.
Il cuore le batteva in gola mentre cercava una via di fuga. Si voltó osservando i due ancora fermi in sala, guardandola preoccupati, nonostante avesse fatto scattare loro l'allarme. Ma Amanda riuscí a voltarsi solo un istante, prima che due uomini la fermassero con forza, bloccando la sua fuga.

***

Io devo sapere dov'è!
Continuó a chiedere un paio di volte l'arciere.
Eric era fermo sul divano quando se lo ritrovó piombare in casa sua.
Ti ripeto che non lo so.
Fu la risposta che Eric si limitó a dare.
Non è da Negan e non è qui.
Affermó Daryl, guardando intorno nell'appartamento curato nei dettagli, immaginando cosa avesse provato Amanda quando si trovó a dover vivere lí.
Qui non c'è.
Ripetette ancora Eric.
Non le farei nulla del genere.

Aggiunse quasi arrabbiato per essere messo in dubbio

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Aggiunse quasi arrabbiato per essere messo in dubbio.
E dov'è?
Gridó a squarciagola l'arciere, scaraventando una sedia contro una parete.
William entró di corsa in casa, prima che Eric lo bloccasse con un cenno della mano. In un'altra occasione gli avrebbe dato il via libera per sbatterlo fuori da casa sua ma vederlo disperato per Amanda lo fece dispiacere.
Proveró a cercarla anche io ma ti assicuro che qui non c'è.
Spiegó calmo Eric, mentre l'affanno di Daryl sembró rassegnarsi.

***

Sasha era ancora seduta sul pavimento umido e freddo della sua cella. Con quel buio le sembró impossibile riuscire a capire se fosse giorno o notte.
Aveva lo stomaco che le brontolava e aveva bisogno di acqua per idratarsi ma si rifiutó di bere e mangiare ció che le fu portato in cella da un uomo armato.
Solo quando questo aprirono la porta, Sasha riuscí a vedere bene il corpo senza vita di David disteso ai suoi piedi. La lama era ancora contiffata nel collo e la puzza di morte sembró farle venire il volta stomaco.
Questo è per te.
Disse un uomo, posando bruscamente il vassoio per terra.
Sasha si voltó alla sua destra vomitando mentre l'uomo si alzó disgustato.
Buon appetito.
Disse con una smorfia in volto e coprendosi il naso per il forte tanfo, prima di rinchiuderla di nuovo da sola.

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