Il risveglio degli Elementi

After the war

Mi ispirava particolarmente l'inglese.
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Nico si sentiva un verme, aveva dormito nel Palazzo di Terra e non era riuscito a fermare Ottaviano dal tentato suicidio.
Si consolava dicendosi che neanche Solace era riuscito a convincere Ottaviano a non suicidarsi ma non funzionava.
C'erano molti morti ma solo due sarebbe stati con certezza ricordati da tutti: Leo e Ottaviano.
Gli Elementi si fermarono per il funerale e Fuoco si senti in dovere di esprimere due parole su Leo e su quanto fosse bravo.
Nico però sapeva che doveva essere qualcuno di molto diverso da Fuoco a parlare, e molto probabilmente lo sapeva anche Reyna perché gli prese silenziosamente il braccio e lo portò dai suoi compagni.
I sei semidei erano seduti vicini fra di loro e cercavano di consolarsi.

-Ragazzi- li richiamò Reyna -noi abbiamo qualcosa da dirvi- aggiunse

-Leo aveva un piano. Ci ha chiesto di recuperare la Pietra della Resurrezione che aveva rubato Nape e di riportargliela. Sapeva che sarebbe morto- spiegò Nico

Tutti li fissavano impietriti e increduli

-ma non lo sa che la Pietra non può funzionare se qualcuno non la gira?- chiese Annabeth.

La domanda rimase senza risposta.

Il giorno dopo Nico si svegliò presto, aveva un brutto mal di testa dovuto alla caduta del giorno prima nel Palazzo di Terra e voleva andare in Infermeria.
Mentre camminava incontrò Percy e si fermò.

"Ho lo faccio ora o non lo farò mai più" si disse il ragazzo.

Nico si avvicinò a Percy

-Ehy Percy!-

-ciao Nico- lo salutò il moro sorridendo

-volevo dirti che ho capito i miei errori- spiegò Nico

Percy annuì -mi dispiace per tua sorella, ma...-

-non è mia sorella l'errore. Sono io. Per molti anni ho avuto una cotta per te e me ne sono vergognato. Ma va bene così, prima o poi entrambi troveremo la persona giusta per noi- disse Nico

-tu... Tu... Tu sei...?- balbettò Percy

-sì, lo sono. Buona giornata Percy- lo salutò.

Nico fece qualche passo avanti e quando si girò di nuovo vide Annabeth baciare Percy sulle labbra e lui balbettare confusamente.
Nico aveva ragione, prima o poi tutti trovano l'amore.
L'Infermiera disse che stava bene e che doveva solo prendere un anti-dolorifico, poi spuntò fuori Will Solace.

-Non sta bene per niente! Deve restare tre giorni!- disse subito Will

-tre giorni? Ma, Will, con tutti i feriti ch...- provò a obbiettare Madame Pomfrey

-non voglio storie! Tre giorni in Infermeria- decretò Will.

Madame Pomfrey andò via un po confusa, Will invece guardo male Nico.

-Sono molto deluso del fatto che non sei venuto a trovarmi ieri! Mi avrebbe fatto piacere vedere un amico! Almeno ora starai qui per un po!- detto questo Will andò via.

Nico si gratò la testa, possibile che cercare di evitare un suicidio renda le persone amiche?

Leo's POV

Leo percepi solo un cambiamento nel passaggio dalla morte alla vita: improvisame sentì il bisogno di aprire gli occhi, e quando lo fece tutto in torno a lui sembrava più vivo che mai.
Un cielo azzurrissimo con delle nuvole bianchissime e solo lui e Festus che volavano.

-Cavolo, essere morti fa schifo- osservò Leo, poi abbassò lo sguardo e la vide, era l'Isola di Calipso, Ogigia.
Il suo piano aveva funzionato! Aveva finalmente trovato Calipso.

-Festus! Devi scendere!- urlò Leo.

Calarono a spirale verso Ogigia, disegnando tanti segni concentrici e atterando proprio sopra.... Un tavolo apparecchiato.

-È tu chi sei? Cosa vuoi da me e perché sei atterato sul mio tavolo?!- urlò una voce di ragazza

-se tu sei Calipso, sono Leo Valdez e lui e Festus, aka il tuo passaporto per la Libertà-

-io sono Calipso- confermò la ragazza -tu sei Leo?-

-già, in persona-.

Calipso non rispose raccolse poche cose e le chiuse in una valigia improvisata, poi si avvicinò a Leo e disse: -mi aspettavo di meglio fisicamente, ma sei comunque il mio Leo-.
Detto questo la ragazza lo baciò.
Leo si riprese a fatica dal bacio e aiuto l'amata a montare in groppa a Festus.

-Dove mi porti?- chiese Calipso

-alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, hai tante cose da vedere lì-.

FINE