La Fuga

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Piper fece un passo verso il corpo senza vita di Chirone, ma fu preceduta da Nico che fece scivolare una mano sul manto della parte equina del professore con aria assente.

-Morto sul colpo- decretò il ragazzo

-sei sicuro?- chiese Reyna

Nico annuì.

La McCongall riapparve sulla porta -Blindatevi nella Stanza delle Necessità- ordinò la McCongall -Nape è scappato-

-è stato lui- mormorò Annabeth

-sicuramente!- rispose Percy, mettendole un braccio su una spalla

-andate nella Stanza delle Necessità e non uscitene: io vado a prendere il signor Valdez- ordinò la McCongall

-perché?- chiese Jason -ci siamo addestrati per questo! Vogliamo trovare Nape è...-

-Jason è una follia! Ha assasinato Chirone che è un Avatar, non è ancora il momento. Voglio che vi chiudiate nella Stanza delle Necessità, con i vostri addestratori, per voi- aggiunse disperatamente, sembrava a pezzi.

I ragazzi annuirono e corserò verso la Stanza delle Necessità, quando arrivarono scivolarono dentro, questa volta però all'interno trovarono tutt'altra struttura.
La stanza si era divisa in un appartamento, c'era un salottino con una televisione e un tavolino, un corridoio su cui si affacciavano due bagni, una cucina e tre camere da letto.

-Sembra che resteremmo qui per un po- obbiettò Frank

-io no!- sbottò Percy -io voglio combattere-

-ragazzi raggioniamo! La McCongall ha ragione, nascondiamoci qui, quando arriverà Leo allora potremmo pensarci, per ora restiamo qui- propose Annabeth

-andiamo a fare un giro?- propose Hazel.

I ragazzi annuirono e si separarono, ognuno nella sua stanza.
La stanza delle ragazze era provvista di due letti a castello, a lato della porta c'erano i loro bauli uno sopra l'altro.

-Io dormo sotto- garantì Reyna

-anche io- concordò Hazel.

Piper e Annabeth si sistemarono sui letti di sopra, sedendosi con i piedi penzoloni, mentre Hazel e Reyan si sdraiarono sotto.
Rimaserò in silenzio per un pò, quando Frank aprì la porta, con un soriso mesto.

-È arrivato Leo- comunicò.

Leo era seduto sul divanetto, i suoi amici li tenevano un braccio intorno alle spalle, mentre lui piangeva.
Piper aveva sempre visto Leo come un fratello e vederlo in quelle condizioni le fece scattare una specie di istinto fraterno: si avvicinò a Leo e lo abbracciò.

-Leo, non c'è tempo per piangere. Dobbiamo essere forti e lottare, vendicheremo tutti- promise

-io no- rispose Leo

-cosa?- chiese Nico

-io non avrò mai più niente a che fare con il fuoco- assicurò

-ma Leo...- protestò debolmente Frank

-io non posso ragazzi, mi dispiace- rispose Leo, detto questo si alzò e uscì.

Piper rimase con un palmo di naso.

-Non ci posso credere- mormorò Jason

-lasciamolo andare- propose Piper -ho piena fiducia in Leo Valdez-.

Leo's POV

Leo uscì dalla Stanza delle Necessità con l'amaro in bocca: sapeva di star facendo il gioco di Terra, ma lui non avrebbe più usato il fuco, mai più.
In quel momento si sentì la voce della McCongall risuonare per il corridoio.

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