Capitolo 5

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Stamattina il risveglio è stato traumatico.
Esco di casa e corro a prendere il bus. Oggi non avevo proprio voglia di essere femminile infatti mi sono vestita con dei leggings neri e una felpa taglia L da uomo con il pelo, visto che ho sempre freddo.
Appena arrivo a scuola vengo invasa da un'ondata di felicità più comunque conosciuta come Mia " stasera, alle 22 a casa mia, andiamo al Choco, e non ci sono alternative!" mi dice con un tono che non ammette repliche, sa benissimo che non mi piace uscire la sera cosi alzo le mani in segno di arresa.
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Alle 22.00 spaccate sono a casa di Mia, mi piace essere puntuale ma non sempre ci riesco. Insieme a me ci sono la mia migliore amica Sofia e Samantha, una ragazza che lavora al bar della pista con cui ho legato molto. Poco dopo dalla casa escono Matteo e la mia amica anche loro pronti per andare al locale, molto vicino a dove siamo ora, cosi possiamo andarci a piedi e poterci divertire tutti!
Visto che abbiamo deciso di bere, noi ragazze appena entriamo andiamo al bar e ordiamo tre vodka alla pesca, solo tre perché Samantha deve guidare per tornate a casa, visto che io, Sofia e Mia rimaniamo a casa di quest'ultima.
Matteo è con dei suoi amici dove ci sono i divanetti e vedo che è già abbastanza brillo.
"Ragazze io vado un'attimo in bagno" dice Mia alzandosi dagli sgabelli del bar, annuisco e torno a parlare con le altre ragazze sul fatto che prima ho quasi bruciato casa con la piastra, si sono molto maldestra! Dopo più di 5 minuti non vedo Mia tornare allora vado a controllare in bagno ma non la trovo. Comincio a preoccuparmi cosi vado da Matteo "Mat non trovo Mia! Non è in bagno ed è via da troppo tempo!" lui pero mi risponde solo con un'alzata di spalle. La mia poca gestione della rabbia non mi aiuta così comincio a guardare in tutti i posti possibili del locale finché non trovo Mia all'estero con un ragazzo intento a baciarla e toccarla contro la sua volontà. Con tutta la forza che ho in corpo spingo il ragazzo lontano dalla mia amica, ora sotto shock.
Entro nel locale e chiamo Sofia cosi da aiutarmi a portarla a casa.
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Sono due ore che sto aspettando Matteo sul divano e finalmente la porta si apre "Dove vi eravate cacciate! Ho chiesto a Samantha e mia ha detto che eravate tornate a casa per un imprevisto! Ora mi vuoi dire che cazzo é successo!" ormai la mia rabbia è alle stelle e in più essendo ubriaca non riesco a trattenermi dal dirgli quello che ho pensato tutta la sera " Sei solo uno stronzo! Vuoi sapere cos'è successo? Lo vuoi sapere davvero? La tua ragazza è stata quasi violentata! E tu dov'eri? Ad ubriacarti con i tuoi amici fregandotene di lei pure quando sono venuta a dirti che non la trovavo! E ora vuoi venire qui a fare tutto il preoccupato?! Mi dispiace ma non ci passo sopra!". Lui rimane impietrito dalle mie parole ma dopo qualche secondo mi indica la porta "Vattene! Non voglio più sentire un'altra parola da parte tua!" prendo la mia borsa e mentre sto uscendo lui mi continua a parlare " e domani puoi anche evitare di presentarti in pista perché né la moto né la scuderia saranno più a tua disposizione!" esco definitivamente dalla casa e sbatto la porta più forte che posso e comincio a camminare verso la mia dimora, dove mi butto nel letto e mi addormento.

"Se solo tu potessi innamorarti di me..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora