La Morte è proprio Antipatica

122 8 12
                                    

Jason avrebbe preferito essere in qualunque altro posto eccetto che lì, ma non avrebbe mai deluso nessuno che riponeva in lui la sua fiducia.
Corse verso il vecchio palazzo per fermarsi difronte l'entrata del cortile.
Proprio difronte a lui retto su un piedistalo e coperto da una taca di vetro c'era un bastone di legno nero, con in cima scolpita una risa nera, alla fine il Bastone terminava con una specie di palla di cristallo violacea che sembrava emanare un bagliore del medesimo colore.
Nico lo raggiunse e osservò titubante il Bastone.

-È troppo facile- osservò

-dobbiamo provare a farlo lo stesso- rispose Jason.

Nico fece un passo avanti, poi un altro e poi un altro ancora, fino a quando non fu dentro.
Si avvicinò piano piano alla teca e vi posò le mani sopra.
Jason portò la mano alla bacchetta ma non successe nulla.
Nico fece per sollevare la teca quando un vento gelido lo sollevò da terra facendolò atterare bruscamente.
A distanza di metri Jason sentì il crak prodotto dalle ossa di Nico che si rompevano.

-Cosa... Cosa è stato?- chiese Nico, aggrapandosi a un masso

-non lo so- rispose Jason.

Il vento continuava a spirare nella loro direzione sempre più forte.
Jason cercò di opporsi e di camminare verso la teca ma arrivò circa a metà strada e si blocco attacandosi a una colonna di pietra per non voalre.

-Nico! Cosa sta succedendo?- urlò, ma l'amico non lo sentì.

Davanti a Jason a poco a poco dai venti prese forma una sagoma: un neonato che piangeva, poi cresceva, prima era un adolescente, poi un adulto, infine un vecchio che su reggeva su un bastone e che moriva.
Nel momento in cui il vecchio si accasciò a terra un uomo nero con indosso solo una tunica, anche questa nera si fece avanti.

-Nico Di Angelo, discendente di Isos Di Angelo è aspirante Inferius- mormorò -e Jason Grace, figlio del Ministro della Magia Peter Grace e aspirante Elementalista dell'Aria. Spero non le dispiaccia che le mie abilità di controllo dei venti siano superiori alle sue- si scusò, poi schioccò le dita e il vento cessò. -Io sono la Morte! Colei che un giorno vi porterà felicemente via da questo mondo! Ma per ora custodisco il Bastone dell'Angelo. Immagino che siate qui perché lo desiderate vero?- chiese.

Jason era parecchio confuso, la Morte sembrava gentile ma doveva per forza di cosa essere una fregatura.

-Beh noi.... Volevamo lo scettro perché....- iniziò Jason

-so perché volete lo scettro ma per averlo dovrete superare 5 prove- spiegò la Morte

-5?- chiese Nico
Q
-Di che prove si tratta?- chiese invece Jason -dovrà affrontarle Nico da solo oppire potrò aiutarlo?- continuò

-dovrai lottare al suo fianco- assicuro la morte, poi schioccò di nuovo le dita e all'improviso non erano più lì.
Erano in un campo di guerra vestiti con delle pesanti armature e due spade a fianco. Di fronte a lro un uomo giaceva a terra immobile e ansimante.
Jason si precipitò a protegerlo.
Il biondo non aveva mai usato una spada, ma se la cavava bene. Abbatè ogni singolo nemico che provasse a uccidere definitivamente il suo compagno.
Quando più nessuno osò sfidarlo si inginochiò vicino a lui, lo sollevò e lo porto lontano dalla battaglia per curarlo.
Non appena il Cavaliere non fu più in pericolo di vita però Jason si ritrovò di nuovo lì vicino a Nico a osservare un compagno ferito e ansimante.
Di nuovo la stessa cosa, lottò, lo sollevò e lo portò in salvo.
La cosa si ripete una dozzina di volte. Alle trediciesima, Nico tese un braccio per fermare Jason.

-Non dobbiamo salvare il soldato. Dobbiamo aiutarlo a morire- gli spiegò

-c...c....c...cosa?- balbettò Jason

Il risveglio degli ElementiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora