Qualche capitolo fa ho accennato a dei nipotini. Mi piacerebbe diventare nonna.
I miei nonni li ho vissuti davvero poco, il nonno paterno, purtroppo, non l'ho mai conosciuto, in realtà anche mio padre lo ha conosciuto poco, visto che è morto quando aveva solo 12 anni.
Nonostante ciò, mio padre è riuscito a farmelo sentire nonno, a farmi capire l'importanza che aveva per lui trasmettendomi i valori e il rispetto verso i propri nonni.
Mia nonna paterna, invece, non sono mai riuscita a sentirla nonna, non mi ricordo affetto particolare nei miei confronti, ma ero piccola quando ebbe una trombosi che la rese quasi inesistente, morì quando avevo 14 anni.
Poi ci sono i nonni materni, loro sono riuscita a farli diventare anche bisnonni per un po'. Il nonno era severo ma, allo stesso tempo, molto dolce quando mi raccontava le favole che ricordo ancora e che ho raccontato, a mia volta, ai miei figli. Nonna invece era una donna particolare, molto sulle righe... non ho mai capito se ci era o se ci faceva.
Un episodio simpatico me lo racconta spesso mia madre. Sua sorella da sposata un giorno andò a trovare mia nonna che nell'accoglierla esclamò: "E tu chi sei?"
Mia zia di tutta risposta "Mamma sono Lea!"
Risposta di nonna "Uuuuuu come ti sei fatta vacca!"
Non ci sarebbe quasi nulla da ridere se mia zia, da sposata, guarda caso, fa Vacca di cognome.
Credo che la vena di leggera follia me l'abbia trasmessa proprio lei.
Purtroppo mille kilometri di distanza ci separavano, quindi i nonni li vivevo quasi esclusivamente in estate.
Però il mio immaginario di nonna è diverso, per me la nonna è quella che ha sempre una risposta per tutte le occasioni, quella che ha rimedi magici per curare e ricette succulenti da far gustare. La nonna del mio immaginario, ricama e cuce, beh in questo mia nonna un po' ci si avvicina visto che faceva dei lavori che io chiamo uncinetto a rete che erano davvero bellissimi. Dovreste vedere il cristo che ha realizzato, anzi ve lo faccio vedere.
Una nonna amorevole con i nipoti, non accondiscendente ma più paziente di una mamma stressata.
Occhialini sul naso, capelli bianchi raccolti con mollette e sedia a dondolo... sì, se vogliamo, la nonnina di Petar.
Ma io... anche se per me lo stereotipo della nonna è questo, non credo che sarò così.
Farò come con mio figlio quando gli fu regalata la Play station, ogni scusa era buona per usarla io. Andrò sull'altalena con loro, anzi prima di loro, devo pur verificare che è sicura. Giocherò a calcio e chiederò anche ai miei nipoti di portarmi a ballare, chissà se questa volta mi andrà bene.
Coprirò le marachelle che faranno, ma spiegherò loro anche dove hanno sbagliato.
Vorrei essere una nonna saggia, di quelle che hanno alle spalle un patrimonio di vita vissuta, così vasto e profondo, da essere punto di riferimento per i nipoti ma, allo stesso tempo, un po' folle così da non risultare troppo noiosa.
Vorrei evitare di diventare vecchia e brontolona, vorrei ricordarmi che sono stata bambina anche io.
Oggi sento adulti (mamma mia scrivo adulti come se fosse un vocabolo che non mi si addice, quando mi renderò conto che sto crescendo) o anziani che si lamentano dei giovani che schiamazzano, urlano dietro ai bimbi che citofonano a tutti i nomi presenti nella scala del condominio, che non sopportano i ragazzini che giocano a calcio sotto il portone.. che criticano il modo di vestire degli adolescenti e via discorrendo.
Rifletto e penso... perchè più si cresce e più si fa fatica a capire le età passate? A 80 anni non comprendi i sessantenni, a sessanta, non comprendi i quarantenni, a quaranta non comprendi i ventenni, a venti anni non comprendi quelli di dieci, a dieci quelli di 5 ... eppure a 80 hai avuto 60 anni, a 60 ne hai avuti 40, a 40 ne hai avuti 20, a 20 ne hai avuti 10, a 10 ne hai avuti 5... e in tutti questi passi ti lamentavi con chi era più grande e non capiva... ma quando si è più grandi non si comprende i più piccoli.. ci si dimentica di chi siamo stati! E' un pensiero contorto, lo so, ma serve a giustificarmi quando non sgriderò i miei nipoti, perchè ritengo che sia giusto educare ma, ogni tanto, ci si deve sforzare di ricordare che anche i grandi sono stati piccoli.
Mi piacerebbe davvero diventare nonna, anche se ciò significherà che sto invecchiando... chissà magari i miei nipotini diranno "mamma, mamma, stiamo andando dalla vecchia signora che ha 14 gatti immaginari ma tanto simpatica?"
"Sì figlioli, stiamo andando da nonna" e qui ci sta un bel sospiro rassegnato dei miei figli che già oggi mi considerano un po' matta.
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40... cosa farò da grande
General FictionAd un certo punto della vita si arriva al giro di boa e si mettono in tavola tutte le carte per capire fino a che punto è arrivato il gioco e da li ricominciare o proseguire con nuove strategie. 30/10/2017 #13 in @narrativa generale 07/10/2017 #23 i...