Capitolo 7

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Il volo! Fin dai tempi dei tempi, il volo ha affascinato il genere umano e quindi, facendo parte del genere umano anche io, ha sempre affascinato anche me.

Mi sembra di aver fatto il classico sillogismo di Aristotele. Per chi non lo sapesse, come me prima di averlo dovuto studiare per forza in filosofia, Aristotele era un filosofo dell'antica Grecia che se ne andava in giro a parlare di cose che, se lo facesse oggi, lo prenderebbero per matto...

Una di queste erano i sillogismi per cui, date tre preposizioni, dalle prime due si ricava la conclusione nella terza.
Quindi una premessa maggiore contenente un giudizio universale affermativo, una premessa minore contenente un giudizio particolare affermativo e una conclusione che dati i due giudizi precedenti vien da sé... va beh, ho un po' minimizzato il ragionamento della logica Aristotelica, comunque l'esempio classico che fanno tutti I professori, per far comprendere a noi alunni testoni, è:

Tutti gli uomini sono mortali

Socrate e' un uomo

Quindi Socrate e' mortale

Io a scuola mi ero creata un esempio tutto mio che, ovviamente, non ebbi mai il coraggio di esporre al Professor Biffi che mi incuteva un terrore innato, ma che ora vi riporto qui

Tutti gli uomini sono esseri viventi

Il maiale è un essere vivente

Quindi l'uomo è un maiale

Secondo me l'esempio in questo modo è più capibile, soprattutto se hai quindici anni e di Socrate e Aristotele pensi di poterne anche fare a meno... sarà per quello che in filosofia raggiungevo a mala pena la sufficienza?

Andiamo avanti, mettiamo da parte menti eccelse dell'antica Grecia e riprendiamo il discorso sul volo.

Volare, vibrarsi nel cielo e farsi cullare dalle correnti d'aria... un sogno impossibile o quasi.

Beh come sogno, inteso in senso onirico del termine, non è impossibile; difatti da bambina sognavo spesso di mettermi sul davanzale della mia finestra di notte e di spiccare il volo sorvolando il mio paesello nel silenzio delle tenebre.

Era un sogno davvero rilassante, mi donava una sensazione di pace e di calma che è difficile descrivere. Il primo sogno in cui volavo, lo ricordo ancora abbastanza bene perché sapevo di poter volare ma non sapevo come fare. Nel sogno le avevo provate tutte, poi mi ricordai di un telefilm, Ralph Super Maxi eroe(3 dei miei quindici lettori in età avanzata come la mia forse lo ricorderanno), dove il protagonista per volare doveva sempre prendere una piccola rincorsa, tre passi e poi spiccare il volo. Quindi provai e finalmente ce la feci.
Nei sogni successivi volavo spesso, oggi mi sono quasi convinta che siano stati viaggi astrali dove l'aurea si stacca dal corpo e... sì sì ho cominciato ad informarmi per il famoso equilibrio corpo e anima.

Ora però non mi basta più solo sognare di volare. Da bambina credevo che chiunque potesse fare il militare, uomo o donna che sia, e quindi bramavo a diventare paracadutista o pilota aeronautico... ma, accidenti, sono nata troppo presto per cui niente militare alle donne.

Leggendo un articolo di una nonnina di novant'anni, che per festeggiare il suo compleanno, ha effettuato il suo primo lancio dal paracadute, ho deciso che lo farò anch'io... No, non a novant'anni perché chissà se mai ci arriverò, facciamo settanta che mi sembra una buona età.

Quindi, lista alla mano: a settant'anni volo con il paracadute, sperando di non esser volata prima in altro modo...

40... cosa farò da grandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora